Dal disegno alla stampa di un prototipo

Rubrica: Prototipazione rapida
Titolo o argomento: Dal disegno alla stampa di un prototipo…

Dal disegno alla stampa di un prototipo passando per tutte le operazioni necessarie al raggiungimento di un modello più che valido per effettuare studi di fattibilità e prove funzionali, capire errori e modifiche da effettuare, l’ergonomia di un prodotto nuovo… sino alle presentazioni commerciali! Oggi sono veramente tante le aziende che producono e distribuiscono sistemi di stampanti 3d; nei prossimi articoli avremo l’occasione di vederne diverse. Intanto nel video sotto possiamo vedere alcuni esempi di realizzazioni effettuate tramite stampante 3d, nonché i passaggi per arrivare al modellino finito. Davvero interessante soprattutto nella parte finale in cui viene specificata ogni procedura.

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Intro
Stampare in tre dimensioni si può
Dal disegno alla stampa di un prototipo
Introduzione alle tecniche di prototipazione rapida

Stampare in 3 dimensioni si può!

Rubrica: Prototipazione rapida
Titolo o argomento: Stampare in 3 dimensioni

Le stampanti 3D vanta una moltitudine di tecniche possibili per realizzare rapidamente un primo prototipo. Una di queste sfrutta un procedimento simile alla stampa a getto di inchiostro. Durante il processo di stampa 3D una testina di stampa costruisce il modello concettuale distribuendo il materiale (che può essere ad esempio un termoplastico o una resina acrilica composta con un fotopolimero) secondo una tecnica di stratificazione. I sistemi mettono in coda, ed elaborano in sequenza, i lavori da postazioni di progettazione multiple, proprio come fanno le stampanti per uffici ed i plotter collegati in rete. La stampa 3D si rivolge principalmente a designer ed ingegneri che hanno bisogno di produrre agevolmente modelli tridimensionali per l’approvazione, la verifica e la comunicazione del progetto prima dello sviluppo del prodotto.

Le stampanti in commercio destinate alla prototipazione rapida sono piuttosto compatte, spesso addirittura da tavolo. Vengono utilizzate per la realizzazione di piccoli oggetti in materiale termoplastico rigido e duraturo nel tempo, come ad esempio le cover dei cellulari, oppure possono addirittura realizzare matrici ad alta risoluzione compatibili con i processi di microfusione di piccoli componenti. Se abbinate ad un scanner 3D, possono essere installate in uno studio dentistico per la realizzazione di parti come capsule o ponti fino a 16 elementi per volta oppure essere sfruttate per il reverse engineering negli studi di ingegneria. Ma se tutto questo fosse ancora troppo poco…

Nell’immagine possiamo osservare la fase ultimale della stampa 3D di un modello di videocamera. Naturalmente si tratta di un modello puramente valutativo realizzato però in scala 1:1. La stampante 3D ora provvederà ad aspirare le polveri in eccesso dopodiché sarà possibile prelevare il modello, soffiarlo, lavarlo, applicargli una sostanza protettiva e trattarlo termicamente per aumentare la sua resistenza meccanica. Il tutto è fattibile all’interno della sola stampante 3D. Questo tipo di prodotto ha ovviamente dimensioni maggiori di quelle citate inizialmente e la sua dimensione può raggiungere quella di una grande fotocopiatrice. Un volume tutto sommato contenuto in proporzione all’importanza del lavoro svolto.

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