DTM… Berline solo nella linea – Il Campionato Turismo Tedesco

Rubrica: Eventi

Titolo o argomento: DTM – Deutsche Tourenwagen Masters

Il Deutsche Tourenwagen Masters o DTM è il Campionato Tedesco Turismo nato nel 1984 ed inizialmente basato sul regolamento per le vetture “Gruppo A” della FIA. Gradualmente esso fu modificato per permettere la competizione di modelli evoluzione fino ad arrivare al regolamento “Gruppo D1” che prevedeva motori da 2500cc, elettronica sofisticata, telai a traliccio, carrozzerie in fibra di carbonio. Tra i marchi che più hanno caratterizzato questo campionato troviamo Audi, BMW, Mercedes, Opel e le gloriose e sorprendenti Alfa Romeo…

Ora le vetture DTM sono equipaggiate con propulsori 2 litri, dal semplice schema 4 cilindri turbo, esasperati al punto da erogare ben 600 cv (scheda tecnica 2019 in basso) ovvero prestazioni analoghe a quelle ottenute con i precedenti motori 4 litri aspirati (scheda tecnica 2018 in basso). Trattasi di un’operazione che prende il nome di “downsizing motoristico” che segue la stessa logica applicata negli ultimi anni anche alle vetture stradali, operazione che ha prodotto motori molto leggeri, spinti, brillanti ma poco longevi (la logica del “costa poco, corre tanto, dura tanto” in campo motoristico non esiste ed una delle tre affermazioni è sempre falsa se son vere le altre due – il discorso peggiora ulteriormente se si tenta di inserire una quarta ambita voce “consuma poco” assieme alle altre… ma abbiamo già trattato questo tema nell’articolo: “La moglie ubriaca, la botte piena ed il motore rotto).

Le vetture hanno un aspetto esteriore che richiama le loro sorelle stradali ma in realtà non vi è nemmeno un pezzo uguale, persino i fari si rifanno alle vetture stradali ma non sono esattamente gli stessi. E’ curioso osservare, inoltre, come i piloti sottolineino quanto la dinamica di guida sia più simile ad una vettura di formula piuttosto che ad una vettura turismo (e come potrebbe essere altrimenti con quei fantastici telai e quei sistemi di sospensioni?).

Grazie alla fornitura, da parte di aziende partner, di parte della componentistica meccanica uguale per tutti (trasmissioni, freni, pneumatici…) i costi vengono limitati, e le prestazioni rese simili. Anche l’aerodinamica è configurata ad inizio stagione (e resa immutabile per tutto il calendario) affinché non ci siano eccessive disparità. Di particolare interesse è l’idea del pulsante “Push to pass” che configura il motore affinché eroghi 30 cavalli in più, utili ad un attacco, e che può essere usato in gara un massimo di 12 volte.

Di seguito riportiamo le schede tecniche per gli anni 2019 e 2018 che includono sorprendenti quantità di dettagli di queste affascinanti vetture da agonismo puro.

Scheda 2019

Autovettura

Audi RS5 Turbo, Aston Martin Vantage AMR Turbo, BMW M4 Turbo.

Telaio

Telaio monoscocca in fibra di carbonio, kevlar ed altri compositi con rinforzi in acciaio alto resistenziale e soluzioni integrate, quali ad esempio il motore, la trasmissione, il radiatore…, che partecipano alla resistenza strutturale dell’assieme.

Carrozzeria

Carrozzeria in fibra di carbonio e alluminio.

Dimensioni e peso

Lunghezza: 4730 – 4775 mm esclusa l’ala posteriore;
Lunghezza: 4958 mm inclusa ala posteriore;
Larghezza: 1900 mm;
Altezza: 1150 – 1280 mm;
Passo: 2750 mm (passo regolabile non consentito);
Carreggiata: 1900 mm;
Massa veicolo: 986 kg (escluso pilota e carburante);
Massa veicolo: 1070 kg (incluso pilota e carburante).

Serbatoio carburante

Serbatoio di sicurezza a prova di rottura in gomma e kevlar;
Capacità: 120 litri.

Trasmissione

Trazione posteriore;
Cambio longitudinale in fibra di carbonio;
6 marce più retromarcia;
Tipo: semi-automatico con attuazione elettro-idraulica mediante paddles;
Frizione a 4 dischi da 140mm studiati per elevati carichi termici (può operare per un breve tempo fino a 400°C);
Frizione attuata mediante pedale (per la partenza e per le scalate);
Coppia trasmissibile: 900Nm;
Massa frizione: 3kg (frizioni per questi valori di coppia pesano generalmente 15 kg);
Differenziale autobloccante regolabile.

Freni

Comando mediante Drive-by-wire;
Bilanciamento della frenata regolabile dal pilota;
Pinze anteriori e posteriori a 6 pistoncini;
Dischi anteriori e posteriori in carbonio;
Pressione al pedale: 120 bar;
Temperatura operativa massima delle pasticche: 260°C;
Temperatura operativa massima dei dischi freno: 800°C.

Sterzo e sospensioni

Sistema di sterzo servoassistito;
Sospensioni indipendenti regolabili (anteriori e posteriori) di tipo pushrod.

Aerodinamica

Fondo piatto.
Skid block (30mm).
Splitter anteriore (90mm).
Ala posteriore a singolo elemento fisso con sistema DRS – Drag Reduction Systems flap (range da 10° a 40°) comandato dal pilota mediante paddle dietro al volante o da apposito pulsante.
Larghezza ala posteriore: 1850 mm.
Diffusore, larghezza rampa: 870 mm.
Deportanza: 3402 kg a 170 miglia orarie (273,6 km/h).
Drag: 1361 kg a 170 miglia orarie.

Ruote

Tipo:  a singolo bullone, forgiate in alluminio;
Misura anteriore: 12 in × 18 in (305 mm × 457 mm);
Misura posteriore: 13 in × 18 in (330 mm × 457 mm);
Coppia di serraggio: 430 lb (195 kg).

Gomme

Tipo: Radial slick dry – Rain con battistrada scolpito;
Due differenti mescole disponibili per le slick;
Dimensioni gomme anteriori: 300/680–R18;
Dimensioni gomme posteriori: 320/710–R18;
Disponibilità gomme: 14 treni per weekend di cui 8 treni per le slick e 6 treni per le rain;
Pressione pneumatici di default: minimo 18.85 psi (1.3 bar; 130.0 kPa; 974.8 Torr; 1.3 atm; 38.4 inHg);
Massa: 10.5–11 kg (23.1–24.3 lb) anteriore; 11–11.5 kg (24.3–25.4 lb) posteriore;
Vita utile: Oltre 100 miglia (161 chilometri);
Spessore del battistrada: 3/32 inch.

Interni, sicurezza ed esterni

Volante: in fibra di carbonio con pulsantiera e paddles integrati;
La progettazione del volante è libera per ogni costruttore;
Cinture di sicurezza: a 6 punti, Sabelt (Audi), Schroth (Aston Martin and BMW);
Dispositivo HANS (Head And Neck Support): a scelta del pilota;
Sedile: monoscocca in fibra di carbonio rinforzata, personalizzato per ogni pilota al fine di assicurare il massimo comfort. Include il passaggio per i 6 punti delle cinture, imbottitura centrale e laterali e poggiatesta;
Sicurezza del cockpit: firewall che ripara il guidatore dai detriti in caso di collisione;
Parabrezza e finestrini: policarbonato rinforzato;
Videocamera di visione posteriore;
Dashboard display: Bosch Motorsport DDU 10 LCD;
Garage radio wireless communication antenna: 3 GHz SHF wireless.

Motore

4 tempi ciclo Otto, 2 litri (122 cu in);
Configurazione ammessa: cilindri in linea;
Numero massimo di cilindri ammessi: 4
Sovralimentazione mediante turbocompressore;
Gli ibridi con sistemi ERS/KERS, MGU-K and MGU-H non sono ammessi;
I motori devono essere basati sulla produzione stradale ma possono essere pesantemente modificati per l’impiego racing;
Posizione del motore: anteriore longitudinale;
Diametro del cuscinetto dell’albero a camme: ≥ 22.9 mm (0.9 in);
Massa minima dell’albero a camme: 1 kg (2.2 lb);
Alesaggio: tra 86–90 mm (3.4–3.5 in);
Asse del cilindro parallelo al piano Y della vettura con una tolleranza di ±2°;
Distribuzione: doppio albero a camme in testa (DOHC);
Numero delle valvole: 16;
Alzata delle valvole: 15 mm (0.59 in);
Diametro della valvola di aspirazione: 36.5 mm (1.44 in);
Diametro della valvola di scarico: 32 mm (1.26 in);
Diametro dello spinotto: 20 mm (0.79 in);
Massa pistone e biella: 760 g (1.68 lb) di cui 390 g (0.86 lb) per la biella e 370 g (0.82 lb) per il pistone;
Carburante: Aral Ultimate 102 RON senza piombo;
Iniettore: singolo per ogni cilindro, centrale ad alta pressione, iniezione diretta;
E’ permessa lo modifica del pattern dello spry se necessario;
Pompa singola ad alta pressione;
Pressione della pompa del carburante: 200 bar (2,900.75 psi; 20,000.00 kPa; 150,012.34 Torr; 197.38 atm; 5,906.00 inHg);
Portata di carburante: limitata per regolamento a 95 kg/h (solo attivando il pulsante “push-to-pass” diventa 100 kg/h);
Pressione nel flauto di iniezione: massimo 350 bar (5,076.32 psi; 35,000.00 kPa; 262,521.59 Torr; 345.42 atm; 10,335.49 inHg);
Portata dell’iniettore a 3 bar: fino a 1,462 cc/min;
Pressione minima delle linee di alimentazione del carburante: 70 bar (1.015,26 psi; 7.000,00 kPa; 52,504,32 Torr; 69,08 atmosfere; 2,067,10 inHg);
Temperatura massima di esercizio delle linee di alimentazione: 135 ° C (275 ° F, 408 K; 735 ° R);
Aspirazione: mediante singolo turbocompressore;
Potenza: 610 + 30 CV (455 + 22 kW) a seconda della pressione di sovralimentazione turbo utilizzata in pista mediante il pulsante “push to pass”;
Coppia: 650 N⋅m (479 ft⋅lb)
Rapporto peso su potenza: 1.6 kg/hp;
Lubrificazione: sistema a carter secco, dotato di pompe di lavaggio multistadio;
Olio motore: 10W-60, 5W-40, 0W-40 a seconda delle esigenze;
Numero massimo di giri motore: 9,500 rpm + 200 rpm extra per il “push-to-pass”;
Acceleratore: tipo elettronico, 4 farfalle controllate da drive-by-wire;
Durata prevista del motore prima della revisione: circa 6.000 km (3,728 mi);
Rapporto geometrico di compressione: 15:1;
Temperatura massima di funzionamento del motore: oltre 2.500 ° C (4.532 ° F, 2.773 K, 4.992 ° R);
Candele: una candela per cilindro;
Materiale del monoblocco: pressofuso in acciaio o in lega di alluminio;
Materiale della testata: pressofuso in acciaio o in lega di alluminio;
Materiale del coperchio della distribuzione: pressofuso in acciaio o in lega di alluminio;
Materiale alberi a camme: acciaio;
Materiale delle valvole: lega di acciaio nichel e cobalto;
Materiale delle molle valvole: lega di acciaio;
Materiale dei pistoni: forgiati in lega di alluminio;
Materiale delle bielle: in acciaio ricavato dal pieno;
Materiale dell’impianto di alimentazione: metallo o, nel caso di linee flessibili, è obbligatoria una treccia esterna resistente all’abrasione e alla fiamma (ritardante di fiamma) e connessioni filettate;
Materiale albero motore: acciaio omogeneo;
Materiale del Plenum: Plastica rinforzata con fibra di carbonio;
Materiale dell’alloggiamento dell’albero motore: alluminio;
Materiale scudi termici: carbonio;
Materiali motore vietati: leghe contenenti più del 3% di berillio, iridio o renio, compositi a matrice metallica, leghe a base di magnesio, materiali intermetallici.

Scarico

Tipo: ad uscite separate per Wastegate e turbina poste sul lato destro della vettura;
Convertitore catalitico a 4 vie silenziato con uscita singola a destra;
Materiale dello scarico: acciaio, nichel e cobalto;
Spessore parete di scarico: 0,80 mm (0,031 pollici) nel tratto che parte dal turbocompressore; 1,15 mm (0,045 pollici) nel tratto che arriva al turbocompressore;
Diametro esterno uscita di scarico: 120 mm (4.72 in);
Aria di raffreddamento del collettore di scarico: consentita (nei limiti degli altri parametri del regolamento);
Posizione di ingresso collettore di scarico: -925 e 0 (X), -650 e 650 (Y);
Posizione di uscita del collettore di scarico: min. -200 (X), max 650 (Y).

Scambiatori di calore e radiatori

Raffreddamento: singola pompa idrica meccanica che alimenta il sistema di raffreddamento su un solo lato;
Termostato: consentito;
Radiatore: deve essere installato davanti al piano VA e l’unica rete/anima consentita da utilizzare per lo scambio di calore è quella definita come componente SB;
Materiale del radiatore: lega d’alluminio;
Liquido di raffreddamento: consentito ma con sole proprietà antiruggine e anticorrosione;
Sistema di climatizzazione: consentito (intervallo di temperatura del climatizzatore interno: 16-30 ° C (61-86 ° F, 289-303 K, 520-546 ° R) regolabile).

Dimensioni e peso del motore

Lunghezza: 600 mm;
Larghezza: 697 mm con il turbocompressore;
Altezza: 693 mm;
Massa: circa 85 kg (78 kg senza turbocompressore);
Push-To-Pass;
Turbocompressore: Garrett Advancing Motion 846519-15;
Massa del turbocompressore: 8 kg (18 lb) a seconda della chiocciola usata;
Limite giri del turbocompressore: 100.000 giri/min;
Pressione del turbo boost: Limitata a 3.5 bar (50.76 psi; 350.00 kPa; 2,625.22 Torr; 3.45 atm; 103.35 inHg). Essa può essere superiore di 0.15 bar (2.18 psi; 15.00 kPa; 112.51 Torr; 0.15 atm; 4.43 inHg) per massimo 500 ms;
Wastegate: massimo due unità consentite, con controllo elettronico o pneumatico; non sono consentiti altri flussi d’aria compressa per pilotare la wastegate;
Tipo di sovrapressione: compressore a singolo stadio con turbina calettata su un albero comune;
Push-to-pass: questa modalità permette di erogare 30 cavalli in più (22 kW) per circa 60 secondi ed è consentita massimo 12 volte a gara;
Condotto di raffreddamento del turbocompressore: ammesso.

Performance

Velocità massima: 300 km/h (186 mph; 83 m/s).
Accelerazione: 0-100 km/h in 2 secondi.

Elettronica

Engine management: Bosch Motronic MS 7.4;
ECU: Bosch;
Power management: Bosch PBX 190;
Data logging system: Bosch;
Marshalling system: EM Motorsport;
Cablaggi: Bosch;
Sensori gomme: Bosch;
Drive-by-wire system: Bosch;
Batteria: agli ioni di litio superleggera 12 Volt 90Ah;
Lunghezza batteria: 254 mm (10 in);
Larghezza batteria: 83 mm (3.27 in);
Altezza batteria: 165 mm (6.5 in);
Massa batteria: 3.99 kg (8.8 lb);
Ampere di avviamento a impulsi: 5 sec @ 80 F: 1482;
Avviamento del motore: azionato dal pilota in cabina;
Sensore Lambda: Bosch LSU 4.9;
Sensore Ossigeno: Bosch Premium Universal Oxygen (O2) Sensors with OE;
Sensore di cambio marcia: Bosch Gear Shift Sensor GSS-2.

Scheda 2017-2018

Autovettura

Audi RS5, BMW M4, Mercedes-Benz AMG C-Class Coupé

Telaio

Struttura di rinforzo in tubi di acciaio altoresistenziali direttamente collegata alla monoscocca in fibra di carbonio, serbatoio del carburante integrato, assorbitori d’urto CFRP in posizioni lateriali, anteriore e posteriore.

Dimensioni e peso

Massa (incluso pilota): 1.125 kg (2,480 lb) nel 2017,  1.115 kg (2,458 lb) nel 2018;
Capacità di carburante: 120 litri (31.7 US gallons; 26 imperial gallons);
Lunghezza: 4.650–4.775 mm (183–188 in) esclusa ala posteriore;
Lunghezza: 5.010 mm (197 in) inclusa ala posteriore;
Larghezza: 1.950 mm (77 in);
Altezza: 1,150 mm (45 in) measured from identical reference plane;
Passo: 2.750 mm (108 in);

Trasmissione

Cambio 6 marce;
Tipo: semi-automatico con attuazione elettro-idraulica mediante paddles;
Frizione a 4 dischi;
Trazione posteriore.

Freni

Impianto idraulico a doppio circuito;
Pinze dei freni in lega leggera,
Dischi freno ventilati in fibra di carbonio anteriori e posteriori;
Bilanciamento della frenata regolabile dal pilota.

Sterzo e sospensioni

Sistema di sterzo servoassistito;
Sospensioni indipendenti regolabili (anteriori e posteriori) di tipo pushrod.

Aerodinamica

Ala posteriore a doppio elemento;
Elemento superiore regolabile tra 10 e 40°;
Diffusori anteriori e posteriori;
Fondo piatto;
Skid block (30mm);
Due aree permesse per l’installazione di flaps.

Ruote

Cerchi in alluminio forgiato;
Misura anteriore: 12 in × 18 in (305 mm × 457 mm);
Misura posteriore: 13 in × 18 in (330 mm × 457 mm).

Gomme

Tipo: Radial slick dry – Rain con battistrada scolpito;
Due differenti mescole disponibili per le slick;
Dimensioni gomme anteriori: 300/680–R18;
Dimensioni gomme posteriori: 320/710–R18.

Interni, sicurezza ed esterni

Volante: in fibra di carbonio con pulsantiera e paddles integrati;
La progettazione del volante è libera per ogni costruttore;
Cinture di sicurezza: a 6 punti, Sabelt (Audi), Schroth (Aston Martin and BMW);
Dispositivo HANS (Head And Neck Support): a scelta del pilota;
Dashboard display: Bosch Motorsport DDU 8 LCD.

Motore

4 tempi ciclo Otto, 4 litri (244 cu in);
Configurazione: V8 di 90 gradi tra le bancate;
Doppio albero a camme in testa per bancate, 4 valvole per cilindro;
Pistoni forgiati in lega d’alluminio;
Albero motore in lega di acciaio su 5 supporti;
Bielle in lega d’acciaio ricavate dal pieno;
Carburante: benzina senza piombo 102 RON;
Iniezione elettronica indiretta;
Singolo iniettore per cilindro con pompa meccanica azionata dal motore;
Aspirazione atmosferica;
Ingresso dell’aria limitato da 2 flange da 29mm;
Potenza erogata: oltre 500 cavalli (373 kW);
Coppia: 500 N⋅m (369 ft⋅lb);
Lubrificazione a carter secco;
Massimo numero di giri: 9.000 giri/min;
Ignition system: Digital inductive

Radiatori e scambiatori di calore

Raffreddamento: singola pompa idrica meccanica che alimenta il sistema di raffreddamento su un solo lato;

Scarico

Convertitore catalitico a 4 vie silenziato con uscita singola a destra;
Materiali: acciaio e nichel.

Peso del motore

Massa: 148 kg (326 lb).

Performance

Velocità massima: fino a 274 km/h (170 mph).

Elettronica

Engine management: Bosch Motronic MS 5.1;
Engine Control Unit (ECU) personale realizzata dai singoli costruttori.

Note

All’interno della galleria fotografica sono presenti anche alcuni interessanti scatti della Formula W, ovvero della Formula Women, la categoria di Formula dedicata alle donne che amano la velocità pura.

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Rubrica: Eventi

Titolo o argomento: Partire dai fondamenti per dirigersi verso il futuro

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L’area che vi introduce alla Scienza dei più suggestivi interrogativi dell’uomo, l’Astronomia, ospita strumenti e tecnologie con cui si è dato inizio all’esplorazione dei fenomeni celesti. Dal telescopio alle mappe (del mondo e delle stelle), dai satelliti alle sonde, da un modello di grandi dimensioni di VEGA ad un campione di combustibile, da un collegamento video in tempo reale con la Stazione Spaziale Internazionale (dove potrebbe accadervi di veder passare realmente un astronauta) passando per un frammento di pietra lunare…

Di seguito pubblichiamo solo un cenno dell’affascinante esposizione del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci così da non rovinarvi la sorpresa. Trovate maggiori informazioni sul sito ufficiale e in particolar modo alla pagina: http://www.museoscienza.org/visitare/spazio/

Confidiamo in futuro di trovare anche la ricostruzione di percorsi esplorativi effettuati su Marte dai Rover, non sarebbe male ricorrere all’uso di modelli realmente funzionanti e programmati con un demo che mostri come funziona un Rover, i rilievi effettuati, i dati acquisiti, le difficoltà incontrate e interessanti curiosità…

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Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” – CERN

Rubrica: Eventi

Titolo o argomento: Partire dai fondamenti per dirigersi verso il futuro

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Lo spazio che il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” dedica all’Organizzazione europea per la ricerca nucleare, più nota come CERN, è eccezionale. Andrebbe assolutamente visto anche se non ci si rende conto di cosa sia esattamente la fisica delle particelle (il Modello standard spiega come interagiscono i blocchi fondamentali della materia, governati da quattro forze fondamentali https://home.cern/science/physics/standard-model). E’ stimolante anche solo osservare come dispositivi tutto sommato “semplici” (ricavati da materiali pregiati, con precise geometrie, architettati in modo da poterne sfruttare le proprietà intrinseche che partono dalle più semplici leggi della fisica) possano dar luogo a fenomeni di così elevato interesse per l’uomo.

Al CERN si devono alcuni dei più importanti successi scientifici della fisica delle particelle tra cui la scoperta della corrente debole neutra (1974), la scoperta dei bosoni W e Z (1983 e relativo Premio Nobel per la fisica assegnato a Carlo Rubbia e Simon van der Meer nel 1984), l’invenzione e lo sviluppo dei rivelatori di particelle (Premio Nobel per la fisica assegnato a Georges Charpak nel 1992), la prima creazione di atomi di Anti-idrogeno (1995), la scoperta di un nuovo bosone compatibile con il bosone di Higgs (2012 e relativo Premio Nobel per la fisica a Peter Higgs e François Englert l’anno successivo).

Inoltre, forse non tutti sanno che, il CERN è il luogo dove è nato il World Wide Web… più precisamente nel 1989, da un’idea di Tim Berners-Lee e Robert Cailliau che lo realizzarono inizialmente come progetto per uso interno e che poi conoscerà uno sviluppo senza tregua grazie alla liberalizzazione e diffusione all’intero mondo che fu annunciata nel 1993 con il rilascio del primo browser grafico (Mosaic).

Il CERN è anche detto il Laboratorio della Pace, in esso fanno ricerca studiosi provenienti da tutto il mondo anche da paesi in guerra tra loro, davanti alla Scienza, ad un’ampia istruzione e cultura i conflitti vengono meno.

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Rubrica: Eventi

Titolo o argomento: Partire dai fondamenti per dirigersi verso il futuro

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La Bottega dell’Orologiaio Bartolomeo Antonio Bertolla trasuda un’essenza preziosa da ogni poro, da ogni angolo, sotto ogni aspetto la si osservi. Si percepisce il valore del mestiere, dell’arte del mestiere, delle rare conoscenze, della professionalità, dell’esperienza, delle nobili capacità umane, degli altrettanto nobili strumenti di cui può circondarsi l’uomo per plasmare la materia e ricavarne oggetti in grado di affiancarlo, assisterlo e persino interagire con lui.

La Bottega dell’Orologiaio Bertolla ha i colori d’altri tempi; materiali, strumenti e abilità d’altri tempi; passioni e conoscenze tecniche d’altri tempi, di quando l’uomo “sapeva fare”, di quando l’uomo possedeva in “mano” un mestiere, lo tramandava, lo evolveva e lo arricchiva con il gradimento dei clienti. Valori che oggi sono in via d’estinzione sotto la spinta di una brutta bestia che prende il nome di ignoranza.

Nel 1959 questa splendida Bottega è stata trasportata e rimontata all’interno del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”, così com’era in origine. Costituisce pertanto un tipico esempio di Musealizzazione di un ambiente originale.

Consiglio vivamente a chiunque di visitarla per rimanere incantati dagli enormi valori che trasmette, dal fascino irresistibile della tecnica che esprime ovunque si guardi e dagli strumenti strabocchevoli che solo un vero artigiano poteva maneggiare con maestria. Uno spettacolo inestimabile…

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Rubrica: Eventi

Titolo o argomento: Partire dai fondamenti per dirigersi verso il futuro

Il Museo nazionale della Scienza e Tecnologia “Leonardo da Vinci” è sito nella città di Milano all’interno della Cerchia dei Bastioni in un monastero olivetano costruito nei primi del ‘500. E’ stato fondato da Guido Uccelli ed inaugurato ufficialmente il 15 Febbraio del 1953.

La struttura copre una superficie di oltre 50.000 metri quadrati; 33.000 metri quadrati sono coperti e ben 25.000 metri quadrati sono espositivi. Vi trovate esposti quasi 17.000 beni storici ed è proprio sulla storia della scienza e della tecnologia che il museo punta molto.

Non troverete infatti esposte le tecnologie attuali e del futuro (fatta eccezione per temi di assoluto interesse come la Fisica delle Particelle e la relativa area che espone gli strumenti del CERN), ma tutto questo ha un senso. Andare in contro al futuro senza sapere da dove si proviene, infatti, non ci permette di conoscere veramente le cose. I principi di base della fisica e le soluzioni trovate dall’uomo grazie all’interazione con tali leggi, ad esempio, sono fondamentali per sapere come funzionano le tecnologie attuali e quelle del futuro.

Tanto per rendere l’idea uno schermo capacitivo, considerato oggi un oggetto futuristico, sfrutta semplicemente la variazione di capacità elettrica, propria dei condensatori, che si verifica al tocco dello schermo grazie ad un sottile strato di ossido metallico presente sulla parte esterna del vetro. In questo caso non sono le proprietà dei condensatori (presenti su qualunque libro di fisica delle scuole superiori) a rappresentare l’innovazione, bensì la possibilità per l’uomo di realizzare un sottile strato metallico grazie a moderne tecnologie meccaniche, elettroniche, dei materiali e dei nanomateriali.

Il Museo offre quindi delle solide basi di partenza che una volta apprese ci aprono la mente a concetti più complessi che da esse derivano. Le tecnologie attuali e del futuro potrete trovarne in opportuni percorsi di studi, aziende del settore, centri di ricerca e istituti come quello Italiano di Tecnologia (IIT).

Vengono organizzati diversi laboratori di scienze ma sono tutti dedicati ai bambini e le scolaresche. Il museo si aggiorna e, ritornando più volte, si possono vedere cose nuove. Personalmente, da ricercatore in campo tecnologico, speravo di trovarci anche altro ma non posso negare che sia comunque un luogo sbalorditivo e estremamente affascinante da vedere, assolutamente, almeno una volta.

Continua…

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Isaac Asimov, nato Isaak Judovič Azimov (2 gennaio 1920 – New York, 6 aprile 1992),
è stato uno scrittore e biochimico russo naturalizzato statunitense. Le sue opere sono
considerate una pietra miliare sia nel campo della fantascienza sia in quello della
divulgazione scientifica. È autore di una vasta e variegata produzione, stimata
intorno ai 500 volumi pubblicati, incentrata non solo su argomenti scientifici, ma anche
sul romanzo poliziesco, la fantascienza umoristica e la letteratura per ragazzi.

AEUK 2015: Prima costruisci, poi affina i tuoi prototipi

Rubrica: Eventi

Titolo o argomento: Advanced Engineering UK 2015

Spesso negli ambienti del Design, delle Tecnologie e dell’Ingegneria a livello, per così dire, semipro (piccole e medie imprese artigiane con non trascurabili potenzialità di affermazione) chi ha un’idea su cui puntare spende molto tempo e risorse economiche anche solo per buttar giù un primo bozzetto e realizzare un primo prototipo. Poi puntualmente si rende conto che questo primo lavoro richiede numerose modifiche che non sono state previste e che sono necessariamente subentrate in un secondo momento per questioni legate alla fattibilità, al contenimento dei costi ed alla rispondenza del prodotto alle esigenze dell’utente finale. Può sembrar banale e invece sono ancora moltissime le realtà in cui si realizza un’idea che si ritiene definitiva e sulla quale poi si spendono ulteriori consistenti budget (non previsti) per riadattarla alla conformazione che la rende realmente vendibile.

Nel paese della moda, del design, dell’arte, della creatività e della tecnologia d’eccellenza, quale è l’Italia, è piuttosto difficile resistere alla tentazione di usufruire fin da subito del massimo. Rinunciare “all’immagine”, anche solo per presentare un concept, piuttosto che un vero prototipo, può (all’apparenza) risultare impossibile e comportare cupi e asfissianti indebitamenti. Il problema però è che con questo metodo molte idee finiscono con lo scomparire prima ancora di aver preso forma, esattamente come quei microscopici buchi neri che si formano nell’acceleratore di particelle del CERN di Ginevra che scompaiono in un centomilionesimo di miliardesimo di miliardesimo di secondo perchè (in questo caso per fortuna) non vi è sufficiente energia per renderli realmente attivi e quindi pericolosi.

In altri paesi, come ad esempio in Inghilterra, aziende anche di un certo spessore, non hanno alcun imbarazzo nel realizzare prototipi iniziali con scarti di laboratorio o di officina, talvolta persino intaccati da un po’ di ruggine. Il bello poi è che questi prototipi sono quasi sempre funzionanti ed utilizzabili fin dal primo modello e, sebbene non brillino esteticamente, mostrano il fascino senza rivali di aver concretizzato un’idea con una spesa contenuta e, soprattutto, permettono di poterla utilizzare subito per vedere “che effetto fa”.

Presso l’Advanced Engineering UK 2015 che si è tenuto pochi giorni fa al NEC (National Exhibition Centre) di Birmingham in Inghilterra, ho potuto apprezzare numerosi prototipi tutti allo stato primordiale (stato grezzo) ma tutti funzionanti e già utilizzabili. Si potevano persino apprezzare veicoli (tra cui automobili e motocilci) elettrici, ibridi o ad idrogeno, costruiti su telai improvvisati ma densi di contenuto tecnico e tecnologico. Telai e scocche miste in composito e tralicci in tubi di acciaio costruiti a mano in officina anche senza ricorrere a materiali particolarmente rifiniti o a lavorazioni estremamente precise, hanno però permesso di realizzare numerose idee offrendo così, a diversificati potenziali clienti, la fondamentale possibilità di… “scegliere”. Per affinare infatti, una volta intrapresa la strada giusta, c’è sempre tempo.

Se però ora pensate che sia tutto facile, una volta deciso di realizzare più prototipi grezzi con budget contenuti (che non vi facciano sforare i limiti), sappiate che c’è sempre da fare i conti con chi osserverà il vostro prototipo. Se il vostro potenziale cliente ha una mentalità aperta e pratica potrà senza dubbio apprezzare ciò che si nasconde nella vostra idea, ma se il vostro mercato di riferimento sarà ad esempio quello italiano, viziato e straviziato dal surplus, sarà dura essere creduti ed apprezzati. Arrivati a questo punto si rimanda la miglior scelta ultima sul da farsi esclusivamente alla vostra destrezza strategica…

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Autoclave Auto a idrogeno Auto a idrogeno Auto a idrogeno Moto elettrica Moto elettrica Motore ibrido Carrello aereo Carrello aereo Carrello aereo Carrello aereo Carrello aereoCarrello aereo Prototipo motore aereo Vasca da bagno in carbonio Vasca da bagno in carbonio Carenatura F1 Carenatura moto in carbonio Carenatura moto in carbonio Carenatura moto in carbonio Carenatura moto in carbonio Aereo elicottero ibrido Aereo elicottero ibrido Aereo elicottero ibrido Catamarano Airbus Aerotrope Aerotrope Cofano in carbonio Sportello in carbonio  Sportello in carbonio Allestimento abitacolo in carbonio Carrozzeria in composito Carrozzeria in composito Girante turbina aereo Girante turbina aereo Input Output Analogico Digitale Laser scanning Laser scanning Laser scanning Laser scanning Laser scanning Laser scanning Laser scanning Laser scanning Microscopio elettronico Motore Moto3 Motore V12 Heavy DutyMotore V12 Heavy Duty Cambio sequenziale - Componentistica ottenuta mediante macchine utensili a controllo numerico Cambio sequenziale - Componentistica ottenuta mediante macchine utensili a controllo numerico Cambio sequenziale - Componentistica ottenuta mediante macchine utensili a controllo numerico Modello musetto F1 - Componentistica ottenuta mediante macchine utensili a controllo numerico Modello musetto F1 - Componentistica ottenute mediante macchine utensili a controllo numerico Componentistica meccanica - CNC Componentistica meccanica - CNC Componentistica meccanica - CNC Componentistica meccanica - CNC Componentistica meccanica - CNC Tunnel centrale abitacolo autoveicolo Costruzione in legno - Taglio laser Prototipo bici da record - Airon1 Prototipo bici da record - Airon1 Prototipo bici da record - Airon1 Prototipo bici da record - Airon1 Prototipo bici in composito misto legno Prototipo bici in composito misto legno Prototipo bici in composito misto legno Robot posa schiuma poliuretano Robot posa schiuma poliuretano Schiume e Honeycomb Schiume e Honeycomb Schiume e Honeycomb Schiume e Honeycomb Flow sensors Liquid and Flow sensors Microflowsens sensors Platinum thin film sensors Sensori di umidità e conduttività Sensori umidità Sistemi di misura Stampa 3D Stampa 3D metalli

BIMU 2014: Costruire le macchine che costruiscono le tue idee…

Rubrica: Eventi

Titolo o argomento: BIennale delle Macchine Utensili

In precedenza abbiamo introdotto in modo quasi scherzoso la distanza che intercorre tra il sapere come si fa una cosa (teoria) ed i mezzi necessari per realizzarla veramente (pratica). Ora, premesso che nel nostro caso potrebbe trattarsi di un prodotto dell’industria meccanica o del design, se vi interessa essere concreti ma volete provare il piacere di realizzare autonomamente almeno un passaggio che vi porti dalla vostra idea al vostro prodotto finito (e quindi senza acquistare macchinari mastodontici e senza affidarvi integralmente ad aziende terze), allora al BIMU (BIennale Macchine Utensili), la fiera mondiale dell’innovazione, troverete addirittura la componentistica necessaria per realizzare ad esempio un sistema di automazione ideato da voi, una macchina utensile dedicata, un sistema personalizzato per la prototipazione di un vostro concept. Insomma tutto ciò che è necessario, ma non sufficiente, per sviluppare autonomamente una vostra applicazione o parte di essa. La differenza però, come sempre, la faranno prevalentemente la vostra tenacia, le vostre competenze e tutto quello che sarete stati in grado di imparare a fare da soli al di fuori del vostro percorso di studi presso l’istituto tecnico o la facoltà di ingegneria ad hoc per voi.
Non esiste infatti un kit già predisposto per costruire l’esatto macchinario mirato sulle vostre specifiche esigenze e che potrà realizzare il vostro preciso pezzo o il vostro particolare assieme secondo le modalità da voi previste; esistono altresì delle “componenti specializzate” che, inserite opportunamente nella struttura da voi ideata e costituita, permettono di completare il vostro macchinario. Ad esempio potrebbe trattarsi di viti senza fine, azionamenti elettromeccanici, sensori di fine corsa, carrelli, giunti, schede hardware e tutto quanto, abbinato ad una struttura ben concepita, vi permette di realizzare il vostro controllo numerico dedicato ad una particolare lavorazione ad alta precisione o, perchè no, alla prototipazione rapida. Di seguito una breve galleria fotografica in cui vengono mostrati solo gli scatti non ripetitivi rispetto a quelli dai noi effettuati presso altre fiere del settore di cui abbiamo già avuto il piacere di parlare in precedenza.

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Attuatore a vite senza fine Miniattuatore a vite senza fine Attuazione elettromeccanica Downhill MTB Durometri Durometri cuscinetti sistema a vite senza fine Prototipazione casco MTB Scansione 3d Scansione 3d Sistemi di misura Sistemi di misura Sistemi di misura Viti senza fine per attuazione meccanica

MECSPE 2014: Puoi costruire… tutto.

Rubrica: Eventi

Titolo o argomento: Fiera delle tecnologie per l’innovazione

Se il vostro problema è “Come si fa?” allora una buona dose di studi in Meccanica industriale alle scuole superiori o, per chi desidera andare oltre, in Ingegneria meccanica, non può far altro che bene. Se il vostro problema invece è “Ora che lo so, come lo realizzo?” allora una visitina al MECSPE di Parma dove assumere, fino a tre volte consecutive in un anno, i contenuti più variegati (talvolta persino bizzarri) per via oculare, auricolare e tattile, non genererà effetti collaterali indesiderati ma, anzi, produrrà solo benefici che pervaderanno le menti dei più creativi restituendo un senso di naturale soddisfazione.

Di seguito riportiamo alcuni degli scatti di maggior interesse effettuati in fiera ed una curiosa video sintesi che speriamo possiate gradire nella sua semplicità. Le immagini riportano dei richiami ad alcune delle principali tecnologie per la progettazione, la prototipazione e la produzione nei più disparati settori industriali, gli strumenti oggi a disposizione per i più creativi, per coloro che sentono di voler esprimere il proprio genio e le proprie abilità attraverso tecnologie di spessore. Si va dai sistemi di automazione, robotica e intelligenza artificiale, passando per la meccatronica, i sistemi di misura, la scansione 3d, la prototipazione rapida, la stampa 3d, il taglio laser, lo stampaggio di metalli, plastiche e gomme, la fonderia… fino alle macchine a controllo numerico, i sistemi automatizzati per la saldatura e le sfide tecnologiche del futuro. Hanno partecipato, infatti, anche gli studenti del Team H2politO del Politecnico di Torino con i loro ammirabili prototipi di vetture (ora anche con tecnologia Range Extender di cui abbiamo parlato in più occasioni su questo Blog) di cui offriremo maggiori approfonditamente negli appositi articoli che stiamo preparando (anche per le voci “Motori elettrici, Motori a idrogeno, Motori Range Extender” della sezione Automotive alternativo del sito dedicato al nostro LAB Motorsport www.ralph-dte.net).

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Arte e Tecnologia si fondono insieme Arte e Tecnologia si fondono insieme Automazione Robotica Intelligenza artificiale Automazione Robotica Intelligenza artificiale Prodotti della fonderia Prodotti della fonderia Prodotti della fonderia Fresatura a controllo numerico Fresatura a controllo numerico Fresatura a controllo numerico Fresatura a controllo numerico Microscopio elettronico Microscopio elettronico Motorsport Aprilia RSV4 Superbike Dallara Renault GP2 Dallara Renault GP2 Musetto Dallara in Carbonio Progettazione, prototipazione e produzione Progettazione, prototipazione e produzione Progettazione, prototipazione e produzione Progettazione, prototipazione e produzione Progettazione, prototipazione e produzione Progettazione, prototipazione e produzione Prototipazione a controllo numerico - Fresatura su schiuma poliuretanica Scansione 3d Scansione 3d Scansione 3d Scansione 3d Sistemi di automazione - Pneumatica Sistemi di misura Sistemi di misura Tecnologia Range Extender - Meccatronica Tecnologia Range Extender - Meccatronica Tornitura a controllo numerico - CNC Tornitura a controllo numerico - CNC Tornitura a controllo numerico - CNC Tornitura a controllo numerico - CNC

Motorsport Expotech – 5a edizione 2013 – Tecnologie e servizi per le nuove leve del motorsport

La crisi ferma i mercati ma non l’ingegno e la voglia di fare…

Negli ultimi anni il disastroso andamento dei mercati, vittima di una crisi che ha colpito molti dei paesi più emancipati, ha avuto conseguenze che tutti (o quasi) abbiamo avuto modo di toccare con mano. La quasi totalità delle fiere (dei più svariati settori tecnologici: trasporti, materiali, lavorazioni, componentistica, strumentazioni e attrezzature, elettronica, elettrodomestici, nautica, aeronautica…), alle quali ho partecipato, ha accusato un netto calo di visitatori nonché di espositori. Una situazione che potrebbe incutere una certa tristezza se non fosse che, proprio in momenti ostili come questi, molti italiani sanno tirar fuori quel desiderio di non mollare e quella caparbietà per insistere che ci distingue da molte altre nazioni. Magari altri paesi sono più organizzati e funzionali ma senza dubbio non hanno lo stesso carisma, l’inventiva e la voglia di eccellere nella quale noi siamo così dannatamente spontanei, originali e, oserei pure, virali. Così, inaspettatamente, alla quinta edizione del Motorsport Expotech di Modena trovo una moltitudine di interessanti spunti e novità che mi lasciano felicemente sorpreso. La disponibilità di componentistica per i costruttori di idee su due o quattro ruote aumenta, così come aumentano le aziende in grado di realizzare, in tempi rapidi e con costi in lieve calo, particolari pezzi su specifica richiesta del cliente che sta realizzando un prototipo di una moto o di un’auto da corsa anche in serie limitatissima. Aumenta l’offerta dei corsi di formazione sia per i ragazzi/e che interrompono gli studi dopo il diploma, sia per i laureandi ed i laureati di Ingegneria. Quest’anno, in particolare, ho trovato curiosa la simulazione di un cambio gomme organizzata per presentare dei corsi di formazione dedicati a chi desidera avviarsi al mondo delle corse con una preparazione di base più solida. Quando ho iniziato io a lavorare nell’ambiente delle corse, nel bene o nel male, ho dovuto farmi le ossa da solo senza alcuna preparazione a ciò che poi avrei vissuto (spesso si imparava dai propri errori o dai colleghi meglio predisposti nei tuoi confronti). Oggi, invece, dopo la fase di vertiginosa ascesa di iscrizioni alle Università che ha avuto luogo nell’ultimo decennio, stiamo assistendo ad un netto calo delle stesse e sempre più ragazzi/e trovano piacevole ricominciare ad imparare un “mestiere” comprendendo meglio quali soddisfazioni possano ottenere da una simile scelta. Sta insomma guadagnando terreno il fenomeno della formazione sul lavoro, impropriamente sottovalutata per troppi anni. Ovviamente il settore del motorsport, che ha conosciuto anch’esso una forte crisi con drastici tagli del personale e dei capitali investiti negli ultimi 6 anni (anche in squadre di rilievo), non poteva mancare a questo appello in una nazione dedita alla sportività tra le più rombanti del pianeta. Degna di particolare attenzione è la moto realizzata dagli studenti del Politecnico di Torino per partecipare alla competizione spagnola “Moto Student”, la DSC250F del Team 2 Wheels Polito. Si tratta di una moto 250 c.c. 4 tempi con ciclistica assimilabile ad una 125 c.c. GP del motomondiale (quindi molto compatta, leggera ed agile); la vera chicca è rappresentata dal fatto che il telaio non è stato realizzato mediante stampaggi e saldature bensì facendo largo uso di adesivi strutturali e generando telaio portante e forcellone mediante profili di alluminio, schiuma di alluminio e, per l’appunto, appositi adesivi dalle prestazioni sorprendenti (tanto per capirci si tratta degli adesivi utilizzati sui telai delle supercar, vedi Ferrari, prima delle fasi di saldatura). Il risultato è una moto attraente che trasuda l’affascinante mondo dell’Ingegneria da ogni angolo ed un team di studenti che quest’anno hanno vinto il primo premio come “Miglior progetto industriale” realizzando anche un ottimo terzo posto nell’ultima gara della stagione (circuito di Aragon) tra gli agguerriti spagnoli che, si sa, sulle due ruote hanno una certa fama.

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Motorsport Expotech 1° edizione 2008
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Biella F1 Bielle fork e blade Manovellismo Dallara GP3 Dallara GP3 Dallara GP3 Dallara GP3 Differenziali autobloccanti Elementi aerodinamici Elementi aerodinamici in composito FIA GT - Ferrari 458 Italia Moto Student Moto Student Moto Student Moto Student Moto Student Moto Student Moto Student Telaio monoscocca vettura formula elettrica Telaio monoscocca vettura formula elettrica Telaio monoscocca vettura formula elettrica Cockpit elicottero Cockpit vettura elettrica Esposizione avio Esercitazione pitstop Esercitazione pitstop Esercitazione pitstop