Rubrica: Mandare l’acqua all’insù
Titolo o argomento: Quando la microeconomia è connessa con la psicologia, le neuroscienze, la strategia…
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Intervenire sul mercato, è possibile?
Possiamo fare qualcosa per cambiare il mercato? In casi limite (che verranno trattati in appositi articoli dedicati) sì, ma solo per piccolissime e, oserei dire, trascurabili porzioni di mercato che fanno riferimento a prodotti di nicchia magari troppo costosi o comunque costruiti in serie piuttosto limitate; per quanto riguarda invece i prodotti del mercato globale la risposta è (perdonate la mia arrogante schiettezza): No.
Un lavoro mastodontico ma fattibile
Come ci convivo con questa realtà? Se il prodotto che realizzo piace (e piaceva) molto alla gente, come la richiamo da me? Trattasi di un lavoro a dir poco mastodontico e i miei limiti mi portano a dire che non è affatto facile trovare un modo che, a fronte di una spesa proporzionale ed equilibrata di energia (intesa come impegno), offra un risultato consistente, duraturo, tangibile. Non è comunque impossibile, c’è chi è stato abile nel trovare un target di clienti ben preciso e di questi si accontenta (tanto la crescita, prima o poi lo si dovrà capire, è fittizia) mantenendo limitate le sue prospettive ma assicurandosi di centrare ogni singolo obiettivo prederminato.
Trova il tuo mercato
Oppure c’è chi si crea il suo piccolo grande mondo di artigianato e si concentra sull’esportazione dei suoi prodotti in luoghi dove ha riscosso un incisivo livello di gradimento. Per certi versi potrei esporre anche una mia teoria per riuscire in questo clima, in queste condizioni, in questo versante del globo, ma preferisco portare a termine questo studio riuscendoci prima e fornendo poi l’ennesimo esempio concreto come ci si aspetta dalla razionalità e dagli articoli di questo Blog (che, come molti lettori oramai sanno, sono frutto di esperienze realmente vissute e non di insinuazioni*).
*Le insinuazioni non sono utili a nessuno ed inquinano il web così come la letteratura e l’informazione in generale. E’ opportuno saper provare quanto si sostiene al fine di essere attendibili ed evitare inutili rumori stancanti e distruttivi che aiutano solo a smettere di credere in sé per esaurimento di energie e depressione.
Anticipo di cambiamento
Ma nell’immediato c’è qualcosa che posso fare per competere con il “mercato influenzato”? Sì, esiste un parametro che io ho chiamato “Anticipo di cambiamento” e che definisco come segue: Se sono opportunamente preparato ed ho le fonti ed i contatti giusti posso conoscere con un certo anticipo le direzioni verso le quali protende il mondo prevalentemente nel breve periodo. Se a questa condizione sussiste anche la mia “praticità” ed “elasticità”, quindi una notevole capacità di adattamento e di “aderenza”, e se sono circondato dai collaboratori giusti (parliamo già di condizioni assai rare quindi), potrò orientare di volta in volta i miei business verso le tendenze che più sono compatibili con il mio livello di istruzione e con le mie reali capacità di concretizzare un progetto imprenditoriale.
Fragola o cioccolato all’arancia?
Pertanto se conosco con un certo anticipo che la prossima estate il gelato alla fragola sarà in voga a differenza del precedente anno in cui sembrava prendere il sopravvento il cioccolato all’arancia, potrò imbastire un cambio di produzione volto ovviamente a massimizzare i profitti in questa nuova direzione al fine, tra l’altro, di tenermi sempre più a lungo presente tra coloro che sono competitivi. Si tratta però di un insieme di condizioni che di certo non risiedono nella realtà della massa, per questo motivo le aziende che emergono si contano sulla punta delle dita (anche per casi fortuiti come il trovarsi al posto giusto nel momento giusto ma trattasi di situazioni non contemplate in questi articoli perchè non razionalizzabili).
Area di stress
Ad ogni modo, poco prima ci sono comunque vaste zone da conquistare che permettono pur sempre di dire la propria. Attenti però, dei tanti imprenditori che ho conosciuto in quest’area, moltissimi non hanno “santi in paradiso” e, statisticamente, sono maggiormente diffusi problemi cardiaci, ischemie, ictus anche in età nell’intorno dei 40-50 anni. Sapete perchè? Per un tasso di stress fenomenale. Valutate voi stessi quanto certi sacrifici vi convengano realmente (o imparate a prendere le situazioni con filosofia), tanto tra un secolo l’azienda verrà comunque assorbita dalle sabbie mobili e nella storia resteranno ben pochi. Io stimo che persino la Ferrari potrebbe finire nel dimenticatoio nel giro di 200, 300 anni. Ma quest’ultima è solo una ipotesi molto personale le cui fondamenta vi racconterò in un articolo dedicato.
Insiemi matematici
Se poi un cambiamento di tendenza, invece di puntare un elemento di un dato insieme (ad esempio l’insieme dei gusti del gelato), punta ad elementi di insiemi diversi (ad esempio dalla tendenza del gusto gelato cioccolato all’arancia alla conveniente produzione di ombrelli per l’aumento delle pioggie), ecco che riuscire a diventare “aderenti al mercato” ed abili a trarre dei profitti, diventa iperbolicamente più complesso e quasi impossibile da apprendere, se non per un numero limitatissimo di persone al mondo che dispongono di straordinarie capacità di variegare e articolare in più dimensioni l’assieme delle loro attività.
Link correlati
Chi fa il mercato? – Parte 1: Le influenze
Chi fa il mercato? – Parte 2: Anticipo di cambiamento
Chi fa il mercato? – Parte 3: Ci vuole un pozzo