La discriminazione del prezzo

La discriminazione del prezzo è un meccanismo molto semplice ma con effetti assai particolari. Si tratta di un sistema che prevede di applicare, per lo stesso prodotto, prezzi differenti in base a chi è il soggetto che compie l’acquisto.
Se ad esempio ci rivolgiamo ad un’azienda per la fornitura di 300 nastri trasportatori che occorrono alla nostra fabbrica, l’azienda fornitrice applicherà per lo stesso tipo e quantitativo di merce, prezzi di fornitura differenti in base a chi siamo, a che prestigio ha la nostra fabbrica e a quanti acquisti abbiamo fatto in precedenza presso tale azienda.
Significa che un nostro concorrente di maggior successo potrebbe essersi rifornito dello stesso materiale un mese prima e aver pagato quasi il doppio di quello che andremo a pagare noi.
Generalmente tali sistemi vengono adottati in economie di libero mercato, ovvero dove il governo non interviene in alcun modo sui comportamenti delle imprese.
Ma è sempre così? La risposta è no. Ho notato che persino in alcune attività italiane comuni come un bar, una falegnameria, un negozio di vendita di arredo ufficio, molto spesso vengono adottati tali sistemi e non ce ne accorgiamo.
Che convenga entrare in certe attività vestiti con la tuta da lavoro? 🙂 C’è sempre il rischio di trovare un venditore maleducato che vedendoci entrare un pò trasandati ci dice che il suo negozio non è per il portafoglio di chi ha davanti…. Se così dovesse essere, scartatelo, non sa vendere e difficilmente vi offrirà un buon servizio completo e ben organizzato anche dopo l’acquisto.

Talenti

Molte persone non lo sanno ma ci sono due tipi di campioni, e non solo nello sport… Ci sono quelli così bravi che ti impressionano per la velocità con cui apprendono e per come raggiungono certi risultati in modo che possa apparire addirittura facile. Così non è ovviamente. Dietro c’è un gran lavoro…anche psicologico… Casey Stoner ne è un esempio concreto.

E poi ci sono quelli quelli bravi… quelli così bravi da essere dei fuoriclasse. Quelli che dentro, oltre la velocità, hanno una motivazione forte che ti spinge… hanno il desiderio e lo alimentano anche quando tutto sembra andare storto. Quelli che trasformano il loro talento in qualcosa di alieno. Quelli che hanno sofferto situazioni difficili e scatenano la rabbia o la voglia di venir fuori da una situazione che gli ha fatto male per poter essere vincenti anche sopra una vita che si è prospettata in modo strano… Valentino Rossi. Un’infanzia con dei momenti che possono essere stati sofferti come ad esempio la separazione dei genitori. Situazioni che dentro ti potrebbero spingere a dire: “mamma, papà, avete visto come sono stato bravo?” Ma la massa non lo sa che persino un motivo così ti può spingere a eccellere e tenere unita una famiglia anche se in modo differente, anche se solo per dire: il bambino che avete fatto voi due è il campione di tutti i tempi, vi voglio bene…

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Lavori specializzati e non, imprenditoria e giovani -3-

Rubrica: Lavori specializzati e non, imprenditoria e giovani

Titolo o argomento: Lavorare con gusto
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Quindi, in conclusione, sapete chi sono le persone che guadagnano più in assoluto tra quelle che conosco veramente bene e che frequento?

  • L’elettricista
  • L’idraulico
  • Il ragazzo che monta i pavimenti

Perchè nessuno mai vuole fare questi lavori?

Io, nonostante ami studiare di continuo, dietro una scrivania proprio non riesco a starci. Le persone che ho appena elencato guadagnano più di un Ingegnere tanto per capirci. Io non sono uno agiato di famiglia, ho solo dato tutto il meglio di me quando ho intravisto le brutte e ho avuto occasione di collaborare insieme a persone di buona volontà che meritano. Questa è la mia logica.

Loro guadagnano bene per un semplice motivo. Mi danno la possibilità di realizzare tra i migliori impianti che si possano desiderare oggi. Installati correttamente, con pignoleria, con gusto, sicuri, affidabili, rispettano le norme. Sono esageratemente bravi, esperti, intelligenti, aperti mentalmente e, cosa che sorprende di più sono giovani, svegli, scattanti, saltano i pasti pur di finire un lavoro nel tempo promesso. Hanno un gran rispetto nei miei confronti ed io ho un grande rispetto per loro. Sarò presuntuoso, ma amo lavorare solo con persone che ritengo competitive nel proprio campo, quelle specializzate, quelle che si aggiornano, quelle che la mattina hanno le tute sporche in cantiere e la sera sfogliano manuali, testi, aggiornamenti perchè a loro, il loro lavoro, “piace”.

Abbiamo iniziato da soli due anni, quindi non stiamo parlando di una grande impresa in termini di volume d’affari, ma di un buon prodotto che ha ottenuto numerose riconoscenze. Tecnici esterni si sono presentati in cantiere e ci hanno fatto più volte i complimenti dicendoci che non avevano mai visto cantieri che realizzavano case in modo così scrupoloso. Questo è stato per me e per gli altri motivo di tanta e tale gioia da ripagarmi di tutti i guadagni mancati per lavori finiti alla concorrenza.

Perchè per molti non è così?

Semplice. Università forzate dai genitori, false credenze, scarsa specializzazione, i giovani oggi si sentono tutti manager e direttori generali sebbene la moto l’abbia comprata loro il padre… non hanno lavorato un giorno in vita loro, non fanno ciò che a loro piace…

La scuola ci mette il carico

I professori a scuola si fissano sull’interrogazione saltata quando già avevano altri due compiti in classe lo stesso giorno e non si soffermano minimamente sullo scoprire o coltivare i talenti innati che tutti hanno e molti non sanno di avere, il metodo Montessori è finito nel dimenticatoio. E per finire, cosa molto importante per una questione molto simile alla differenza di potenziale che genera corrente, purtroppo non c’è lavoro per tutti. Purtroppo il mondo va avanti con una parte del pianeta molto ricca ed una molto povera.

Gli economisti dicono

Questo (spiegano gli economisti su vari testi disponibili in qualunque libreria universitaria) per il timore che allocando le risorse in modo più uniforme si arrivi ad una sovrapopolazione e non ci siano beni e servizi per soddisfare l’intero pianeta. Problema che in effetti non va sottovalutato.

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Lavori specializzati e non, imprenditoria e giovani – Parte 1
Lavori specializzati e non, imprenditoria e giovani – Parte 2
Lavori specializzati e non, imprenditoria e giovani – Parte 3

Taglio al plasma e taglio all'acqua

Il taglio dei metalli al Plasma o tramite getto d’acqua ha permesso di eseguire lavorazioni molto più dettagliate a costi minori. Operatori specializzati agiscono su questi costosi macchinari con la stessa semplicità con cui bevono un bicchier d’acqua.

Bollo, Assicurazione, Stazioni di ricarica Auto elettrica

Auto elettriche: Bollo

I veicoli a trazione elettrica sono esenti dalla tassa automobilistica per i primi cinque anni a partire dalla prima immatricolazione. A partire dal sesto anno viene applicata una riduzione del 75%, anche se alcune regioni (Lombardia e Piemonte) prevedono l’esenzione totale permanente, anche dopo il 5° anno.Verifica tu stesso quanto ho appena scritto: http://www.quattroruote.it/bollo/index.cfm 

Auto elettriche: Assicurazione

L’RC auto per le vetture elettriche è scontato del 50% rispetto ad una comune utilitaria, ma non tutte le compagnie assicurative praticano questi sconti. Ma il 50% rispetto a cosa? E’ sufficiente vedere quanti kw sviluppa il motore elettrico in questione e calcolare l’assicurazione che pagheremo con tali kw e dividere semplicemente per 2. E’ sufficiente fare una decina di telefonate per saperlo… Il metodo trucchia è infallibile, lo adotto anche io da bel pò… Cos’è il metodo trucchia? Ne parleremo in futuro.L’auto elettrica costa ancora tanto, come mai? In breve:

  • meno pezzi vendi e più alto e il prezzo… vedi le supercar. Più pezzi vendi, più aumenta la dotazione e più si riduce il prezzo.

  • C’è ancora molta paura di buttarsi a rischiare.

  • C’è il timore che le regole su bollo ZERO e assicarazione -50% svaniscano non appena siano in tanti a possedere un mezzo elettrico.

  • La logica e l’inesperienza della gente porta a non accettare sempre innovazioni utili.

  • C’è comunque da tenere conto di una cattiva educazione che abbiamo in Italia… troppe auto per famiglia. Questo complica anche l’adattamento di una città ai necessari cambiamenti.

  • Se vogliamo più verde, più aria pulita e meno inquinamento sia acustico che a livello di gas di scarico, l’elettrico è ideale ma se dovesse sfondare e i prezzi si abbassassero saremmo inondati dal traffico. E questo non è tra gli obiettivi di chi vuole città dove puoi ascoltare la gente parlare e camminare respirando profondo…

Stazioni di ricarica

Fotografia di Federico del Team. Scatti eseguiti alle colonnine di ricarica -gratuite- per auto e motorini elettrici realizzate nel comune di Firenze.

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Lavori specializzati e non, imprenditoria e giovani -2-

Rubrica: Lavori specializzati e non, imprenditoria e giovani

Titolo o argomento: Lavorare con gusto
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Ho notato che spesso, quando si aprono nuove attività, gli osservatori più frettolosi arrivano rapidamente a conclusioni del tipo “Ahh vedi quanto lavora!!! Chissà quanti soldi fa!!!” O sciocchezze di questo genere che poi terminano nel contrario non appena il bum della novità è terminato e, non è da escludere, si evidenzia un servizio scadente. Il mio modesto parere è che uno dei motivi per cui molte attività aprono e chiudono velocemente sia la superficialità. Si danno per scontate troppe cose e spesso il modo di fare e vedere tutto è troppo semplicistico. D’altra parte, avete ragione se lo pensate, il mio modo di fare è assai severo e magari anche antipatico, però vi assicuro che porta risultati e restituisce soddisfazioni.

Per quanto riguarda l’esempio del Bar menzionato nel precedente articolo di questa rubrica (vedi i link correlati in basso), ho potuto constatare che il bum dei primi tempi non sembra cessare, inoltre ho notato che la gente che lavora negli uffici circostanti e si raggruppava in diverse auto per andare a far colazione in centro, è tornata e frequenta piacevolmente il servizio di ristorazione rinato. C’è molto movimento, si sente e fa piacere. La via sembra rinata.

La morale qual è?

E’ vero che il lavoro è diminuito rispetto a una volta (così come è vero che siamo aumentati e al contempo diversi mercati si sono saturati e i nuovi emergenti quasi nessuno ha gli strumenti educativi per riconoscerli, ne parleremo meglio in seguito; vedi la pagina specifica Life Quality), è vero che con quanto guadagna una famiglia in un mese non si riesce più a comprare una cosetta in più o a togliersi uno sfizio e che il denaro esce sovente per spese di servizi che nemmeno ritornano al cittadino in maniera adeguata… Ma è vero anche che chi si specializza a fare bene il suo mestiere ha molte più probabilità di farcela. La logica in sé è semplice, è attuarla che richeide strumenti sofisticati che l’istruzione attuale non riesce a fornire. Certo è vero che tanti ragazzi inorridiscono alla vista di un libro, ma non credo si possano sempre lamentare che la colpa sia solo degli altri.

Un altro esempio

Conosco una ragazza a cui piace molto fare il lavoro di cassiera o stare al banco dell’ortofrutta. Lei è molto penalizzata ad esempio rispetto a me in quanto non vuole fare nessun altro lavoro se non quello. Questo la porta a stare spessissimo con l’ansia circa il suo futuro nel caso il supermercato chiuda, o nel caso la obblighino ad orari scomodi o a lavori extra che imprenditori opportunisti non le pagano. Questa ragazza lavorava fino a poco tempo fa fino a 42 ore mensili in più senza retribuzione, solo con la paura che se non lo avresse fatto sarebbe stata licenziata. Questo è inaccettabile e penalizza molto i giovani ed il loro desiderio di avere un minimo di certezza sulla famiglia. D’altra parte però la ragazza in questione si è preclusa da sola tutte le possibilità di fare altro o di specializzarsi in un settore; per tale ragione non può attribuire tutte le colpe ad altri.

Continua…

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Lavori specializzati e non, imprenditoria e giovani – Parte 3

Lavori specializzati e non, imprenditoria e giovani -1-

Rubrica: Lavori specializzati e non, imprenditoria e giovani

Titolo o argomento: Lavorare con gusto

Nonostante molti dicano che oggi non c’è lavoro, i giovani non sanno come fare, non si guadagna più niente e via discorrendo, la verità, almeno in buona parte dei casi, fondamentalmente è da un’altra parte e pochi se ne accorgono.

Un bell’esempio

Prima di continuare vi faccio subito un esempio: conosco un bar nella mia città che in 28 anni ha cambiato gestione 6 volte di cui 3 volte negli ultimi 2 anni. La motivazione di chi ha lasciato il bar è stata: “Non si lavora più perchè non ci sono più gli uffici di una volta che si sono trasferiti in centro”.

Ora tutti i fissati con il motto, “non c’è lavoro” avrebbero dato pienamente ragione agli ex proprietari. Io no. Ho sempre creduto che il servizio di quel bar fosse pessimo negli ultimi anni e privo di una figura, dietro il bancone, altamente specializzata e professionale. In molti hanno puntato sull’estetica di quel locale sprecando elevate quantità di denaro che sarebbero state più utili per un servizio migliore, un caffè migliore e delle paste migliori. Naturalmente quando dico queste cose in molti mi danno dell’arrogante e del presuntuoso. Posso capire…

Con l’ultimo cambio di gestione avevo deciso di non andare nemmeno a salutare i nuovi proprietari, avendo perso ogni speranza di poter gustare un buon caffè, un locale pulito, in ordine e naturalmente delle buone paste. Pian piano nel giro di un paio di settimane, mi accorgo di un via vai continuo per raggiungere il bar, così incuriositi andiamo a prendere il caffè.

Inaspettatamente il locale è pulitissimo, in ordine, niente è fuori tema, i contenitori delle paste sono curati, si sente in tutto il bar un’aroma di caffè buono che non sentivo da oltre 15 anni (e non è tanto per dire). Le paste finalmente sono fresche, buone e ben fatte. Sono invitanti e il barman, solo per come si muove, ispira fiducia. Si presenta in divisa, è ben vestito, pulito. Usa bicchieri, bottiglie e macchinetta del caffè con una professionalità propria di uno che si è almeno degnato di dire: “Vado alla peggio a fare le scuole serali all’alberghiero pur di aprire il bar da professionista, essere aggiornato ed offrire un servizio che inviti i clienti a tornare”.

Ciliegina sulla torta, ti prepara un cappuccino nel quale miscela varie creme a tua scelta e sul quale fa ogni giorno un disegno diverso con la schiuma di latte. Un disegno con la schiuma di latte?! Addirittura?! L’ultimo era un fiore con le foglie… cosa non facile credo. Siamo passati da un estremo all’altro e, guarda caso, ora il bar lavora.

Continua…

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Lavori specializzati e non, imprenditoria e giovani – Parte 2
Lavori specializzati e non, imprenditoria e giovani – Parte 3

L’ennesima fonte di calore

D’estate non è come una stufa, ma quasi 🙂

Abbiamo rilevato con stupore che in uno studio di 24 metri quadrati con le finestre chiuse e un buon isolamento dovuto ai piani sovrastanti, la presenza di un solo pc accesso aumenta la temperatura di 0,2 gradi centigradi in un’ora. Nel nostro test la temperatura per l’esattezza è passata da 23,4° centigradi a 23,6°C in appena 60 minuti. La percentuale di umidità è rimasta invariata. L’ambiente del test non è climatizzato. Stiamo verificando il corretto funzionamento di un particolare sistema di ventilazione che stiamo realizzando a livello prototipale. Se questo secondo test darà esito positivo, vorrà dire che non abbiamo bisogno di installare un impianto di aria condizionata. Avrete notizie nelle settimane a venire.

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Efficienza Rendimento e Marketing -3-

Utilitarie e supercar: il limite tra l’assurdo e il reale

Prosegue dal precedente articolo: “Efficienza, Rendimento e Marketing -2-“

Altra cosa che mi ha sorpreso? Volevo sostituire il paraurti anteriore alla mia Clio 1.8 16v quando l’ho restaurata totalmente.  Ebbene alla Renault per questo ricambio originale mi hanno chiesto oltre 400 euro. Peppe, il mio amico e collega sulla sua Bmw 320d lo può sostituire con soli 150 euro (originale BMW). E’ incredibile! Su una semplice Clio il paraurti costa tre volte tanto di una BMW? Ha senso secondo voi? Chi ha la possibilità di avere una bella auto alla fine spende meno di quello che, a causa di una bottarella, è costretto ad andare con la sua piccola utilitaria dal carrozziere. Trovo inoltre ridicolo pagare il bollo sui cavalli di potenza, lo si dovrebbe pagare sul lusso del mezzo. Una Panda 100 hp paga quasi lo stesso bollo di una Mercedes base; io con una Clio 16v pago circa lo stesso bollo del mio vicino con la BMW serie 5 (base) bella, bellissima, nuova fiammante… 🙂 ; ma questo è un altro discorso.

Tornando a noi:

La verità è che il vero risparmio viene dall’efficienza di un motore, da come quest’ultimo utilizza al meglio le cariche di aria benzina che introduce ad ogni ciclo in camera di scoppio, da come sono studiati i condotti di aspirazione e scarico, le fasature della distribuzione, da come sono disegnate le camere di scoppio, dal tipo di iniezione elettronica (iniettori, pressione carburante…) da quanto pesa il mezzo, dal numero di giri a cui è disponibile la coppia massima (quando siamo in coppia massima il motore ha il massimo rendimento e intorno a questo regime garantisce i consumi minori) e infine, ma non per questo meno importante, dall’aerodinamicità.

Quando uscì l’Astra 2° serie nel ’98 sapete come fecero a ridurre i consumi pur con un mezzo così pesante? Con un cx quasi identico a quello di una Porsche 911. Non ci credete? Verificate voi stessi 🙂

La verità è che se non sei la Toyota, ovvero la più grande casa automobilistica al mondo dal punto di vista delle vendite (la seconda è la General Motors), non ti puoi permettere di investire ingenti capitali nella ricerca e proporre comunque utilitarie a prezzi competitivi e con standard qualitativi di tutto rispetto… Certo ci sono altre case ottime ma il discorso è che purtroppo la Fiat ha subito per anni gestioni errate a mio giudizio e con il rischio di chiusura di diversi stabilimenti. Con tutto il denaro perso, se ci fossero stati bravi manager in collaborazione con bravi ingegneri, avremmo potuto primeggiare. Vi ricordate quando sono uscite la nuova mini e il nuovo maggiolone? Belli! vi ricordate la serie della 500 precedente a quella attuale? Una cassetta postale con le ruote. Io ero adolescente e già nella mia testa rimbombava: “perchè la Fiat non fa una nuova 500 bella tondeggiante, sbarazzina con lo stile della vecchia mitica 500?”. Poco dopo uscirono il Maggiolone e la Mini. E io rosicavo…

Cosa sono l’efficienza e il rendimento di un motore? Lo scopriremo in seguito nelle apposite rubriche sui motori che stiamo preparando…

Tesla motors

99 persone su 100 non la conoscono ancora, ma in futuro se ne parlerà certamente di più…  Io a dir la verità mi sto informando sulla possibilità di questo mezzo di circolare tra le strade italiane. Perchè? Ma come!

  1. 100% Elettrica

  2. da 0 a 100 km/h in 3.9 secondi

  3. 350 km circa di autonomia

  4. velocità da sportiva (oltre 130 mph ovvero quasi 210 km/h)

  5. le batterie non ingombrano (la loro vita va oltre le 100.000 miglia ovvero circa 160.000 km)

  6. Si ricarica totalmente in 3,5 ore

  7. standard qualitativi elevatissimi

Cosa manca?

La possibilità che l’europa l’accetti. Per questo è prevista una presentazione al salone di Parigi a Ottobre 2008 e successivamente a quello di Monaco. Ricaricarla ha un costo? Sì ma non quello che immaginate. Noi stiamo già studiando da tempo metodi per ottimizzare vari processi di ricarica e applicazioni al limite del rapporto qualità/prezzo. Ovvero studiamo il modo di spendere meno e avere molto di più… Si parlerà di molte cose nuove negli articoli che seguiranno nei mesi a venire… Intanto godetevi questo prodotto che fa parte di una politica che noi appoggiamo con tutto il cuore.

Tesla Roadster

Tesla Roadster - Presa di ricarica