Rubrica: Sindrome dell’edificio malato
Titolo o argomento: L’analogia tra la qualità del cibo e quella degli ambienti in cui viviamo
Vi è una stretta analogia tra i danni causati dal “mangiar male” ed i danni accusati da chi vive in un ambiente tutt’altro che sano. La differenza è che, del cibo, se ne parla ormai tantissimo da diverso tempo ed i consumatori cercano di essere quantomeno più attenti, mentre dei danni per l’organismo causati dalla qualità degli ambienti in cui viviamo, non se ne parla affatto. Oserei dire che si tratta di una materia ancora sconosciuta ai più, una materia che potremmo chiamare “Sindrome dell’edificio malato” o “Sick building syndrome”.
Ho sentito questa definizione di recente presso una interessantissima conferenza tenuta dal Dott. Nicola Fiotti dell’Università di Trieste. Egli spiega che uno dei concetti più trascurati è il fatto che ciò che vive nella casa dell’uomo, è destinato, in tempi più o meno rapidi, a vivergli dentro. Sebbene sia saputo e risaputo che, a persone con diverse esigenze di vita, vengono associate diverse esigenze alimentari (l’atleta, l’impiegato e l’anziano non possono mangiare allo stesso modo gli stessi cibi), lo stesso non si può affermare circa le esigenze abitative. Non esiste infatti un’abitazione che sia adatta sia a soggetti allergici, che ai fumatori o, ad esempio, a chi ha l’hobby della pittura.
In questa similitudine le caratteristiche qualitative del cibo vengono accomunate a quelle dei materiali da costruzione i quali, se sono di bassa qualità, liberano composti volatili, dannosi e cancerogeni. I danni apportati da cibi cucinati male, contenenti sostanze nocive per l’organismo, contaminati da agenti patogeni o di basso apporto nutrizionale, producono effetti molto simili a quelli dei materiali da costruzione inadeguati. Oltretutto i materiali da costruzione rimangono a contatto con l’organismo per tempi decisamente più lunghi rispetto ad un alimento nocivo.
La realtà è che praticamente nessuno sa quanto gas radon o quanta formaledeide respira ogni giorno nella casa in cui vive o sul posto di lavoro o, persino all’interno della sua automobile. Ancor più sottovalutato è l’arco di tempo lungo il quale tali fenomeni si verificano e persistono sollecitando in maniera brutale l’organismo. Spesso, quando si scopre di avere un danno all’organismo, si tende a dire che non ci si poteva fare niente, che sono cose che capitano, a qualcuno dovevano succedere… Non è esattamente così, la realtà è che spesso, molto spesso, si ignora cosa si introduce nel corpo, sia per via aerea, sia per via orale. La qualità dell’aria presente nei posti dove viviamo, lavoriamo o ci muoviamo è tanto importante quanto la tutela degli aspetti lavorativi, l’ergonomia, l’illuminazione, la sicurezza, ecc.
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