Dentro i cavi di potenza di Ralph DTE EBK Performance

Rubrica: Fisicamente
Titolo o argomento: Quanti elettroni ci vogliono per accelerare un prototipo elettrico Ralph DTE?

Oggi sono in vena di dare i numeri… ovviamente con rigore fisico e matematico ma pur sempre numeri “assurdi”. Affascinanti, sorprendenti, inaspettati numeri dell’infinitamente piccolo. Oggi infatti ci muoviamo nell’ambito della seducente Elettrodinamica quantistica. Se questi termini vi fanno impressione non preoccupatevi perchè cercherò di semplificare teorie e concetti ai limiti del possibile affinché possiate avere un’idea (spaventosa) di che cosa si “muove”, in un solo minuscolo (e apparentemente trascurabile) secondo di tempo, all’interno della sezione di cavo* che porta la potenza elettrica ad uno dei nostri prototipi di bicicletta elettrica ad elevatissime prestazioni: Ralph DTE EBK Performance (di cui prossimamente mostreremo, su questo stesso Blog, scheda tecnica, galleria fotografica, video e svariati contenuti extra…).

Con un’accelerazione intensa (che quantificheremo al momento della presentazione del prototipo) può venir voglia di fantasticare e chiedersi cosa avvenga nei cavi che devono sopportare potenze elettriche sostenute, quindi altrettanto elevate correnti e tutto quello che ne consegue, in piena fase di accelerazione. Per semplificare i conti, far cifra tonda e lasciare un alone di mistero**, prendiamo in esame un valore tutto tondo di 100 Ampére.

*Di una data misura e di un dato materiale, info che al momento sono riservate.
**Al fine di non svelare troppo su Ralph DTE EBK Performance.

Pura follia?

100 Ampére, trattasi di un valore ritenuto altissimo se operate con le correnti domestiche (CA) minori di 10 Ampére e di un valore modesto se siete progettisti di vetture di “Formula E” dove conteggi da 250-300 Ampére (CC) sono all’ordine del giorno. Per un prototipo elettrico nostro, una corrente di 100 Ampére è considerata “ordinaria” specie in fase di accelerazione (in fase di moto rettilineo uniforme infatti l’elettronica provvede automaticamente a ridurre e contenere i valori di corrente al minimo indispensabile utile per mantenere la quantità di moto dell’assieme bicicletta + pilota e quindi compensare le “naturali” perdite per attrito con l’aria, con il suolo, ecc.).

Nell’ordine dell’infinitamente grande

Ebbene in un solo secondo attraversano la sezione del cavo ben 1 x 10^21 elettroni. Volete una traduzione? Quanto appena scritto si legge “uno per dieci elevato alla ventuno”. Ulteriore traduzione semplificata? Quanto scritto significa che dovete prendere un foglietto di carta, scrivere il numero 1 e farlo seguire da ben 21 zeri. In altre parole ancora, significa che nel momento in cui chiediamo una corrente di 100 Ampére, attraversano la sezione di cavo ben “mille miliardi di miliardi di elettroni ogni secondo”. Impressionante. Ecco perchè, come vedremo poco avanti, la sola sfiammata di una frazione di secondo può accecarvi qualche istante… semplicemente avete letteralmente un fulmine in miniatura davanti agli occhi.

Lessico matematico in numeri: 1 x 10^21
Lessico matematico in parole: uno per dieci elevato alla ventuno
Lessico matematico in numeri esplicitati: 1.000.000.000.000.000.000.000
Lessico matematico in parole esplicitate: mille miliardi di miliardi

Nell’ordine dell’infinitamente piccolo

Perchè mai così tanti elettroni? Per il semplice motivo che ogni elettrone porta con sé una carica (negativa solo per convenzione) di -1,6021 x 10^-19 coulomb e per chiedere prestazioni di rilievo al vostro powertrain elettrico dovrete attingere ad un gran bacino di cariche elettriche affinché lo spettacolo abbia luogo. Attenzione però, ora l’esponente ha segno negativo, questo significa che il valore della carica dell’elettrone è estremamente piccolo, ragione per cui ci vogliono moltissimi elettroni per raggiungere la sola carica di 1 coulomb (1 Ampère equivale ad 1 coulomb al secondo, 1A = 1C/1s). In sostanza se prima “l’uno” era seguito da 21 zeri, ora il “meno uno virgola sei” è “preceduto” da 19 zeri e diventa:

Lessico matematico in numeri: -1,6021 x 10^-19
Lessico matematico in parole: meno uno virgola sei… per dieci elevato alla “meno” 19
Lessico matematico in numeri esplicitati: 0,00000000000000000016021
Lessico matematico in parole esplicitate: zero virgola (18 volte zero) sedici (arrotondato)

Accecante…

Se ancora non riuscite ad immaginare quale cataclisma avvenga nel momento che, tramite il drive by wire, chiedete potenza ad EBK Performance, pensate ad una saldatrice (poi vi spiego perchè). Riuscite a guardare l’esecuzione di una saldatura senza l’apposita maschera protettiva? Direi decisamente di no. Ebbene durante uno dei nostri primi test, a seguito di una sconnessione sull’asfalto, uno dei cavi di potenza si sfilò dalla sua sede generando per un brevissimo istante un’arco voltaico accecante analogo a quello di una saldatrice TIG***. Non ci fu pericolo alcuno per il pilota (io…) perchè l’elettronica intervenne a mio favore in pochi millesimi di secondo e l’alimentazione al cavo fu “tempestivamente” interrotta evitando qualunque problema di sorta in caso di contatto accidentale con il cavo (con la corrente continua non si scherza, spendete cifre importanti prima di tutto per la sicurezza e solo in seguito per le prestazioni che, spesso e volentieri nemmeno servono se non si ha uno scopo ben preciso).

***Il cablaggio dei cavi fu evoluto con componentistica impiegata nella Formula1 (per farvi capire… un solo e semplice jack può costare circa 300 Euro) ed in 2 anni di test, ben più severi, non si è verificata più alcuna anomalia di questo tipo.

Altro tipo di connessione: una aneddoto per i giovani intraprendenti

Per questa e per altre ragioni quando un incubatore incosciente ed opportunista mi chiese di immettere sul mercato il mio prototipo (già ai primi stadi) rifiutai: a fronte di un (presunto****) rapido e accattivante guadagno iniziale, avrei dovuto poi rimborsare non si sa quante persone per eventuali danni andando così a spendere molto ma molto di più dell’utile potenzialmente ottenuto. Ma io questo lo sapevo bene, era l’inetto uomo che pensava solo al denaro senza sapere minimamente di cosa si stesse occupando. Se voi ed i vostri figli state realizzando un gran bel progetto, cercate sempre di guardare oltre il denaro e non pensate che la differenza la facciano sempre e solo i numeri (sebbene conservino comunque la loro importanza). A scuola i professori in gamba mi dicevano “Controlla bene il compito che hai fatto e poi consegnalo, perchè dopo… non puoi più correggerlo”.

****Quindi da verificare.

Link correlati

eBike: scheda tecnica prototipo Ralph DTE EBK Performance – Prossimamente disponibile
eBike: galleria fotografica Ralph DTE EBK Performance – Prossimamente disponibile
eBike: video di presentazione e contenuti extra Ralph DTE EBK Performance – Prossimamente disponibile

Scarica elettrica. Arco voltaico.

Un affascinante arco voltaico generato su una distanza di circa 8mm. Per tale scatto abbiamo fatto uso
in laboratorio di appositi materiali piezoelettrici in grado di generare una scarica tra i 20 ed i 30 kV.
Riprodurre, invece, la reale scarica generata da una corrente di 100 Ampére genera notevoli difficoltà nello
scatto fotografico MACRO nonché un’erosione considerevole nel materiale sul quale si va a cortocircuitare.
Per dare un’idea, una “sfiammata” di mezzo secondo a circa 100 Ampére è in grado letteralmente di
“mangiare” circa 4mm di una piastra di metallo spessa circa 2mm.

eBike: scheda tecnica prototipo Ralph DTE EBK SuperLight

Ralph DTE EBK SuperLight è una variante naturalmente concepita e sviluppata di EBK Endurance. Durante gli sviluppi della versione a lunga autonomia (parliamo di circa 580 km, record mondiale per una bicicletta elettrica… per noi motivo di grande soddisfazione e di incoraggiamento anche verso i prototipi di auto/moto a cui stiamo lavorando) si è sentita automaticamente la necessità di rendersi conto delle potenzialità di una bicicletta elettrica ottimizzata fino all’estremo. Era vivo il desiderio di orientarsi verso una maneggevolezza che fosse più che mai vicina a quella di una moto da gran premio senza però rinunciare ad un’autonomia di tutto rispetto. Detto fatto… e dalla montagna ci siamo spostati verso i kartdromi. Per entrambe le versioni vi è allo studio un telaio molto simile (interamente progettato e costruito da noi) che differisce per minimi accorgimenti tecnici; al momento viene quindi testata esclusivamente la componentistica del powertrain, la gestione elettronica (realizzata sulle nostre specifiche grazie a fruttuose collaborazioni), gli impianti e le parti maggiormente sollecitate.

Grazie ad una chimica delle celle decisamente riuscita ed idonea per scariche continue ad elevati amperaggi, siamo riusciti a ridurre il peso del pacco batterie di quasi il 50%, a parità di capacità, rispetto a quello adottato su Ralph DTE EBK Endurance. E’ opportuno però sottolineare come il precedente pacco sia studiato per una vita utile notevolmente lunga (8 anni di vita previsti e circa 3000 cicli di utilizzo con le scariche adottate nei cicli dei nostri test) e come risulti pertanto perfettamente adatto per il tipo di utilizzo che se ne intende fare su EBK Endurance. Considerando infine che si è scelto di disporre di una capacità del pacco batterie inferiore di oltre il 50% rispetto a quello della versione Endurance, siamo quindi riusciti a ridurre la massa del pacco di ben 4 volte ottenendo comunque un’autonomia compresa tra i 250 ed i 300 km in modalità a pedalata assistita (al primo livello di assistenza) e tra i 45 ed i 60 km in puro elettrico a potenza piena (con picchi di 3kW) a seconda dell’utilizzo su percorsi ricchi di dislivelli o tendenzialmente pianeggianti.

*Leggi i paragrafi “Prestazioni”, “Note sulle prestazioni” e “Note sull’autonomia”.

Scopo del progetto

Non si tratta di un prodotto destinato alla vendita anche se, tramite “www.Berardi-Store.eu” (partner ufficiale di questo Blog), vengono vendute tutte le componenti necessarie per realizzare autonomamente biciclette elettriche da strada a norma di legge e biciclette da competizione o per esigenze speciali. Ci serviamo di questi prototipi al fine di studiarne ogni minimo dettaglio e poter sfruttare il bagaglio di conoscenze maturato di volta in volta per dedicarci ad applicazioni più particolari di cui avremo modo di parlare meglio in seguito. Siamo in grado di trarre da questi progetti centinaia di dati da studiare e soluzioni a numerose problematiche tecniche dei veicoli puramente elettrici ed ibridi non necessariamente solo a due ruote (biciclette, trike, tandem, citybike, mountainbike, moto da enduro, moto da corsa, ecc.) ma anche a quattro ruote (kart, FSAE, Formulini, ecc.). Ralph DTE EBK SuperLight nasce per divertire alla guida e far provare qualche brivido pistaiolo con prestazioni intermedie tra la versione Endurance e la versione Performance.

Motore
Elettrico di tipo brushless;
installazione nel mozzo ruota;
trasmissione diretta;
efficienza ∼90%;
potenza erogabile impostabile elettronicamente nel range tra 250Watt e 3000Watt;
coppia massima sviluppata >100Nm;
hall sensors;
numerosi sensori di temperatura powertrain;
sensore velocità motore giri/min;
sensore coppia motore Nm.

Gestione elettronica
Display per la visualizzazione di tutti i parametri del powertrain (velocità media, velocità istantanea, velocità massima, tensione minima, tensione istantanea e tensione massima, corrente istantanea, corrente massima, Watt erogati, Watt di picco, Wh consumati, Wh/km, Wh rigenerati, Ah consumati, Ah rigenerati, % rigenerazione, km percorsi… ecc.. Impostazione della potenza massima erogabile, impostazione della velocità massima raggiungibile, impostazione della pedalata assistita, ecc..).
Controller gestione della rigenerazione dell’energia in frenata/rilascio su vari livelli.
Elettronica di gestione del pacco batterie (funzioni di protezione e controllo).
Un sistema di datalogging.
Un collegamento satellitare.
Un sistema telemetrico per la dinamica del veicolo.
Upgrade: Controllo separato per la frenata rigenerativa con manettino impostabile su più livelli tipo F1.

Pacco batterie
Ai litio polimeri (chimica riservata);
Elevatissima ciclabilità grazie a particolari parametri del progetto.
Protezione da corto circuito, sovratensione, sottotensione, sovratemperatura, scariche eccessive.
Bilanciamento passivo delle celle in carica/scarica.
Rilievo di tutti i dati elettrici e delle condizioni di funzionamento.
Sensori di temperatura.
Tracciamento di tutti i dati in relazione al percorso ed alle mappe acquisite dal GPS.

Controlli
Acceleratore mediante potenziometro lineare.
Sensore di coppia nella guarnitura dei pedali.
Possibilità di switching da PAS a eBike.
Connessione del powertrain al computer mediante cavo seriale RS232 o USB.
Possibilità di connettere al computer in maniera indipendente i vari dispositivi elettronici del powertrain (è possibile lavorare sull’elettronica di un dispositivo durante interventi di manutenzione sugli altri dispositivi, come nelle massime categorie motosportive).
Cruise control con possibilità di variazione dei valori +/-.
Ignition Cut – Frenata rigenerativa.
Upgrade: Controllo separato per la frenata rigenerativa con manettino impostabile su più livelli tipo F1.

Ciclistica
Telaio monoammortizzato o biammortizzato.
Cerchione posteriore rinforzato per i carichi apportati dal powertrain.
Raggi “estremamente rinforzati” e tagliati a misura per ospitare il motore elettrico.
Pneumatici con corpo “estremamente rinforzato” e basso numero di tele per pollice.
Ciclistica ottimizzata per l’inserimento in curva e la stabilità alle andature sostenute.
Camere d’aria rinforzate.

Implementazioni a breve termine
Sistema frenante a disco anteriore da 230mm.
Sistema frenante a disco posteriore da 180mm.
Sistemi di raffreddamento interamente progettati e costruiti da noi.
Nuovi strumenti di analisi del percorso effettuato.
Nuovo cablaggio cavi con relativi sistemi di connessione derivati dalla F1.
Nuova serie sterzo e forcella specifica per le maggiori sollecitazioni.

Prestazioni
Velocità massima in puro elettrico: 68,1 km/h
Velocità massima in pedalata assistita: 25 km/h
Potenza massima in puro elettrico: 3000 Watt
Potenza massima in pedalata assistita: 250 Watt
Coppia massima: >100Nm
Corrente massima: >100A
Pendenza massima superabile: n.d.
Accelerazione da 0 a 25 km/h: n.d.
Accelerazione da 0 a 50 km/h: n.d.
Autonomia in puro elettrico: c.a. 50-60 km (con una coppia di 100Nm e una potenza di 3kW)
Autonomia in pedalata assistita: c.a. 100 km (con una coppia di 100Nm e una potenza di 3kW)
Autonomia in pedalata assistita: c.a. 250-300 km (con una coppia di 27Nm, intervento di assistenza alla pedalata su livello 1, una potenza di picco di 250Watt e una velocità massima di 25 km/h).

Note sulle prestazioni

L’autonomia e la velocità massima raggiungibile nelle varie configurazioni dipendono dal tipo di percorso effettuato (pendenza delle salite, frequenza delle salite, intervallo tra le salite e le discese, tratti pianeggianti, grado di rigenerazione in discesa/rilascio, ecc.), dalla massa del ciclista, dall’aerodinamica (l’abbigliamento può costituire un freno aerodinamico ad esempio nel caso di giacconi invernali), dalle condizioni ambientali (in caso di vento i consumi aumentano come per tutte le tipologie di veicoli), dalla qualità delle celle impiegate nel progetto, dal livello di sofisticazione dell’elettronica a corredo, dal tipo di motore elettrico scelto (il progetto del rotore, dello statore, degli avvolgimenti, ecc. influenza notevolmente le capacità del motore di esprimere coppia e potenza, nonché di consumare più o meno energia ai diversi regimi di rotazione) e dalla massa della bicicletta sommata a quella del powertrain.

Note sull’autonomia

Attenzione, i valori forniti circa le percorrenze chilometriche “non” sono stati ottenuti affidando l’eBike ad un ciclista minuto, molto leggero, su un percorso di sola pianura, in assenza di vento, ostacoli, sconnessioni e ponderando la richiesta di prestazioni. I valori sono stati ottenuti “andando costantemente al massimo” delle prestazioni erogabili nelle varie configurazioni, con un ciclista di 74 kg, in presenza di “numerose salite”, sconnessioni del fondo, intemperie, considerata la massa delle strumentazioni installate a bordo per il test, ecc. Questo significa che i circa 40-60 km coperti in modalità “puro elettrico” sono stati effettuati con il gas quasi sempre aperto al massimo. Per il termine “quasi” non ci sono asterischi, il quasi simboleggia il fatto che è naturale che esistano tratti dove si debba chiudere il gas, frenare, decelerare o fermarsi. Non è poco…

Link correlati
eBike: scheda tecnica prototipo Ralph DTE EBK Endurance
eBike: scheda tecnica prototipo Ralph DTE EBK SuperLight
eBike: scheda tecnica prototipo Ralph DTE EBK Performance – Prossimamente…
eBike: test #1 prototipo Ralph DTE EBK Endurance
eBike: test #2 prototipo Ralph DTE EBK Endurance
eBike: test #3 prototipo Ralph DTE EBK Endurance
eBike: test #4 prototipo Ralph DTE EBK Endurance – In preparazione

Ralph DTE EBK SuperLight

Non è affatto facile risolvere le innumerevoli problematiche tecniche che si celano
dietro la realizzazione di una buona bicicletta elettrica DIY, ma quando si parte e si
va ogni sforzo è ripagato e la sensazione di libertà che si prova è indescrivibile.

Scusate il ritardo, stiamo prototipando… :)

Solitamente quando su un sito web (nello specifico un blog) l’intervallo tra un articolo e l’altro aumenta può voler dire che non si ha del materiale da mostrare o non si ha qualcosa da dire. Nel nostro caso accade esattamente il contrario. Quando gli impegni diventano numerosi e altrettanto numerose sono le esperienze che si vorrebbero raccontare, ecco che il tempo da dedicare al blog purtroppo viene meno. Aumentano le ore di studio, le ore di laboratorio, le collaborazioni, i viaggi, gli impegni con partner e fornitori di materie prime, componentistica, strumenti e attrezzature, le conferenze e chi più ne ha più ne metta…

Il mese di Dicembre in particolar modo è stato dedicato al trasformare in realtà diversi progetti che seguivamo da tempo ed a proseguire lo stato di avanzamento di altri più recenti. Per portare all’attenzione giusto qualche esempio, abbiamo quasi ultimato il secondo step evolutivo del prototipo della nostra bicicletta elettrica che, senza presunzione né arroganza, è dotato di una tecnologia oltremodo rara e avanzata che lo rende un prototipo unico nel suo genere. Anche se il prototipo non verrà svelato a breve, gireremo presto dei video, che caricheremo sul nostro canale presente su Youtube, per mostrarne alcune peculiarità ed alcuni test che condurremo in questo periodo. Il prototipo di qualcosa di un po’ più consistente della nostra bici elettrica, una moto elettrica che verrà anche omologata e circolerà sulle strade italiane, sta facendo dei passi avanti e ci sta dando modo di maturare una buona esperienza sul campo. Stesso dicasi per la realizzazione della nostra prima vettura di formula e sui test relativi ai telai monoscocca in fibra di carbonio, nonché sulla progettazione di organi per motori a c.i. ad elevate prestazioni. Procedono con un maggiore grado di difficoltà le nostre ricerche sulle tecnologie da applicare all’edilizia del futuro e sulla realizzazione di modelli reali di impianti e strutture. Incoraggianti i casi di studio che portiamo avanti sulla produzione di energia e la valutazione dei costi/benefici delle diverse soluzioni disponibili, così come di buon auspicio si stanno mostrando i casi di studio relativi alla vita utile dei motori a combustione interna ed ai loro organi in base alle diverse alimentazioni (benzina, diesel, metano, biogas…). Ma questi sono solo alcuni esempi di molti, molti altri progetti e studi portati avanti secondo la logica a noi gradita del Round Robin.

L’arrivo di nuove attrezzature, nuovi strumenti, nuove componenti provenienti praticamente da tutto il mondo (Giappone, Cina, Stati Uniti, Germania, Italia, ecc.) ci ha permesso, dopo una ricerca minuziosa e altrettante valutazioni operate con i fornitori, di andare avanti evitando sprechi di denaro (ahimé sempre troppo limitato) ottenuto grazie all’Autofinanziamento (tema trattato in passato in particolar modo nell’articolo “Do It Yourself – Autofinanziamento“).

Non ci dimenticheremo ovviamente di completare anche le principali rubriche per le quali sono attesi gli articoli conclusivi (vedi ad es. la rubrica sul DIY, quella sui motori-generatori a Biogas o, ancora, quella sulle problematiche inerenti l’avviamento di nuove Start-Up e così via). Senza considerare le centinaia di articoli quasi pronti che abbiamo in cantiere sui più disparati temi di attualità e tecnologia che speriamo, come sempre, vi siano utili in qualità di spunti e/o provocazioni dalle quali partorire nuove idee.

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