Si prega di attendere

Rubrica: Così è la vita

Titolo o argomento: La lentezza “organizzata” della burocrazia

A chi non è capitato di aspettare tempi assurdi per ottenere delle semplici pratiche, un timbro, una spiegazione per un problema poco comprensibile, la risoluzione di un errore che ci danneggia o altro. Spesso si attribuiscono titoli di incompetenza al personale che dovrebbe fornire un rapido aiuto al cittadino privato o all’impresa. Ebbene, in realtà, si tratta di un sistema molto più calcolato di quanto possa sembrare. Non so quanti di voi conoscano già questa particolarità della burocrazia italiana, ma io sono rimasto decisamente sorpreso nel venire a sapere di recente da un conoscente, che lavora dietro lo sportello di un ufficio di cui non faremo nome per questioni di privacy, che vi è una regola che i capi ufficio insegnano immediatamente ai responsabili di ogni tipo possibile immaginabile di sportello:

“Non dedicare mai più di 15 minuti per tentare di risolvere il problema del cittadino privato o dell’impresa, se non riesci in questo tempo, rispondi che non sai come si fa e spedisci il tuo interlocutore presso un altro ufficio di un’altra sede, un altro ente, un’altra agenzia o quello che è; l’importante è che dopo 15 minuti interrompi ogni dialogo e passi ad altro”.

Questo archibugio comporta una interessante filiera di costosi malfunzionamenti a danno del cittadino privato o meno. Si devono fare i conti infatti con il traffico della città, la spesa di carburante, la ricerca di parcheggi, il pagamento delle soste, la possibilità di prendere multe, le zone a traffico limitato, i servizi pubblici ed i relativi biglietti, telefonate, il rifornimento presso bar, tabaccai, ecc.

Il risultato è alquanto sgradevole infatti, nonostante le peripezie, non si ottiene nemmeno quanto ricercato, si ottiene semplicemente che tutti i giri ricominciano da capo nella direzione del nuovo ufficio dove qualcuno, volente o dolente, dovrà comunicarvi che c’è stata una qualche sorta di incomprensione e il tale ufficio non è in grado di fornire la risposta o il servizio da voi richiesto. Risultato, vi rimandano all’ufficio iniziale dove un dipendente, magari diverso da quello della volta precedente, dovrà riascoltarvi da capo cercando nuovamente di mandarvi via. Se invece riuscite a ritrovare lo stesso incaricato della volta precedente, e se costui si ricorda di voi e del vostro problema, forse sarete a cavallo perchè avrete ulteriori 15 minuti circa per ottenere qualcosa di più… un piccolo passo avanti, una semplice speranza, una luce, un auspicio di poter raggiungere un domani una soluzione tanto agognata.

Non si parla poi delle pratiche le quali, secondo ordini dall’alto, permangono in sosta sopra una scrivania mesi a prender polvere non perchè la loro elaborazione richieda tempo ma perchè si vuole in principio rallentare un percorso, con quali scopi e quale utilità poi non si sa… Posso solo ipotizzare che a fronte di tanta lentezza il cittadino magari si arrenda e rinunci ad una sua richiesta, magari ad un suo diritto o ad un’iniziativa che poteva essere utile alla sua impresa. Insomma il problema è che la lentezza è voluta e molto più organizzata e prevista rispetto ad un equivalente servizio funzionale.

In Germania un permesso di costruire un’abitazione arriva in un tempo compreso tra 7 e 15 giorni con una spesa di soli 80 centesimi di Euro per inviare, per posta, la domanda in comune. Niente traffico, niente parcheggio, niente multe, niente carburante, niente stress. Ne guadagna la salute, il portafoglio, l’orgoglio e la soddisfazione personale. La voglia di fare aumenta perchè sai che ciò che ti viene in mente non è escluso che si possa fare. Al termine del breve periodo di attesa l’autorizzazione potrebbe arrivarvi nuovamente per posta, oppure potreste dover raggiungere il comune per chiarimenti sul progetto. In Germania il tutto si compie molto velocemente e sulla fiducia ma sappiate, che in caso di dichiarazioni mendaci, le sanzioni sono molto severe (ragione per cui c’è una maggior dedizione verso il rispetto delle regole). Poche parole e un ottimo servizio, a buon intenditor. In Italia la situazione è drammatica, mi hanno comunicato di recente che un permesso di costruire lo si può ottenere in un arco di tempo che va da 12-18 mesi fino a diversi anni. Se poi è un privato che lo richiede allora campa cavallo che l’erba cresce, l’acqua passerà sotto i ponti e le stagioni si alterneranno puntuali per molte, molte rivoluzioni intorno al sole…

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