Rubrica: Incominciamo a parlare di automobili
Titolo o argomento: Quando sale la temperatura
Arriva la primavera e come niente l’estate… ti ritrovi in coda con l’auto su qualche salita di montagna o nelle code autostradali. Noti che la temperatura del motore è salita oltre i 90°C.
Cosa fai?
Chiaro, spengo il motore!
Errato!
Allora provo ad aprire il cofano!
Uhm, sì ma non risolvi moltissimo!
Ricorda che se spegni il motore la pompa dell’acqua smette di girare. La pompa è trascinata dalla cinghia dei servizi che a sua volta è azionata dall’albero motore. Spegnere il motore fa sì che il motore non generi altro calore è vero, ma non servirà per smaltire quello in eccesso che può provocare dannose rotture.
Un consiglio ottimo per rimediare al surriscaldamento del motore (in qualunque stagione dell’anno) è quello di accendere subito l’aria calda dell’impianto di ventilazione della vettura. ATTENZIONE: l’aria calda, NON il climatizzatore.
Accendere l’aria calda ti sarà utile per prelevare calore dal radiatore. Il riscaldamento delle automobili è alimentato dal circuito di raffreddamento dell’auto, ossia prende calore dall’acqua calda che gira nel radiatore passando per i manicotti e raggiungendo il motore.
Naturalmente d’estate non è una cosa gradevole, ma puoi orientare le bocchette dell’aria verso i finestrini aperti. Una soluzione certamente scomoda ma che salva letteralmente il tuo motore da situazioni di surriscaldamento (e i danni che ne derivano) dovute a lunghi tratti in salita a bassa velocità (montagna) o lunghe code dove si cammina a passo d’uomo e non si può spegnere il motore a lungo (code autostradali). E non salva solo il tuo motore… anche il portafogli.
L’unica tipologia di casi in cui un simile rimedio non ha effetto, è quella in cui il surriscaldamento avviene in seguito ad una rottura meccanica (guarnizione della testata ad esempio). Se si tratta di una “scaldata” è un conto, bensì se il problema alla radice nasce da una rottura meccanica. Le cose sono molto differenti…