400.000 km e non sentirli: quando la cura dell’auto raggiunge lo stato dell’arte

Rubrica: Incominciamo a parlare di automobili
Titolo o argomento: Raggiungere 400.000 km con la vettura in ottime condizioni

Circa 4 anni fa ho scritto un articolo sul traguardo dei 300.000 km raggiunto con la mia auto. Oggi sono qui ad aggiornare il punto della situazione dato che qualche settimana fa ho raggiunto anche il traguardo successivo dei 400.000 km. Certo rispetto ad una volta abbiamo impiegato di più per macinare 100.000 km ma con la crisi economica abbiamo organizzato diversamente i nostri spostamenti ed i mezzi impiegati nelle varie situazioni (tratti brevi, città, extraurbano, ecc.) così da riuscire a scendere sino alla media di circa 25.000 km annui. Solo una cosa è rimasta invariata, la cura e le attenzioni dedicate al nostro amato mezzo anche se, ci tengo a precisare, non sono un fanatico del marchio della mia auto né di altri marchi. Questo può accadere quando si vive il settore dell’automotive dall’interno e si conoscono più o meno i pregi e le beghe di tutti i principali marchi.

A distanza di 4 anni dal precedente articolo sono stati effettuati nuovi interventi tra cui la revisione della pompa del gasolio, delle valvole di turbolenza e la sostituzione della batteria e della frizione (vedi i link correlati in basso). Inoltre per questioni puramente estetiche ho sostituito le plastiche dell’abitacolo che mostravano segni di maggiore usura così da far sembrare il veicolo praticamente nuovo. Stesso dicasi per la carrozzeria e per quei piccoli accorgimenti meccanici che rendono il veicolo preciso, silenzioso ed in grado di offrire quella sensazione di nuovo che a macchina appena acquistata spesso non ci sappiamo spiegare. Ho quindi sostituito, senza che vi fossero problemi tecnici rilevanti, i cuscinetti delle ruote, i tiranti della barra antirollio, i supporti motore più affaticati e qualunque gommino, silent block o altro imputato di condurre o generare vibrazioni. Ognuno di questi interventi è stato accuratamente seguito in laboratorio per comprendere come si è consumato ogni organo, eventuali anomalie ed i metodi più ragionevoli di intervento senza necessariamente far ricorso alla sostituzione integrale delle componenti.

Il risultato si è tradotto in una spesa tutto sommato piuttosto limitata e nella riduzione di possibili problemi tecnici per i quali sono state comprese le cause generatrici. Anche il manovellismo e la distribuzione sono costantemente tenuti sotto controllo in laboratorio. E’ ovvio che una simile cura sia adottata generalmente solo in campo aeronautico dove, se un aereo ha un problema, non può certo rallentare e accostarsi. D’altra parte però trattandosi di una materia alla quale mi dedico sempre molto volentieri è stato per me impossibile resistere ai due principali vantaggi che questa scelta, nonostante il notevole impegno richiesto, ha offerto. In primis un veicolo equivalente costa oggi circa 25.000 Euro mentre gli interventi più importanti sono costati oltre 10 volte meno per avere un mezzo sicuramente non diverso esteticamente, sicuramente non sfizioso sotto il punto di vista delle mode, ma nuovo e funzionale. In secondo luogo, eseguendo da anni delle ricerche su questo campo (anche grazie alla collaborazione di diverse aziende che sono costantemente in contatto con me) ho raccolto una mole non indifferente di materiale tecnico su cui studiare e questo, nella ricerca tecnica, per me, non ha prezzo.

Aggiornando quindi il precedente articolo, posso affermare che le condizioni del mezzo siano tutto sommato migliori oggi che 4 anni fa. Inoltre se dovessi attribuire una percentuale, che identifichi lo stato del veicolo rispetto a quando era nuovo nel 1998, posso senza ombra di dubbio affermare: circa il 95%. Quindi in definitiva la possibilità di raggiungere elevati chilometraggi ed ottimi ammortamenti delle spese con un veicolo di media categoria a cavallo tra le piccole utilitarie e le ammiraglie, c’è… ma richiede controlli, cure e attenzioni che possiamo definire sopra la media, per chi è del settore, impossibili per chi si occupa d’altro.

Certo devo ammettere che l’uso che ne faccio in città è prossimo allo zero altrimenti non sarebbe stato possibile mantenere simili livelli di integrità (per qualche suggerimento vedi il paragrafo “Fattori determinanti” dell’articolo linkato in basso “300.000 km con la stessa auto…”). Del resto credo non si discuta il fatto che muoversi in città con una normale bicicletta o con una bicicletta elettrica (come sto facendo di recente in seguito al nuovo caso di studio sul quale ci stiamo adoperando costruendo alcuni prototipi), sia oltremodo vantaggioso per la semplicità, la rapidità, l’esercizio fisico e la convenienza economica che ne deriva.

Continua…

Curiosità

La distanza tra la terra e la luna ha un valore medio pari a 384.403 km. Un’autovettura che ha all’attivo 400.000 km ha affrontato, da un punto di vista prettamente chilometrico, un viaggio analogo.

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La distanza tra la terra e la luna ha un valore medio pari a 384.403 km.
Un’autovettura che ha all’attivo 400.000 km ha affrontato, da un punto di
vista prettamente chilometrico, un viaggio analogo.

4 risposte a “400.000 km e non sentirli: quando la cura dell’auto raggiunge lo stato dell’arte”

  1. Salve. Molto interessante questo sito. Io ho una Honda CRX VTi del 1994. Fino al 2008 è stata la mia auto principale, ed in 14 anni ci ho percorso 450.000 km con anche diverse sessioni in pista. Mica male per un 1.600 che stacca il limitatore oltre gli 8.000 giri. Dal 2008 ad oggi invece la uso solo per i Raduni annuali, e l’obbiettivo dei 500.000 è definitivamente tramontato, oggi sono a 462.000.

  2. Caspita Emilio… complimenti vivissimi 🙂
    Penso che te ne sei già più che accorto ma hai un motore a dir poco eccezionale. Secondo me ci arriverai comunque ai 500.000 km, soprattutto quando in Italia si decideranno a riasfaltare le strade nella maniera corretta, con tutti i relativi strati sottostanti, senza romperle di nuovo il giorno successivo. In tal caso sarà un piacere tirar fuori dai garage i mezzi che meritano di esser sfoggiati.

  3. Grazie mille.
    Non mi parlare delle strade… la mia CRX pian piano negli anni è stata sempre più abbassata, assettata ed irrigidita.
    In pista o strade lisce è un piacere, ma per il resto adesso è una spaccaschiena, mentre era nata moooolto più confortevole e godibile.
    Se pensiamo che ho già passato i 50 anni e la schiena ha i suoi acciacchi, la prossima vettura per tutti i giorni potrebbe essere un pacioso SUV, ha ha.
    Però la passione per le spider è troppo grande, ho iniziato una piccola collezione.

  4. Buon proseguimento di passione allora 😀
    E in bocca al lupo per i 500.000 km, confido che prima o poi non solo li raggiungerai ma li supererai. Per come è tecnicamente costituito quel motore, in realtà, ne puoi potenzialmente fare molti di più…

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