Ripristino di un carter soggetto a fioritura di allumina – Parte 1: Analisi

Rubrica: Meccanica off limits

Titolo o argomento: Brevi sfumature per gli appassionati di motori a combustione interna

Non di rado, o meglio, quasi sempre, un danno importante per un motore può nascere da un problema esiguo se non stupido. Il rapporto tra le dimensioni di causa ed effetto è generalmente lo stesso sia per l’entità tecnica del danno che per quella economica. Questo significa che un problema in principio stupido e risolvibile con una spesa irrisoria, si tramuta, se trascurato o ignorato, in un problema tanto consistente quanto costoso.

E’ il caso del carter motore (lato frizione), con annessa pompa dell’acqua, di cui riportiamo le immagini in basso in questo e nel successivo articolo. Una vera e propria sciocchezza, perfettamente evitabile, ha provocato un marasma che ha richiesto oltre 20 ore di denso impegno per capirne le cause, studiare un rimedio, metterlo in pratica e ricostruire il tutto a regola d’arte.

All’apparenza sembrava trattarsi di un radiatore rotto, problema comune che si può verificare in seguito ad un urto importante (anche con una semplice caduta della moto da ferma) o a seguito di più urti concentrati come quelli provocati dai sassi sollevati sulla strada. Anche le vibrazioni possono dare il loro contributo specie sui motori poco frazionati e non perfettamente equilibrati quali sono i monocilindrici di ampia cilindrata come quello della moto in questione, una BMW F650GS.

In realtà il problema era ben altro. Una semplicissima spina, che tiene solidale la girante della pompa dell’acqua al suo albero di comando, si è deteriorata per erosione. Le cause sono ancora da accertare ma tra le possibili troviamo l’uso di liquidi di raffreddamento con nitriti (spesso si crede di risparmiare con successo su queste cose e invece si fanno importanti danni con conseguenti importi ben più alti di una buona tanichetta di liquido di raffreddamento o di olio) o fenomeni di cavitazione dovuti ad una non perfetta tenuta del coperchio della pompa con il carter che la ospita. Purtroppo quel che rimaneva della spina si è distrutto sotto l’azione del cacciaspine e non è stato possibile effettuare un’analisi più approfondita.

Ad ogni modo, non essendo più la girante solidale all’albero, per la mancanza di contatto che doveva esser garantita dall’apposita spina, la girante stessa si è fermata cessando di operare sul liquido; quest’ultimo è andato in ebollizione (riuscendo a raggiungere solo in minima parte il radiatore, per l’effetto termosifone sfruttabile perlopiù sui motori 2 tempi) e gli elementi del radiatore si sono separati tra loro (in una sorta di esplosione rallentata) permettendo al fluido di fuoriuscire. Il danno non è partito quindi da un costoso radiatore, né da una costosa pompa dell’acqua, ma da una oltremodo economica spina del valore di pochi centesimi e, andando ancora più a monte, da una pessima manutenzione del motociclo.

Continua…
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Schema impianto di raffreddamento BMW F650GS Girante e albero pompa dell'acqua BMW F650GS

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