Do It Yourself – Piccole grandi soddisfazioni: la caldaia di casa

Rubrica: DIY – Do It Yourself

Titolo o argomento: Quando ci vuole, ci vuole…

Uno spot che è rimasto piacevolmente nelle menti di tanti diceva “Ci sono cose che non si possono comprare, per tutto il resto c’è…”. Ebbene il piacere che ho provato durante le feste appena trascorse è una di quelle cose che non si possono comprare. Da cosa è derivato il piacere? Avevo la caldaia di casa che manifestava una serie di fastidiosi problemi, anomalie e malfunzionamenti da diverso tempo. Ogni qualvolta chiamavamo il tecnico i preventivi proposti erano a dir poco spaventosi ed accompagnati da un’incertezza costante sulla possibilità che i problemi potessero anche derivare da altro. Insomma il preventivo poteva solo crescere. Non mi è mai successo di non raggiungere accordi su un preventivo* così come è avvenuto per la caldaia di casa. Onestamente non posso negare che, questa volta, le ansie legate alla crisi si sono fatte sentire forte. Il tecnico inoltre continuava a ripetere che probabilmente poteva convenire acquistare una nuova caldaia piuttosto che ripararla.

Per farla breve, essendo quest’anno rimasto in casa a passare le feste in famiglia, ed essendo praticamente impossibile per me trastullarmi più di qualche ora di seguito, ho deciso di compiere la pazzia e smontare la caldaia di casa interamente pezzo pezzo (escluso il circuito del gas e componenti annesse e connesse). Inizialmente l’intenzione non era realmente quella di ripararla, bensì di capirne da vicino il funzionamento e le possibili cause di malfunzionamento**. Era una vita che nei meandri della mia mente vivevo con insoddisfazione il fatto di non capire nulla della nostra caldaia di casa. Non si trova un manuale che sia uno sul tema e nessuno diffonde una minima informazione realmente utile. Insomma, vite dopo vite, pezzo dopo pezzo, ho iniziato a rendermi conto che la logica per operare ha molti punti in comune con gli interventi di motorismo ai quali sono abituato. C’è un ordine preciso per smontare le parti, ci sono organi di tenuta, tubazioni, fluidi che vanno rimossi prima di intervenire, la pompa, una centralina, dei comandi meccanici, altri elettrici, un deviatore per il funzionamento estivo e invernale, protezioni termiche, rubinetti, valvole, ecc. Senza dilungarmi oltremodo, è andata a finire che ho scansato tutti le componenti dei motori dai banchi del mio laboratorio e, per la prima volta, mi sono trovato davanti agli occhi l’intera parte meccanica ed elettroidraulica di una caldaia smontata. Tutti i pezzi lì pronti da studiare, catalogare, revisionare e, dove necessario, sostituire. Inaspettatamente, quello che per me da una vita sembrava un grosso grattacapo, si è rivelato essere qualcosa di molto più semplice del previsto ed il risultato è che ho speso 180,00 Euro anziché circa 800-1000 Euro per avere una caldaia che va come un motore 6 cilindri in linea equilibrato e potente nonché in grado di erogare una coppia abbondante sin dai regimi più bassi. Scalda che è un piacere, non va più in blocco, non vibra più, non accusa perdite ed ora è diventata una mia piccola soddisfazione assieme alle altre “un pochino” più rombanti che le sostano accanto.

Cosa aveva la caldaia?

L’albero su cui è montato l’indotto della macchina elettrica (originale), il quale aziona la pompa dell’acqua della caldaia in questione, è montato su boccole in bachelite (o almeno sembrano di tal materiale). Con gli anni queste boccole si sono danneggiate e l’indotto ha smesso di girare perfettamente in asse. Nonostante ciò la caldaia funzionava, prima dell’intervento, ma con fastidiose vibrazioni, perdite anomale e qualche singhiozzo all’avviamento. L’indotto, lavorando storto, sforzava in modo anomalo sull’organo di tenuta presente tra la pompa e la macchina elettrica, causando una perdita di liquido. Le vibrazioni si sono ripercosse sulla centralina danneggiando lievemente un potenziometro. Alcuni anelli di tenuta (O-Ring) si sono induriti e non garantivano la tenuta corretta. La caldaia inoltre manifestava degli scompensi di pressione del fluido e ricorreva automaticamente alla valvola di massima pressione espellendo acqua all’esterno. Ogni malfunzionamento è stato risolto ragionando sulla causa diretta che generava il problema ed operando sostituzioni/revisioni delle componenti direttamente ed indirettamente implicate in tale problema.

Le impressioni

Devo dire la verità, è stata un’operazione complicata, non immediata, piuttosto da ragionare. Ma è pur vero che mi spaventava di più prima (come ogni cosa che non si conosce) e poi, dopo studiata, ha assunto tutt’un altro aspetto. Quell’intreccio di tubi, di cavi, di organi apparentemente buttati lì, mischiati, messi alla meglio, si è trasformato in un sistema termoidraulico con una sua logica, una sua anima meccanica e un suo ordine preciso. E’ imperativo però a questo punto porre delle precisazioni.

Personalmente consiglio di non intervenire se non si hanno delle basi di meccanica, elettrotecnica ed idraulica adeguate, perchè una caldaia è un oggetto molto pericoloso nel quale, oltre all’acqua (apparentemente innocua), circola il ben più pericoloso gas.
Non intervenite se non sapete distinguere con certezza le componenti che hanno a che fare con il circuito idraulico da quelle che hanno a che fare con il circuito del gas.
Non intervenite se non avete destrezza pratica e senso logico (le cose non si smontano a caso sperando che muovendo questo o quello, o martellando quell’altro…, tutto vada a posto; smontando a caso si rischia generalmente di rimontare male le parti danneggiandole o, peggio, causando gravi danni).
Non operate mai sul circuito del gas, chiamate sempre per tal compito un tecnico qualificato e certificato.
Ricordate di togliere la corrente, se necessario svuotate dall’acqua l’impianto dei radiatori, ricordate di chiudere i rubinetti che portano l’acqua alla caldaia e, per cautela, anche quello del gas.
Chiamate un tecnico specializzato annualmente per i controlli normalizzati dalla legge.

Disclaimer

Questo articolo consiste in una riflessione circa una piacevole esperienza dell’autore nonché un invito a sfruttare meglio le proprie conoscenze, la propria voglia di studiare e di imparare. L’articolo mostra un beneficio che si può trarre dallo studiare intensamente. Non siamo in alcun modo responsabili di qualunque cosa facciate alle vostre caldaie dopo aver letto questo articolo. Esso non è una guida/manuale, né un invito ad evitare il supporto di tecnici competenti laddove necessario.

*E’ stata un’odissea. Solitamente, nonostante il mio esteso percorso di studi che mi potrebbe portare a dire cose che sono antipatiche persino a me stesso, vado molto d’accordo con i tecnici dei più svariati settori ed in particolar modo con quelli che si presentano come persone semplici ed umili. Per intenderci non mi sognerei mai di dire che qualcosa la so fare se invece non la so fare o non la conosco (magari ponendomi indebitamente e arrogantemente sopra un’altra persona solo per il diverso percorso di studi). Se una cosa non la so, non la so. Posso tutt’al più impararla (sicuramente non dal giorno alla notte). Credo sia umano rendersi conto di non sapere e nutrire il desiderare di imparare (anche se nei “nuovi giovani” sembra scomparso). Però il tecnico che avevamo contattato continuava a dare versioni diverse e, in casa, pur non essendo del mestiere abbiamo capito che non c’era speranza di ottenere questa volta un prezzo corretto.
**Premetto che prima di smontarla non ne capivo nulla di caldaie e che ora, nonostante il lieto fine, devo umilmente riconoscere che ne capisco solo qualcosa di più dei rudimenti di base. Pertanto, quasi sicuramente, se mi porrete delle domande, non saprò rispondere adeguatamente.

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Dettaglio della pompa danneggiata Dettaglio dell'indotto del motore elettrico Caldaia priva della parte meccanica ed elettroidraulica Dettaglio delle ciondizioni delle tubazioni allo smontaggio della pompa della caldaia Corpo della membrana che attiva il riscaldamento dell'acqua calda sanitaria Connessione del corpo della membrana di attivazione riscaldamento acqua calda sanitaria Componentistica del selettore stagionale della caldaia Assieme selettore stagionale, corpo membrana comando riscaldamento acqua calda sanitaria e deviatore fluido La pompa nuova corredata delle componenti precedentemente indicate revisionate Il gruppo revisionato installato e pronto per il test di funzionamento La caldaia operativa dopo i controlli di tenuta, lo spurgo e la regolazione della potenza termica Suggestiva soggettiva della fiamma