Quest’anno, il mio Augurio di Buone Feste, naturalmente rivolto a tutti, lo voglio offrire in modo differente dalla solita “grafica sponsor” contenente il solito albero di Natale, tanti colori ed il solito “nomesito” sull’intestazione. Non vi devo convincere di tornare su questo sito, lo farete voi se lo riterrete curioso a sufficienza. Quest’anno, visti gli eventi eccezionali che hanno interessato l’intero mondo, vi porgo i miei migliori Auguri di Buone Feste citando le parole di un Ingegnere di cui apprezzo la preparazione.
Su un libro di Giacomo Augusto Pignone, tra le varie appendici, ho trovato delle curiose riflessioni legate alla vita ed ai frequenti giochi di specchi in cui molte persone, vuoi perchè sono ingenue o poco formate, vuoi perchè sono meno avvedute o perchè, semplicemente, prima o poi capita a tutti, cadono. Sono considerazioni piuttosto interessanti ed ognuno le può valutare a proprio modo.
Non credere a…
A chi tenta di convincerti sfruttando le tue emozioni.
Sa che sono il tuo punto debole.
A chi cerca di prenderti per il naso prendendoti per la gola.
A chi lancia messaggi che, pronunciati ad un metro di distanza, superano i 30 deci-Bel.
Il teorema di Pitagora non ha bisogno di essere urlato.
A chi, protetto da cerchi concentrici di a-prioristica reverenza, si rende inaccessibile anche al più pacato contradditorio. “Guardati dall’uomo di un solo libro” (Confucio).
A chi non è capace di fare un pacato contradditorio, ma fa rissa, grida, sopraffà, sbeffeggia.
A chi usa linguaggi ambigui per contrabbandare, sotto vello virtuoso, associazioni oblique.
Alle fresche verginità.
La storia pregressa dei neo-vergini spesso rivela crimini immani.
Alle rozze semplificazioni delle ideologie.
Se fosse così facile cambiare il mondo, vivremmo in Paradiso da millenni.
Ci ha tentato perfino Dio: è finito in croce.
Al tolemaico “trompe-l’oeil” prospettico (ahimé inevitabile, visto che viviamo incollati alla terra) di cui sono impregnate ideologie e teologie. E purtroppo l’umano “senso comune”.
Ai fondamentalismi. Sono malattie mentali. Sono malati mentali tutti i grandi massacratori.
A chi dice di parlare in nome di Dio. Se così fosse, bisognerebbe ammettere che Dio non sa che la terra gira, visto che i suoi infallibili portavoce perseguitavano chi lo diceva.
A chi (arrogante o mellifluo) osteggia la Ragione.
Tratto da un appendice di “Motori ad alta potenza specifica”
di Giacomo Augusto Pignone
e Ugo Romolo Vercelli