Il blog Ralph DTE prova la BMW S1000RR

La proposta di guidare la BMW S1000RR ci è arrivata all’improvviso e ci ha a dir poco ingolosito nonostante ci sia stata concessa la possibilità di una prova solo su strada. Diciamoci la verità… 190 cavalli su due ruote e con 190 kg di peso (circa) non sono numeri a nostro avviso adatti alla strada. Fatta pace con questa idea ci siamo messi in sella e siamo partiti.

Una leggera pressione del tasto di avviamento ed il motore, subito pronto, si avvia deciso con un tono minaccioso. Invece, a sorpresa, innestata la prima e lasciata la frizione, la moto si avvia fluida senza borbottare e senza quel fastidioso effetto ON/OFF che invece abbiamo avvertito pesantemente sulle sorelle da enduro F800GS, F650GS.

Impostiamo la modalità SPORT (vengono erogati 190 cavalli ma il controllo di trazione interviene quasi immediatamente) ma vi sono anche le modalità RAIN e RACE. In modalità RAIN il motore eroga 150 cavalli mentre in modalità RACE il motore eroga la stessa potenza che in modalità SPORT ma con interventi del controllo di trazione a regimi di rotazione più elevati.

Pelo leggermente il gas, essendo abituato a moto da corsa scorbutiche e nervose, invece qui la situazione è molto differente. La belva sembra dormire. Sale di giri sorniona e non dà affatto l’idea di una moto pericolosa. Mi sembra strano così affondo un pizzico di più ma niente… su altre moto un tale abuso di confidenza avrebbe senz’altro innescato una qualche reazione furibonda. Almeno un pattinamento della ruota posteriore. Niente di tutto questo.

La moto sembra dare tanta confidenza e subito, la cosa mi preoccupa e contrariamente a quanto si possa pensare non mi dà molta fiducia. Temo che potrebbe improvvisamente diventare brusca. In fondo 190 cv sono un valore impressionante. Invece la BMW S1000RR si lascia guidare come uno scooterone fino a 6500-7000 giri al minuto. Potresti persino viaggiare in 6° a 60 km/h e non sentire vibrazioni né incertezze.

Entra in curva precisa e filante, ti segue in tutti i tuoi movimenti e non si oppone alla piega. Imposti una traiettoria e la segue con una precisione sconcertante. La ciclistica è davvero ottima a mio avviso. La moto è rigida, impostata, ma non trasmette sgradevoli sensazioni di perdita di contatto con il terreno sulle strade piene di buche di tutti i giorni, anzi… le buche, nonostante la sua indole, si avvertono poco. La posizione del manubrio e delle pedane (piuttosto alte) è decisamente corsaiola ma per me è un bene, le amo solo così. Stare seduti a bordo con questa posizione potrebbe risultare  scomodo per un viaggio ma molto, molto comodo per muoversi sulla moto e muoverla come si vuole. Nulla interferisce nella fluidità dei movimenti che sono necessari a spostare il peso verso l’una o l’altra curva. Il serbatoio sembra quasi non esserci. La moto è caricata sull’anteriore ma i polsi non si affaticano.

La frenata è impressionante. E’ sufficiente “sfiorare” e sottolineo sfiorare la leva del freno anteriore per avere una frenata decisa. Non oso pensare a cosa accadrebbe se si usasse la forza. Ed infatti trattandosi di una prova su strada non oso.

Le gomme sono calde, decido di sentire come risponde il motore se si supera il regime del “sonno”, ovvero i 7000 giri. L’erogazione diventa corposa, ma non troppo. Il controllo di trazione interviene senza che tu te ne accorga. Non avverti tagli all’alimentazione tali da provocare un senso di on/off, tuttavia non si sente una spinta da far rabbrividire. Sarà l’abitudine (di chi scrive) nel guidare moto iraconde, saranno i tanti chilometri percorsi, sarà il fatto di vivere spesso la pista, ma questa moto non sembra dimostrare tanta esuberanza. I cavalli si sentono senz’altro, ma arrivano con molta calma e forse era proprio questo l’obiettivo di casa BMW: realizzare una moto di serie con numeri che contano in modo da poter iscriversi con serie intenzioni al campionato Superbike (con la versione derivata) e, allo stesso tempo, mettere su strada un mezzo che, seppur consigliabile a centauri decisamente “saggi”, sia guidabile anche per chi tanta esperienza ancora non ne ha. Sembra quasi una moto soffocata di proposito. Insomma sul libretto ci sono 193 cavalli, sul corpo se ne sentono molti di meno.

Questo però non deve trarre in inganno i meno esperti che magari sognano di passare subito ad una moto così. Sarà pure vero che non dimostra oltre 190 cavalli ma è pur vero che ne scarica a terra comunque in quantità industriale e consiglio vivamente l’acquisto di questo prodotto solo a chi ne farà un frequente uso in pista. Per strada ci vuole davvero tanta tanta saggezza, la testa sulle spalle ed il codice stradale bene in mente. Ma se anche decideste di andare piano ed usarla solo su strada, vi sembra utile spendere oltre 20.000 Euro per una moto che si comporta come uno scooterone fino a 7000 giri (anche un 2 tempi 125cc, per non parlare di un 250cc, vi starebbe con scioltezza avanti) e che oltre è consigliabile solo per la pista? Certo di fascino ne ha da vendere ma si capisce che si tratta di un modello realizzato per ottenere l’iscrizione in Superbike.

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2 risposte a “Il blog Ralph DTE prova la BMW S1000RR”

  1. gran bel colpo raffa!
    se ce la fai dovresti provare l’rsv4 così da confrontare direttamente quelle che al momento a mio avviso, sono lo stato dell’arte del motociclismo pistaiolo 4t

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