Rubrica: Così è la vita
Titolo o argomento: Smanie di potere, quando le incontriamo veramente?
Fin dalla notte dei tempi l’uomo, inteso come specie, ha sempre nutrito istinti di potere. Laddove questo desiderio è mosso da ambizioni positive per una popolazione (situazione assai rara), ben venga. E’ sicuramente un desiderio che impone parecchie responsabilità ed una vita altamente stressante.
Ma è sempre così?
Iniziamo subito con il sottolineare che quando si sta sotto padrone, come ad esempio quando da adolescente iniziai a fare il meccanico nella prima scuderia in cui entrai, la maggior parte delle volte (anche se ci possono sempre essere delle eccezzioni) è fondamentalmente giusto che si faccia il lavoro come ci viene imposto. Non essendo nostra l’attività ed avendo un titolare con le sue idee è scorretto cercare di imporgli il nostro modo di ragionare anche perchè, nel caso fossimo in errore, pagherebbe lui e non noi. D’altra parte, nel caso in cui dovessimo aver ragione, un titolare che ci sa fare ci darà ascolto. Magari non darà la soddisfazione di dire: “Bravo, non ci avevo pensato!”. Ma almeno le cose cambieranno. Il più delle volte ovviamente non è così e si iniziano battaglie inutili e stancati contro “l’ottusità”. Se l’attività non è vostra conviene lasciar perdere queste cose e fare esclusivamente quello che viene richiesto. Oltretutto saremo anche più apprezzati. Se poi vi metterete in proprio ragionerete ovviamente a modo vostro e farete il vostro meglio. Quindi quanto appena detto non rientra nel tema che vi voglio proporre, “smanie di potere”.
Cosa si osserva in taluni soggetti?
Crescendo ho notato che diversi ragazzini che da piccoli sono stati maltrattati (subendo ingiustizie traumatizzanti) ad esempio da compagni di scuola “bulli”, conoscenti sgradevoli, famiglie dalle mentalità medioevali, insegnanti autoritari (anziché autorevoli), ecc., sfogano ed esprimono la loro frustrazione con reazioni prevalentemente dei tipi descritti di seguito:
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C’è il tipo che assorbe e chiude tutto in sé stesso, escludendo reazioni visibili. Sono persone che scoppiano nel momento in cui meno te lo aspetti.
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C’è il tipo che desidera la rivincita e si dà da fare all’infinito pur di dimostrare a chiunque che non è lo scemo preso in giro a scuola o punito ingiustamente dall’insegnante a cui stava antipatico. Molto spesso raggiunge traguardi importanti nella vita ringraziando addirittura chi lo ha “stuzzicato” dandogli la carica in più.
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Infine c’è il tipo che sfoga la sua ira reconda a poco a poco, con smanie di potere ed un immenso desiderio di avere tutti sotto di lui. Costui generalmente cerca di essere sempre il capo di un qualcosa anche se non gli interessa ciò di cui si occupa ma solo ed esclusivamente la sensazione di poter esercitare la sua forza su un gruppo più o meno esteso di persone. Nutre il desiderio di avere persone da comandare e stuzziacare, sfruculiare, da far sentire “inferiori” con ripetute battutine e piccole sfide quotidiane. E questo perchè è lui per primo a sentirsi tale vivendo il trauma subito solo ed unicamente come una sfortuna.
Quando individuate persone così evitate di entrare in conflitto con loro. Sono generalmente innocue ma compiono gesti fastidiosi e soprattutto dispettosi. Il loro motto è: “Bene, non hai fatto come ti dicevo? Adesso ti faccio vedere io!” E magari vi mandano di traverso lo studio o il lavoro, specialmente se state migliorando la vostra posizione.
Come ragionano quelli del terzo caso?
Si dimenticano tutto, la coscienza non esiste, sono completamente offuscati, hanno desideri spesso sciocchi. L’ultimo che ho conosciuto così, studiava con me all’università e mi raccontava che vive in un “certo modo” facendo “certe scelte” perchè il suo scopo nella vita è di avere la villa come il tizio che sta sopra di lui gerarchicamente, con la macchinona con l’autista per darsi un tono e non perchè gli piace. Vive in funzione delle apparenze e delle scelte che può fare per essere sempre più invidiato o, spera lui, temuto. Non si occupa praticamente mai di ciò che gli piace, è frustrato sentimentalmente e professionalmente. Inoltre è convinto che studiare ad ingegneria lo farà guadagnare moltissimo. Sinceramente non comprendo soprattutto quest’ultima cosa dato che “non è affatto detto”. Non ha mai parlato nemmeno una sola volta di una sua passione o del fatto che avendo la fortuna di studiare da ingegnere può avere il privilegio di comprendere particolari e complesse teorie. Penso che questi soggetti influenzino negativamente la società e vadano tenuti lontani da posti di lavoro di responsabilità magari a capo di gruppi di persone che invece nutrono il desiderio di “far bene”. A chi ragiona in modo così strano basterebbe lasciar perdere tutte queste strambe idee e dedicarsi alle cose che gli piacciono davvero. Anche se non gli portano ricchezza… si divertirebbe da matti. Evidentemente non sa cosa si perde perchè non lo riesce a concepire, non lo intuisce in alcun modo, è troppo preso a vendicarsi ed il passato è sempre presente distruttivamente nella sua mente. Non comprende come non essere investito di particolari ruoli di potere e passare invece la sua giornata tra persone care e coltivando passioni sensate, lo possa rendere sereno… anche con meno denaro.