Rubrica: The expert on the salmon
Titolo o argomento: Auto a idrogeno
Automobile ad idrogeno open source?
In questi giorni mi sono interessato particolarmente a quei progetti che si potrebbero convertire in un nuovo modo di concepire l’ingegneria e l’economia. E chissà se ci spingeranno ad uscire dalla crisi. Uno dei progetti più interessanti che ho trovato è un’auto a idrogeno che si chiama The Hyrban.
Questo nuovo concetto di automobile per l’uso cittadino sarà presentato la settimana prossima in Inghilterra, con l’originale caratteristica che
chiunque può partecipare al suo design finale.
L’auto è stata ideata da professori ed alunni delle università di Oxford e Cranfield e ora l’azienda Riversimple (riversimple.com) sta pianificando la sua fabbricazione. Ma la cosa più interessante è che hanno lasciato il progetto aperto
(open source)
alla partecipazione di tutti. Chiunque può apportare le sue opinioni in pieno stile 2.0 attraverso questa wiki (http://www.40fires.org/Wiki.jsp?page=The%20Hyrban). The Hyrban avrà le stesse dimensioni di una Smart For-two, un peso di 350 kg, raggiungerà una velocità massima di 80 km/h e un’autonomia di 321 km. Le pile a combustibile ad idrogeno saranno di 6 kW e disporrà di motori elettrici in ogni ruota. Al posto delle pile, un insieme di superconduttori.
Ora, come se non bastassero queste novità per intrigare il potenziale pubblico di acquirenti, c’è un’ulteriore caratteristica in questo modello di auto.
Riversimple pretende
affittare il veicolo per un periodo di 20 anni,
ricariche di idrogeno incluse.
Anche se per alcuni potrebbe essere una buona abitudine quella di mantenere lo stesso veicolo per tanti anni, è difficile immaginare che la maggior parte dei clienti la accogla con entusiasmo. Ad ogni modo, quello di includere il combustibile nel prezzo d’acquisto non è del tutto male (si attenuano le oscillazioni di prezzo), e l’idea che il design dell’automobile sia aperto alle proposte della comunità sicuramente è unica nel suo genere.
Gli sviluppatori di questo modello pretendono cambiare le abitudini di consumo e di progettazione in un settore in forte crisi (General Motors su tutte) riscrivendo le regole del mercato dell’automobile. Se come Marchionne (CEO della FIAT) ha dichiarato tempo fa, rimarrano solo 6 grandi produttori di automobili, bisognerà davvero inziare a cambiare strategia ed imporre un modello più aperto e più efficiente.
E chissà che in un futuro non così lontano, l’idea di open source largamente utilizzato nel mondo dell’informatica non possa essere accolto con successo anche in altri campi dell’ingegneria e del design. Io un euro ce lo scommetterei..