Binomio strada – mezzo da corsa

Oggi più che mai impossibile il binomio che vede veicoli supersportivi muoversi lungo le inadeguate strade delle nostre città.  E’ vero esistono i limiti e le norme di comportamento stradale, ma sempre più spesso iniziano a verificarsi incidenti in circostanze misteriose ove si imputa esclusivamente all’alta velocità la causa di un disastroso incidente.

Ebbene abbiamo scoperto di recente che deformazioni sempre più frequenti sull’asfalto portano anche alla totale perdita di controllo pur rispettando le velocità di sicurezza stradale.

Che tipo di deformazioni?

Non si tratta più della solita buca, ci sono veri e propri tagli che deviano la direzione del pneumatico (sia esso di una moto, una macchina o uno scooter…) e, sulle due ruote, possono portare a rovinose cadute anche se si procede a 45 km/h nell’urbano o 60-70km/h nell’extraurbano. In pratica rispettare i limiti di velocità (come è giusto che sia ovviamente) riduce solo la velocità con la quale si cade ma assolutamente non esclude la caduta.

Come si formano queste deformazioni sull’asfalto?

  • Mezzi pesanti che non rispettano i limiti di carico e deformano con masse gravose il manto stradale.

  • Strade asfaltate senza realizzare gli opportuni (e più costosi) strati suggeriti da appositi ingegneri.

  • Mezzi cingolati di persone che per muoversi di pochi chilometri fanno i furbi e non caricano il loro mezzo sugli appositi camion.

  • Rottura continua delle strade per manutenzione: tubazioni, linee telefoniche ecc…

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Un esempio di curva di massima pericolosità per i veicoli a due ruote

Proprio quest’estate mentre tornavo a casa passeggiando in moto ad una velocità di 60 km/h, mi sono trovato un mezzo cingolato che distruggeva letteralmente la strada davanti a me per attraversare una strada compresa tra due terreni agricoli. Ho rischiato di cadere in quanto la ruota anteriore ha completamente deviato verso il bordo della strada come se avessi sterzato all’improvviso. Non so come ho tenuto la moto. Più per fortuna che per bravura.

Altri sono stati meno fortunati e sono caduti. Un ragazzo con un Monster si è fatto decine di metri (andava piano anche lui) strusciando sull’asfalto perchè la sua moto ha improvvisamente cambiato direzione prendendo in pieno una fenditura sull’asfalto. Infine un altro ragazzo dalle mie parti la scorsa estate è morto e tutti hanno dato la colpa alla velocità perchè effettivamente vi è molta gente che scambia la strada per la pista, non era questo il caso… La sua moto ha deviato contro il guard rail e non c’è stato nulla da fare.

Prime vittime tra tutti ovviamente sono i centauri che pur impegnandosi (anche se non sempre) in una guida prudente sulle nostre strade, iniziano a trovare pesanti problemi anche solo per muoversi da casa a lavoro con conseguenze a volte drammatiche…

Per coloro che non sono appassionati di motori e che criticano il fatto che esistano su strada mezzi tanto veloci, rivolgo questa affermazione: L’automobilismo e il motociclismo sportivo sono sport proprio come dicono le due parole stesse. Se sei appassionato di sci o tennis o calcio, vuoi vivere la tua passione sportiva e vuoi farlo liberamente; anche un appassionato di motori vuole vivere quotidianamente la sua passione senza per questo essere giustificato se adotta comportamenti opportunistici come la trasgressione del codice stradale. Esiste chi lo fa, esiste chi lo fa meno ed esiste chi non lo fa.

Credo inoltre che sia errato dire che non dovrebbero produrre auto veloci e sportive dato che la maggior parte degli incidenti mortali avvengono in città a velocità di circa 50-60 km/h. Ovvero se realizzassero auto in grado di non superare i 130km/h, la situazione degli incidenti mortali non cambierebbe o cambierebbe molto ma molto marginalmente.