Soluzioni per la mobilità. Quale scegliere?

Di recente, a causa del blocco del traffico per le auto diesel precedenti all’Euro 3, mi sono ritrovato a fare due conti sul tipo di mezzo che potrebbe fare al mio caso, sotto il profilo economico, per i soliti spostamenti.

Auto con motore a benzina

Il prezzo della benzina aumenta sempre di più e, quando cala, ce ne accorgiamo poco perchè l’Euro vale meno. Così spesso si è portati a pensare che la benzina sia un carburante sconveniente per il portafogli ma aspettate di leggere tutte le opzioni successive per una panoramica più completa. Le auto a benzina (con motore aspirato) percorrono in genere meno chilometri con un litro di carburante rispetto alle sorelle a gasolio. Anche la durata del motore in termini di “centinaia di migliaia di chilometri di vita utile” sembra essere inferiore a quella dei motori a gasolio. Nonostante ciò va sottolineato che, generalmente, l’auto a benzina ha un costo minore d’acquisto a parità di cilindrata ed anche gli interventi di manutenzione hanno costi minori. Potreste avere pertanto una spesa minore all’acquisto, un maggiore consumo di carburante per percorrere 100 km ed un minore costo per la manutenzione rispetto ad un motore diesel.

 Non avete infatti costosi impianti di alimentazione: pompe del gasolio da oltre 1000-2000 euro da sostituire, iniettori particolari, centraline specifiche installate sulle pompe del gasolio, ecc. Non avete inoltre costosi sistemi ausiliari per abbattere l’inquinamento (indipendentemente dal fatto che funzionino o meno, sulle auto a gasolio ci sono, si consumano, si rompono e costano). Non avete infine organi del motore e della trasmissione con dimensionamenti abbondanti per reggere le maggiori sollecitazioni (anche questi, in caso di rottura o consumo, costano di più).

Auto con motore a gasolio

Una vettura a gasolio garantisce una percorrenza, a parità di cilindrata, maggiore rispetto ad una vettura alimentata a benzina. Anche il costo del gasolio, seppur di poco, risulta inferiore al costo della benzina. Una volta la differenza era molto più evidente, poi tutti hanno comprato l’auto diesel e “tac”: aumenta la richiesta (domanda), aumentano le soluzioni offerte dai costruttori ed aumentano i problemi legati a difetti di progettazione e produzione. Con l’auto diesel avreste quindi una maggiore spesa all’acquisto, un minore consumo  e costo del carburante per percorrere 100 chilometri, un maggiore costo per la manutenzione (anche se a chilometraggi in genere molto elevati) rispetto ad un motore a benzina. Non vanno dimenticati, inoltre, i maggiori problemi legati alle restrizioni sulla circolazione in città a causa del maggiore inquinamento indotto da questa tipologia di motori.

Auto con motore a metano

Una vettura alimentata con motore a benzina/metano offre senza ombra di dubbio un risparmio. Ma un risparmio di che tipo? Il risparmio garantito dai motori a metano assomiglia ad un prestito preso in banca: inizialmente hai tutto il capitale e paghi una piccola rata, ma ci sono gli interessi da mettere in conto. Il motore a metano, in molti casi, è così. Traduco in termini tecnici assolutamente oggettivi e indipendenti da quelle che sono le mie opinioni personali. Il motore alimentato a metano è sottoposto a notevoli sollecitazioni termiche. Sebbene sia vero che smontando la testata di un motore alimentato a metano si trovino gli organi interni piuttosto puliti e privi di residui carboniosi, è opportuno tenere conto del fatto che il calore che si sviluppa durante la combustione è più elevato rispetto a quello che si sviluppa dalla combustione della benzina. E’ noto che i metalli “invecchiano” a causa del calore. Un maggior calore implica un maggior rischio di rottura della testata d’alluminio specie se questa presenta difetti di fonderia quasi impossibili da scoprire se non dopo la rottura. Ma non solo. Valvole e sedi valvole di una testata di un motore a metano sono soggette a sollecitazioni paragonabili solo a quelle di una potente auto da corsa il cui motore viene smontato e revisionato al termine di ogni gara. Le valvole e le sedi valvole, a causa del forte calore sviluppato durante la combustione, tendono a microsaldarsi tra loro e ad erodersi. Anche la guarnizione della testata risulta particolarmente sollecitata e soggetta a rotture. Rotture che portano al trafilaggio di acqua e olio in camera di combustione con un’ingente quantità di danni che ne derivano. Insomma, con un veicolo alimentato a metano avreste quindi una maggiore spesa all’acquisto, un minore consumo  e costo del carburante per percorrere 100 chilometri, un maggiore costo per l’assicurazione ed un maggiore costo per la manutenzione in caso di rotture (a chilometraggi variabili a seconda dello stile di guida del conducente) rispetto ad un motore a benzina. Anche in questo caso sta a voi fare i conti ed il bilancio su come, dove e cosa risparmiare o  spendere di più (prima o dopo…). Attualmente il prezzo del metano è di circa 0,900 Euro al chilogrammo e, alimentando un motore 1100cc da circa 50 cavalli, permmette una percorrenza di circa 20 km/kg. Con una spesa di 10 Euro è pertanto possibile percorrere circa 222 km con una piccola utilitaria.

Auto con motore a gpl

La rete di distribuzione del gpl è molto più vasta di quella del metano. Questo evita strani spostamenti per raggiungere una stazione di metano o peggio, l’impossibilità di muoversi in piena libertà per lunghissime percorrenze. Eccezion fatta per questo, i motori alimentati a gpl presentano problemi simili ma a quanto pare, in misura minore, rispetto a quelli alimentati a metano. Presso le officine di meccanica di precisione e rettifiche arrivano molti più motori danneggiati alimentati a metano rispetto ai motori alimentati a gpl. Questo però non deve essere preso come un dato definitivo in quanto è difficile fare una statistica vera e attendibile delle proporzioni. Per quanto riguarda la mia personale esperienza nell’ambito del motorismo ho visto una miriade di motori a metano che hanno subìto importanti danni per via del tipo di combustione e, molto più raramente, motori a gpl. Tuttavia questo dato non è attendibile in quanto si può ipotizzare che nella mia zona le vendite di veicoli alimentati a gpl siano state di gran lunga inferiori a quelle di veicoli alimentati a metano. Ciò che è oggettivo, invece, è l’obbligo di sostituire il serbatoio del gpl (ogni 10 anni) con una spesa che può arrivare sino a 2000,00 Euro. Di fatto questo intervento annulla gran parte del risparmio ottenuto sul carburante. Attualmente il prezzo del gpl è di 0,780 Euro al litro e, alimentando ad esempio un motore 2000cc da circa 140 cv, permette una percorrenza di circa 11 km/litro. Con una spesa di 10 Euro è pertanto possibile percorrere circa 141 km su una vettura di gamma media.

Auto con motore elettrico

Le auto con motore elettrico sono molto più semplici di quelle mosse da motori a combustione interna. Anche i motori elettrici hanno costi drasticamente minori rispetto ai motori a combustione interna. Inoltre la manutenzione è praticamente assente, fatta eccezione per cuscinetti, cavetteria, ecc. Quello che rende le auto elettriche così costose è la scarsa diffusione e l’elevato costo delle batterie. Un costo che non è solo di acquisto ma anche di smaltimento e riciclo (per quanto possibile) al termine della vita utile. Così, auto elettriche dalle prestazioni di tutto rispetto del calibro di Tesla Roadster o la Tesla Model S (oltre 400 chilometri con una ricarica che con il booster può essere ridotta a soli 40 minuti per ottenere l’80% dell’autonomia totale), hanno prezzi rispettivamente di circa 85.000 Euro e circa 47.000 Euro. Inutile dire che, anche se nel secondo caso la vettura costa circa la metà pur restando al top, il prezzo di acquisto risulta proibitivo per una normale famiglia, la manutenzione è pari a zero eccezion fatta per le normali gomme, freni, ecc. ed i costi per il carburante (in questo caso l’energia elettrica) sono decisamente bassi (soli 7 euro a pieno in caso di ricarica tramite rete elettrica di casa) specie se la ricaricate con un vostro personale pannello fotovoltaico che vi libera da tasse governative, accise, rincari carburante… Anche l’assicurazione, per il momento, trae beneficio dalla trazione elettrica ma, come sappiamo, i costi fanno sempre in tempo a salire e non hanno mai tempo di scendere. Il bollo, in alcune regioni, rimane gratuito a vita.

Auto con motore ibrido

In proporzione alla resa, le attuali auto ibride, hanno costi troppo elevati. Se ad esempio io spendessi 26.000 Euro per una nota ibrida nipponica, al fine di percorrere 20 km/litro, andrei in contro ad una spesa che non mi porta alcun vantaggio economico dato che con la mia normale auto turbodiesel percorro 17 km/litro e che, per arrivare a soli 3 km/litro in più dovrei spedere 26.000 Euro per avere una vettura di analoga stazza e comfort. Spendere meno è in alcuni possibile ma orientandosi su veicoli di minore stazza e sacrificando l’abitabilità (cosa non sembre possibile per motivi di lavoro/famiglia).

Auto con motore ibrido plug-in

Le nuove vetture ibride plug-in che stanno per essere immesse sul mercato (vedi ad es. la nuova Opel Ampera) costeranno oltre 42.000 Euro e l’autonomia in modalità elettrica sarà decisamente limitata. A questo punto allora perchè non acquistare, con una spesa molto simile, una Tesla Model S? La Tesla Model S vanta 480 chilometri di autonomia, un’accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 5,6 secondi*, una linea da vera ammiraglia e la bellezza di 7 posti di cui 5 per adulti e 2 aggiuntivi per bambini. Inoltre il primo cambio di batterie, dopo 10 anni, è compreso nel prezzo di acquisto e, grazie alla comunicazione satellitare presente nell’abitacolo, potete avere assistenza tecnica “in diretta” per ogni eventuale problema.

*Le prestazioni sono comunque largamente limitabili e modificabili in tutta sicurezza grazie alla centralina elettronica ed al display posto nell’abitacolo in modo tale che i vostri figli possano guidare un’auto che abbia una velocità limitata a quella che impostate voi, una potenza ed una coppia limitata dalle vostre impostazioni ed un codice di sicurezza che impedisce manomissioni o tentativi di fare sciocchezze.

Moto da turismo

Le moto da turismo o quelle da enduro sorprendono per i bassi consumi. Con un’andatura tranquilla e acceleratore usato in maniera diligente si percorrono tranquillamente dai 20 ai 30 chilometri con un litro di benzina. Questo grazie al fatto che una moto pesa circa 10 volte meno di un’automobile e può disporre di un motore di cilindrata pari a circa la metà di una tranquilla utilitaria. Anche il costo di bollo e assicurazione (anche se è opportuno sottolineare che questo varia da regione a regione) risulta moderato rispetto ad un’automobile. Il vero problema è che si è esposti, in caso di incidente, a rischi molto maggiori di quelli a cui si va in contro stando seduti in un’automobile. Anche questo può essere valutato in termini economici. Resta inoltre il problema invernale ma, sospendendo l’assicurazione, si può risparmiare almeno nei mesi primaverili, estivi e autunnali, per poi riutilizzare maggiormente l’auto d’inverno.

Autobus

L’ho preso raramente in vita mia, per questa ragione non potevo immaginare quanto è arrivato a costare un biglietto a chilometraggio per gli autobus che percorrono i tratti extraurbani. Ad esempio per percorrere in due circa 20 km di extraurbano il costo dei biglietti è pari ad Euro 3,60. Tanto per darvi un’idea, e passare da un estremo all’altro, percorrere lo stesso tratto a bordo di un moto Aprilia RS 250 da corsa con motore due tempi e la spasmodica potenza specifica di 280 CV/litro costa circa Euro 2,00. A quanto pare vi è un dislivello incomprensibile. L’autobus dovrebbe essere il mezzo decisamente più economico tra i due.

Bicicletta

Più volte mi capita di prendere la bicicletta per uno spostamento di circa 15-20 chilometri (ovviamente nei mesi dell’anno che me lo consentono). Anche se molti potrebbero pensare ad un mezzo al quale non può corrispondere altro che la massima economicità, vi illustro il mio caso. Partenza dal paesino dove abito, percorso di 15-20 km per raggiungere la destinazione (a seconda della strada scelta), arrivo dopo 40 minuti circa. Spese sostenute per il veicolo: 0 Euro. Spese sostenute per l’affaticamento e quindi per il dispendio energetico del corpo: circa 5 Euro. Anziché la normale colazione da un paio di Euro, vi è un’aggiunta di un succo di frutta ed un paio di sandwich in più per circa 3 Euro.

Gambe e piedi

Molti hanno dimenticato di averli e, dalle mie parti, prendono l’auto anche per fare i soli 150 metri che intercorrono tra l’abitazione ed il centro del paese. Qualcuno però li creò… e non sarebbe poi così male usarli più spesso 🙂 Tuttavia anche l’animale più veloce del pianeta ha i suoi limiti e può superare i 100 km/h solo per poche centinaia di metri… questo per dire che, ovviamente, andare a piedi non è compatibile con i lunghi tragitti, gli orari da rispettare e lo sforzo fisico che ne deriverebbe per percorrere diversi chilometri tutti i giorni.

Il cavallo

Per assurdo voglio proporvi anche questo esempio. Credo che il cavallo non possa circolare liberamente per strada se non per brevi tratti. Ovviamente sarebbe anche pericoloso muoversi in città con un cavallo. Tuttavia si tratta probabilmente del mezzo (tra l’altro vivente) più naturale, economico ed allo stesso tempo scomodo che io conosca. 🙂 Un cavallo mangia il 2,5% del suo peso in foraggi vari al giorno. Tutto sommato, nel bilancio, molto economico dato che per 45 kg di foraggi (ovvero 100 libre), se non erro, si spendono circa 10 Euro (l’equivalente di due giorni di pasti). Peccato però che non sia proprio né possibile, né fattibile muoversi come nel vecchio west in quanto un mezzo di trasporto, ovviamente, deve confrontarsi con la civiltà in cui si trova. Nonostante tutto anche il veterinario, in questa assurda ipotesi, comporterebbe un costo spesso non trascurabile.

Conclusioni

Un’importante conclusione che è possibile trarre dagli esempi sopra esposti, è che il vero risparmio, molto spesso, non vi è oppure è molto limitato in proporzione ai sacrifici ed agli sforzi fatti. Quello che invece si può scegliere è “quando” spendere: risparmiare nel breve periodo per avere poi problemi di manutenzione*, oppure cercare di ammortare le cifre nel lungo periodo?

*Le cifre che si spendono per sostituire una pompa del gasolio partono dai 1500 Euro circa fino ad oltre 2500 Euro circa a seconda della tipologia di pompa di iniezione del gasolio (per fortuna le pompe del common rail hanno costi decisamente più contenuti grazie al grande successo ottenuto sul mercato). Anche per “rifare” una testata ad un motore alimentato a gas si possono spendere dai 1000-1500 Euro sino ad oltre 2000 Euro a seconda dell’entità del danno subìto dal motore. Le cifre sopra citate vanno tenute in conto nel vostro bilancio sulle spese sostenute ed il reale risparmio ottenuto.

Scegliete voi il mezzo che preferite ma siate consci del fatto che la mobilità, almeno per quanto riguarda la trazione terrestre, ha costi tutto sommato molto simili indipendentemente dalla vostra scelta e risulta assai difficile muoversi mediante una soluzione che consenta un risparmio realmente tangibile. Senza ombra di dubbio una guida diligente con uso moderato e sensato dell’acceleratore vi permetterà di aumentare la vostra autonomia ma, soprattutto, un utilizzo responsabile del vostro mezzo vi permetterà di ottenere un reale risparmio. Prendere l’auto per percorrere solo 150 metri come accade nella zona dove vivo è davvero un gesto scellerato.

Curiose soluzioni per la mobilità

Ognuno, a modo suo, trova curiose soluzioni per la mobilità : )

Elettrica e raffinata: Tesla Model S

Tesla Motors Model S

Non c’è bisogno di una gran descrizione per definire un tale portento di tecnologia. I numeri bastano per dare l’idea di cosa la Tesla sia stata in grado di fare.

Abitabilità fino a 7 persone di cui 5 adulti e 2 bambini

Propulsore elettrico dalle prestazioni superiori

Accelerazione da 0 a 100 km/h: 5.6 secondi

Velocità massima: 200 km/h

Autonomia: 418 km

Alimentazione tramite batterie al litio raffreddate ad acqua posizionate sotto la vettura

Tempo di ricarica: soli 45 minuti

Tempo di sostituzione batterie: 10 minuti nei centri autorizzati

Peso vettura: circa 1700 Kg

L’estetica non è assolutamente compromessa dalle esigenze tecnologiche. Il pacco batterie trova la sua sede in un punto nascosto della vettura e si è potuto procedere a sfogare l’immaginazione stilistica come meglio si è creduto. Davvero Notevole. Il prezzo della vettura (commercializzata a partire dal 2012) previsto dalla casa madre si aggira attorno ai 37.000 euro, compresa una garanzia di 4 anni per l’intera auto e di 10 anni per le batterie. Tuttavia, come al solito, secondo alcune indiscrezioni, sembra che in Italia costerà quasi il doppio. Su questo sarà importante riflettere dato che l’auto elettrica dovrebbe essere un incentivo lontano dalle speculazioni e atto a tenere le strade e l’ambiente più puliti.

L’auto del futuro? Leggera Elettrica e per soli 50.000 Euro??? -2-

Che ci fosse bisogno di auto più leggere, come si legge ultimamente su molte riviste, non è una gran scoperta né tanto meno una novità.

Da anni infatti case prestigiose puntano parte dei loro sforzi sulla riduzione di peso dei loro mezzi per permettere a vetture di cilindrate più elevate di consumare quantità di carburante simili allo sorelle minori.

Inoltre vivendo nel mondo delle corse posso confermarvi che da secoli (si fa per dire) i top team fino ai più modesti preparatori puntano sull’alleggerimento del mezzo per ottenere migliori prestazioni, minori consumi, poter installare serbatoi più piccoli e portare il peso del mezzo al limite consentito dalle fiches di omologazione nei vari campionati.

Anche su strada vedemmo circa 8 anni fa un tentativo da parte di Volkswagen di vendere la nota LUPO 3L, ossia la lupo che permetteva (non ho avuto la fortuna d testarla) di percorrere 100 km con 3 litri di carburante. Questa possibilità era dovuta in particolar modo ad alcune parti della carrozzeria in materiale composito. Ciò ovviamente ne aumentò il prezzo rendendola meno desiderata. Fun comunque un idea brillante. E, in fondo, i costi non aumentarono in modo spasmodico. Le minute utilitarie elettriche che vorrebbero offrire per circa 50.000 euro rappresentano una barriera insormontabile per il cittadino interessato all’ecologia.

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Infine da diverso tempo noi del Blog ci interessiamo alla preparazione di una Clio 1.8 16V. La preparazione ora non interessa più il motore come una volta… Ci interessiamo da tempo di riuscire a realizzare parti della carrozzeria in materiale composito che siano esattamente identiche alle originali ma con un peso nettamente inferiore. Il nostro scopo è di abbattere i consumi già ottimi per questo mezzo in grado di percorre da originale 14 km/l nonostante la cavalleria… L’operazione effettivamente è molto costosa ma non ci occorre per avere un vantaggio economico, bensì per testare in prima persona di quanto riusciamo ad abbassare i consumi. Operazione davvero difficile che va avanti con enormi sforzi e solo nei momenti in cui il budjet ci permette particolari sviluppi che siano evoluti e con contenuti tecnici differenti dalla normale componentistica per il tuning delle autovetture. Non si tratta nel nostro caso di kittare una vettura ma di ingegnerizzarla…

Più avanti pubblicheremo i risultati e gli sviluppi dei nostri lavori che per il momento preferiamo tenere riservati.

L’auto del futuro? Leggera Elettrica e per soli 50.000 Euro??? -1-

Le idee per il futuro volgono nuovamente verso la direzione del mezzo elettrico che ha tutt’al più un piccolo motore a scoppio di emergenza. Corredate di ruote alte e stabili con larghezza ridotta per ridurre i consumi e che mentre sono parcheggiate si ricaricano con pannelli solari anche se il cielo è nuvoloso. Hanno pesi contenuti che permettono loro di aumentare l’autonomia.

Sono ottime idee: ma che risparmio porta acquistare una vettura dalle dimensioni di uno scooter cabinato per 50.000 euro? Ma soprattutto chi se la potrà permettere?

Certo è vero che una tecnologia prima di conquistare un’elevata diffusione costa di più… molto di più. Ma non vedo come possa aver successo una simile idea. Eppure molte riviste che si interessano di economia ne hanno parlato ultimamente. Le hanno presentate ed hanno commentato con le stesse nostre osservazioni circa il prezzo.

Però nessuno parla della TESLA. L’azienda che produce auto elettriche delle dimensioni di auto vere, sicure, l’azienda che produce auto elettriche con autonomie fino a 3 volte più elevate di quelle che conosciamo. L’azienda che realizza auto elettriche BELLE, sportive e desiderabili nonchè prestanti. Raggiungono velocità di tutto rispetto e autonomie impensabili per i modelli di cui sentiamo parlare. Non ne parla nessuno così ve le facciamo vedere noi: teslamotors.com

Giudicate voi stessi (sono realizzate su base Lotus e costano meno delle scatolette di cui si sente parlare in questi giorni); ultima cosa, non meno importante, sono già in produzione da una vita negli Stati Uniti.

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Tesla motors

99 persone su 100 non la conoscono ancora, ma in futuro se ne parlerà certamente di più…  Io a dir la verità mi sto informando sulla possibilità di questo mezzo di circolare tra le strade italiane. Perchè? Ma come!

  1. 100% Elettrica

  2. da 0 a 100 km/h in 3.9 secondi

  3. 350 km circa di autonomia

  4. velocità da sportiva (oltre 130 mph ovvero quasi 210 km/h)

  5. le batterie non ingombrano (la loro vita va oltre le 100.000 miglia ovvero circa 160.000 km)

  6. Si ricarica totalmente in 3,5 ore

  7. standard qualitativi elevatissimi

Cosa manca?

La possibilità che l’europa l’accetti. Per questo è prevista una presentazione al salone di Parigi a Ottobre 2008 e successivamente a quello di Monaco. Ricaricarla ha un costo? Sì ma non quello che immaginate. Noi stiamo già studiando da tempo metodi per ottimizzare vari processi di ricarica e applicazioni al limite del rapporto qualità/prezzo. Ovvero studiamo il modo di spendere meno e avere molto di più… Si parlerà di molte cose nuove negli articoli che seguiranno nei mesi a venire… Intanto godetevi questo prodotto che fa parte di una politica che noi appoggiamo con tutto il cuore.

Tesla Roadster

Tesla Roadster - Presa di ricarica