Lavori specializzati e non, imprenditoria e giovani -3-

Rubrica: Lavori specializzati e non, imprenditoria e giovani

Titolo o argomento: Lavorare con gusto
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Quindi, in conclusione, sapete chi sono le persone che guadagnano più in assoluto tra quelle che conosco veramente bene e che frequento?

  • L’elettricista
  • L’idraulico
  • Il ragazzo che monta i pavimenti

Perchè nessuno mai vuole fare questi lavori?

Io, nonostante ami studiare di continuo, dietro una scrivania proprio non riesco a starci. Le persone che ho appena elencato guadagnano più di un Ingegnere tanto per capirci. Io non sono uno agiato di famiglia, ho solo dato tutto il meglio di me quando ho intravisto le brutte e ho avuto occasione di collaborare insieme a persone di buona volontà che meritano. Questa è la mia logica.

Loro guadagnano bene per un semplice motivo. Mi danno la possibilità di realizzare tra i migliori impianti che si possano desiderare oggi. Installati correttamente, con pignoleria, con gusto, sicuri, affidabili, rispettano le norme. Sono esageratemente bravi, esperti, intelligenti, aperti mentalmente e, cosa che sorprende di più sono giovani, svegli, scattanti, saltano i pasti pur di finire un lavoro nel tempo promesso. Hanno un gran rispetto nei miei confronti ed io ho un grande rispetto per loro. Sarò presuntuoso, ma amo lavorare solo con persone che ritengo competitive nel proprio campo, quelle specializzate, quelle che si aggiornano, quelle che la mattina hanno le tute sporche in cantiere e la sera sfogliano manuali, testi, aggiornamenti perchè a loro, il loro lavoro, “piace”.

Abbiamo iniziato da soli due anni, quindi non stiamo parlando di una grande impresa in termini di volume d’affari, ma di un buon prodotto che ha ottenuto numerose riconoscenze. Tecnici esterni si sono presentati in cantiere e ci hanno fatto più volte i complimenti dicendoci che non avevano mai visto cantieri che realizzavano case in modo così scrupoloso. Questo è stato per me e per gli altri motivo di tanta e tale gioia da ripagarmi di tutti i guadagni mancati per lavori finiti alla concorrenza.

Perchè per molti non è così?

Semplice. Università forzate dai genitori, false credenze, scarsa specializzazione, i giovani oggi si sentono tutti manager e direttori generali sebbene la moto l’abbia comprata loro il padre… non hanno lavorato un giorno in vita loro, non fanno ciò che a loro piace…

La scuola ci mette il carico

I professori a scuola si fissano sull’interrogazione saltata quando già avevano altri due compiti in classe lo stesso giorno e non si soffermano minimamente sullo scoprire o coltivare i talenti innati che tutti hanno e molti non sanno di avere, il metodo Montessori è finito nel dimenticatoio. E per finire, cosa molto importante per una questione molto simile alla differenza di potenziale che genera corrente, purtroppo non c’è lavoro per tutti. Purtroppo il mondo va avanti con una parte del pianeta molto ricca ed una molto povera.

Gli economisti dicono

Questo (spiegano gli economisti su vari testi disponibili in qualunque libreria universitaria) per il timore che allocando le risorse in modo più uniforme si arrivi ad una sovrapopolazione e non ci siano beni e servizi per soddisfare l’intero pianeta. Problema che in effetti non va sottovalutato.

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Taglio al plasma e taglio all'acqua

Il taglio dei metalli al Plasma o tramite getto d’acqua ha permesso di eseguire lavorazioni molto più dettagliate a costi minori. Operatori specializzati agiscono su questi costosi macchinari con la stessa semplicità con cui bevono un bicchier d’acqua.

Lavori specializzati e non, imprenditoria e giovani -2-

Rubrica: Lavori specializzati e non, imprenditoria e giovani

Titolo o argomento: Lavorare con gusto
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Ho notato che spesso, quando si aprono nuove attività, gli osservatori più frettolosi arrivano rapidamente a conclusioni del tipo “Ahh vedi quanto lavora!!! Chissà quanti soldi fa!!!” O sciocchezze di questo genere che poi terminano nel contrario non appena il bum della novità è terminato e, non è da escludere, si evidenzia un servizio scadente. Il mio modesto parere è che uno dei motivi per cui molte attività aprono e chiudono velocemente sia la superficialità. Si danno per scontate troppe cose e spesso il modo di fare e vedere tutto è troppo semplicistico. D’altra parte, avete ragione se lo pensate, il mio modo di fare è assai severo e magari anche antipatico, però vi assicuro che porta risultati e restituisce soddisfazioni.

Per quanto riguarda l’esempio del Bar menzionato nel precedente articolo di questa rubrica (vedi i link correlati in basso), ho potuto constatare che il bum dei primi tempi non sembra cessare, inoltre ho notato che la gente che lavora negli uffici circostanti e si raggruppava in diverse auto per andare a far colazione in centro, è tornata e frequenta piacevolmente il servizio di ristorazione rinato. C’è molto movimento, si sente e fa piacere. La via sembra rinata.

La morale qual è?

E’ vero che il lavoro è diminuito rispetto a una volta (così come è vero che siamo aumentati e al contempo diversi mercati si sono saturati e i nuovi emergenti quasi nessuno ha gli strumenti educativi per riconoscerli, ne parleremo meglio in seguito; vedi la pagina specifica Life Quality), è vero che con quanto guadagna una famiglia in un mese non si riesce più a comprare una cosetta in più o a togliersi uno sfizio e che il denaro esce sovente per spese di servizi che nemmeno ritornano al cittadino in maniera adeguata… Ma è vero anche che chi si specializza a fare bene il suo mestiere ha molte più probabilità di farcela. La logica in sé è semplice, è attuarla che richeide strumenti sofisticati che l’istruzione attuale non riesce a fornire. Certo è vero che tanti ragazzi inorridiscono alla vista di un libro, ma non credo si possano sempre lamentare che la colpa sia solo degli altri.

Un altro esempio

Conosco una ragazza a cui piace molto fare il lavoro di cassiera o stare al banco dell’ortofrutta. Lei è molto penalizzata ad esempio rispetto a me in quanto non vuole fare nessun altro lavoro se non quello. Questo la porta a stare spessissimo con l’ansia circa il suo futuro nel caso il supermercato chiuda, o nel caso la obblighino ad orari scomodi o a lavori extra che imprenditori opportunisti non le pagano. Questa ragazza lavorava fino a poco tempo fa fino a 42 ore mensili in più senza retribuzione, solo con la paura che se non lo avresse fatto sarebbe stata licenziata. Questo è inaccettabile e penalizza molto i giovani ed il loro desiderio di avere un minimo di certezza sulla famiglia. D’altra parte però la ragazza in questione si è preclusa da sola tutte le possibilità di fare altro o di specializzarsi in un settore; per tale ragione non può attribuire tutte le colpe ad altri.

Continua…

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Titolo o argomento: Lavorare con gusto

Nonostante molti dicano che oggi non c’è lavoro, i giovani non sanno come fare, non si guadagna più niente e via discorrendo, la verità, almeno in buona parte dei casi, fondamentalmente è da un’altra parte e pochi se ne accorgono.

Un bell’esempio

Prima di continuare vi faccio subito un esempio: conosco un bar nella mia città che in 28 anni ha cambiato gestione 6 volte di cui 3 volte negli ultimi 2 anni. La motivazione di chi ha lasciato il bar è stata: “Non si lavora più perchè non ci sono più gli uffici di una volta che si sono trasferiti in centro”.

Ora tutti i fissati con il motto, “non c’è lavoro” avrebbero dato pienamente ragione agli ex proprietari. Io no. Ho sempre creduto che il servizio di quel bar fosse pessimo negli ultimi anni e privo di una figura, dietro il bancone, altamente specializzata e professionale. In molti hanno puntato sull’estetica di quel locale sprecando elevate quantità di denaro che sarebbero state più utili per un servizio migliore, un caffè migliore e delle paste migliori. Naturalmente quando dico queste cose in molti mi danno dell’arrogante e del presuntuoso. Posso capire…

Con l’ultimo cambio di gestione avevo deciso di non andare nemmeno a salutare i nuovi proprietari, avendo perso ogni speranza di poter gustare un buon caffè, un locale pulito, in ordine e naturalmente delle buone paste. Pian piano nel giro di un paio di settimane, mi accorgo di un via vai continuo per raggiungere il bar, così incuriositi andiamo a prendere il caffè.

Inaspettatamente il locale è pulitissimo, in ordine, niente è fuori tema, i contenitori delle paste sono curati, si sente in tutto il bar un’aroma di caffè buono che non sentivo da oltre 15 anni (e non è tanto per dire). Le paste finalmente sono fresche, buone e ben fatte. Sono invitanti e il barman, solo per come si muove, ispira fiducia. Si presenta in divisa, è ben vestito, pulito. Usa bicchieri, bottiglie e macchinetta del caffè con una professionalità propria di uno che si è almeno degnato di dire: “Vado alla peggio a fare le scuole serali all’alberghiero pur di aprire il bar da professionista, essere aggiornato ed offrire un servizio che inviti i clienti a tornare”.

Ciliegina sulla torta, ti prepara un cappuccino nel quale miscela varie creme a tua scelta e sul quale fa ogni giorno un disegno diverso con la schiuma di latte. Un disegno con la schiuma di latte?! Addirittura?! L’ultimo era un fiore con le foglie… cosa non facile credo. Siamo passati da un estremo all’altro e, guarda caso, ora il bar lavora.

Continua…

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