Come nascono le invenzioni?

Rubrica: Invenzioni
Titolo o argomento: Cosa c’è dietro la famosa lampadina che si accende?

Una scintilla, un colpo di genio, creatività… no, non è così che nasce un’invenzione. Sebbene io usi spesso il termine “creatività”, lo faccio solo per questioni di semplicità e immediatezza nell’esprimere un concetto che nell’ordinario collettivo viene così denotato. In realtà la creatività non esiste, almeno non per l’uomo. Si tratta di un dono proprio solo di Chi ha creato ciò che “è”, l’universo, i pianeti, le stelle, le condizioni per la vita sulla terra, la vegetazione, l’uomo. Ed è proprio quest’ultimo, l’uomo, che non crea. Egli è un abile artigiano che trasforma ciò che già esiste nella sua utilità più o meno indispensabile. L’uomo genera delle connessioni basate sull’esperienza maturata, su studi fatti, su necessità, su risoluzioni di problemi. Dalla sua preparazione, dalle sue conoscenze e dal grado di approfondimento e specializzazione maturato, deriva il successo dell’idea scaturita. A sua volta un’idea è il risultato di una serie di operazioni che la mente ha eseguito, anche inconsciamente, per giungere alla soluzione che, solo apparentemente, arriva come una improvvisa e inaspettata scintilla ma in realtà è molto più calcolata (dal nostro cervello) di quanto noi stessi possiamo immaginare. A mio avviso le invenzioni sono pertanto risultati di connessioni tra temi spesso apparentemente differenti o le cui relazioni/connessioni non sono di visibilità immediata per tutti, almeno non sempre.
Il motivo per cui la maggior parte delle invenzioni sono strampalate e mettono spesso in cattiva luce chi si definisce “inventore”, risiede quindi nel fatto che sono realizzate di frequente da chi non ha una preparazione adeguata sui temi che affronta. Questa banale conclusione dimostra in pieno la tesi precedentemente esposta e ci porta alla conclusione che un’invenzione realizzata senza basi è opera di una logica più fantasiosa e artefatta che razionale e deterministica, ed il risultato non può che essere claudicante a men che la “casualità” non porti a scoperte inaspettate.

Invenzioni...

Il tuo lavoro ONLINE Come Dove Quando e Perchè?

Premetto che molte cose elencate sono valide anche se si lavora a casa e non per forza online.
Anticipazioni
Vantaggi

  • Non devi affittare o acquistare un negozio vero su una strada

  • Non devi acquistare un arredamento per il suddetto negozio

  • Non devi consumare carburante per raggiungere il negozio ogni giorno 4 volte al giorno

  • Non devi pagare bollette doppie casa negozio, e quindi niente corrente in più, niente riscaldamento in più, niente telefono in più, niente immondizia in più, niente tasse sul negozio qualora sia di tua proprietà,

  • niente impianto di climatizzazione o aria condizionata da acquistare per tenere fresco il negozio o se no la gente va dal concorrente dove si sta più freschi

  • niente insegna da costruire

  • niente tassa da pagare sull’insegna

  • niente computer doppio casa/lavoro e relativi accessori

  • nessun problema di parcheggio o di abbonamenti ai mezzi pubblici per raggiungere il negozio

  • Ti basta la linea telefonica a casa con internet

  • Ti basta possedere un regolare ufficio/laboratorio sotto casa (regolarmente dichiarato al comune ovviamente) a norma circa le condizioni da rispettare per evitare rumori molesti o inquinamento (in comune sapranno spiegarti).

  • Il tuo ufficio potrebbe essere la camera di tuo fratello o sorella che si è sposato, il tuo garage rimesso a nuovo, o la tua cantina, o quel pezzo di vecchia casa colonica che nessuno usava più, la tua casa stessa (come ha fatto un dentista che conosco)

  • Puoi offrire un prodotto a prezzi maggiormente concorrenziali avendo meno spese (certo hai le spese di spedizione e il probabile abbonamento ad un corriere espresso per risparmiare… ma non è escluso che ti sarebbe servito anche in un negozio fisico.

Svantaggi

  • Non tutte le attività possono essere realizzate via web (ovvio che una pasticceria deve necessariamente avere un negozio molto igenico tra l’altro, ma la stessa cosa non è ad esempio per un geometra o uno che fa letti in ferro battuto o meglio un ragazzo che realizza siti web per terzi)

  • Non tutti possono realizzare l’attività sotto casa o nel vecchio fienile 🙂

  • Devi investire in marketing più che in un negozio normale (sperando che tu stia pensando al marketing vero che promuove un prodotto buono autentico 🙂 )

  • Devi farti conoscere soprattutto all’inzio sapendo essere geniale

 Detto prima questo, possiamo rispondere al

COME?

Sarà necessario acquistare uno spazio sul web oppure acquistare spazi con siti preimpostati da compilare, nettamente più facili da realizzare ma con lo svantaggio di una minore flessibilità. Se non hai molte pretese non avrai alcun problema con questa soluzione. Dovrai poi procedere alla realizzazione di un sito web tramite programmi come Dreamweaver di Adobe (che hanno un costo che devi mettere in conto), oppure affidarti a chi ne realizza uno, passandoci diverso tempo insieme in modo che il sito prenda la forma esatta che gli daresti tu. Anche questo ha un costo. Inferiore al costo del programma tra l’altro; d’altra parte l’acquisto del programma ti da netta indipendenza sia nei tempi di realizzazione sia nel modo, sia nella manutenzione. Una volta che il sito è pronto lo dovrai caricare sul web tramite il suddetto servzio di hosting.

E’ naturale però che per realizzare un sito web devi aver già pianificato il tipo di attività che vuoi sperimentare ed aver allestito il tuo studio/laboratorio, aver aperto la partita iva (se ti affidi ad un commercialista spendi circa un centianio di euro ma sei sicuro di aver fatto ogni passo correttamente e di aver preso la giusta partita iva utile alla tua attività). Se sei in grado di far da solo, vai agli uffici finanziari (c’è anche un sistema online ma… meglio gli uffici) e procedi con l’apertura. Se ci ripensi hai qualcosa come 60 giorni (ma attenzione che le leggi cambiano spesso) per richiudere la partita iva senza dover pagare alcunché (imps ecc.).

DOVE?

Abbiamo detto che a casa ci sembra l’opzione migliore (per le attività che lo permettono).

QUANDO?

Se il lavoro che stai facendo non ti soddisfa ma lo stipendio è sicuro, non fare sciocchezze! Non rinunciarci. Puoi aprire la tua attività online gradualmente e iniziare a promuoverla. Solo se prenderà davvero piede potrai trovarti davanti alla decisione di dedicarci tutto il tuo tempo lasciando il lavoro che non ti appaga o che è a rischio. Se sei bravo a realizzare ottime sedie in legno (dico per dire), puoi iniziare come un hobby e fare l’aggiunta di partita iva a quella che già hai (se ne possiedi una) e pagare meno tasse perchè così è previsto dalla legge se si fa solo un’aggiunta.

PERCHE’?

Perchè se dentro di te fremi al pensiero di fare una cosa che ti piace, la devi fare, anche se ti chiamano egoista (purchè sia onesta ovvio). Alcuni amici o gruppi di amici cambiano. E se ad esempio non fai una cosa solo perchè così saresti stato meno con gli amici (che se sono tali fidati non ti lasciano), ti ritroverai, nel momento in cui dovessero cambiare, con la delusione di aver perso l’uno e l’altro per non essere stato rigoroso nelle tue scelte. Salti una due o tre vacanze estive o in montagna per comprare le attrezzature? Va bene! E’ un sacrifico per te, per la tua vita. Comunque andrà avrai vissuto una particolare esperienza, ti sarai spinto un pò oltre, avrai usato una delle parti migliori della tua mente. Rinunci alla macchina alla moda per qualche annetto ancora? Va bene anche questo… perchè, se riesci, sai poi cosa dirai? “E pensare che con quei soldi ci stavo comprando la nuova coupè XXXXX, a quest’ora…”

Ovvio che niente è facile, niente è scontato, non tutti riescono, non è per tutti infondo… E forse quello che faccio fatica ad accettare è che sia normale che sia così.