Rubrica: Incominciamo a parlare di automobili
Titolo o argomento: I segreti dei consumi di carburante
Introduzione
Ho notato che c’è molta confusione quando si parla di consumi di auto. E’ ancora forte la credenza che le piccole utilitarie consumino meno. Niente di più sbagliato.
Ho conosciuto tanta gente che aveva piccole vetture come la panda e al tempo stesso lamentavano percorrenze di 10 chilometri al litro. Uno di loro in particolare mi sorprese perché negli anni ’90 passò dalla Panda alla tanto agognata Lancia Delta HF Integrale. Mi dimostrò che utilizzando debitamente la sua Lancia secondo le norme stradali, i consumi erano molto molto simili, ossia sui 10 km/l sia per la Panda sia per la Delta. Eppure la prima era un 750 la seconda un 2000 turbo 16 valvole.
Durante un test sui consumi condotto da quattroruote (ai tempi in cui uscì la prima Z3), presero in prova una Z3M e usandola nell’extraurbano raggiunsero i 18 km al litro… Con 321 CV!!! Possiedo una Renault Clio 1.8 16v (140CV) del ’92, una macchina che ha quasi 20 anni e che consuma meno della Panda (circa 60 CV) che la mia ragazza ha comprato l’anno scorso. La mia Clio, tutta egregiamente originale e tenuta a puntino percorre tranquillamente 14-15km/l, la Panda della mia ragazza (nuova) rasenta i 10km/l. Io ho più del doppio della sua potenza. Per fortuna in questi anni Toyota ha spiegato che con un motore brillante si possono ottenere consumi inferiori. E finalmente! Mi credevano solo gli altri motoristi fino a pochi anni fa.
Ragionando per estremi, una Ferrari F50 con un motore 12 cilindri 4,7cc 520 CV ha dei consumi paurosi, mi sembra ovvio… Ma si tratta di ben 12Cilindri. Immaginate di prendere lo stesso motore, frazionarlo, e trasformarlo in un 4 cilindri. Consumerebbe di più o di meno di quello di una comune auto “piccola” a 4 cilindri? La risposta è che consumerebbe molto meno, ma costerebbe un’esagerazione di più per l’elevata raffinatezza. I primi motori a “benzina” a “iniezione diretta” di Renault e Audi di qualche anno fa, avevano consumi davvero contenuti in proporzione alle vetture sulle quali erano montati. Oggi si stanno adeguando un pò tutti in seguito alle nuove normative della comunità europea.
Fattori importanti
I consumi non dipendono da quanto è piccola una macchina. Non è assolutamente detto che una vettura piccola consumi meno di una più grande. Quello che è certo è che la vettura piccola costa meno di quella più grande. Ma non a pari qualità. Costa meno a scapito di tutti i parametri che regolano la qualità di una vettura fatta eccezione per l’impianto idraulico dei freni (che deve essere supersicuro) e quello dello sterzo (anche se non sempre).
I consumi dipendono da:
- Raffinatezza ed efficienza del motore (tolleranze, giochi, accoppiamenti di organi meccanici, rendimento termico e volumetrico. Avremo modo di parlarne in seguito.)
- Qualità del carburante usato
- Peso del veicolo
- Peso delle persone a bordo
- Aerodinamica
- Larghezza pneumatici
- Presenza di Accessori quali portapacchi
- Finestrini aperti
- Aria condizionata accesa
- Strada che si percorre
- Modo di guidare
- Elettronica
- Utilizzo eccessivo dei freni
- Azioni abbondanti sull’acceleratore
Consumo Specifico
Inoltre vediamo come si calcola il consumo specifico di un motore:
Consumo specifico di carburante:
Csc=Mc/Pe
dove Mc è la massa del combustibile
e Pe è la potenza effettiva erogata
E’ tuttavia un parametro dimensionale e, la sua unità di misura, è g/KWh ovvero grammi di combustibile su chilowatt ora.
Il Consumo specifico di energia, invece, è un parametro “adimensionale” e vale:
Cse=(Mc·Hi)/pe
dove Hi è il potere calorifico inferiore del combustibile ossia la quantità di calore sviluppata nel corso della combustione completa dell’unità di massa del combustibile considerato.
Il reciproco del consumo specifico di energia, ovvero 1/Cse rappresenta il RENDIMENTO GLOBALE DEL MOTORE:
ηg=1/Cse
L’elettronica
Bisogna infine tenere conto di un parametro importantissimo al quale nessuno, o quasi, fa caso: L’elettronica.
Se una vettura viene prodotta con un dato motore (ad esempio un 1.9 TD) e se nell’anno in cui la vettura esce in produzione, aumentano le tasse di possesso delle automobili (il bollo) o le assicurazioni, le case costruttrici, per evitare di perdere le vendite e quindi i clienti, intervengono sull’elettronica (la famosa centralina) limitando le prestazioni del motore ed abbassando i suoi valori di coppia e potenza. Ne segue che la vettura sarà soggetta ad un bollo minore e chi era intenzionato ad acquistarla probabilmente non vi rinuncerà. Sono centinaia i casi. E’ una cosa molto frequente adattare la potenza del motore alle richieste della clientela tarando le centraline.
Spesso questo fenomeno da modo ai preparatori di centraline elettroniche, di riportare (in caso di piccole differenze) ai valori ottimali la coppia e la potenza erogate dal motore con un conseguente abbassamento (chissà come mai) dei consumi tanto pubblicizzato specie sulle riviste.
Un motore ben fatto, ben studiato, che gira rotondo, che non è soffocato, che non porta un peso eccessivo farà sicuramente meglio di un’utilitaria uscita male di fabbrica sotto ogni aspetto.
Conclusioni
Se le piccole utilitarie non vantano consumi contenuti tanto quanto ci si aspetta, vantano però bolli e assicurazioni più bassi. Questo ovviamente può essere considerato un vantaggio. I ricambi non risultano essere più economici di auto più prestanti, anzi… molto spesso si verifica il contrario. Il paraurti di una BMW serie 3 costa la metà di un paraurti di una Renault Clio. Verificate voi stessi. Le candele di una Golf costano di più delle candele di una “macchina” da corsa ben più prestigiosa. Rovinare il motore su una nota vettura a metano (ed è successo a 9 clienti su 10) costa molto di più che aver comprato la medesima vettura a benzina ed aver pagato il carburante. E così via…
TUTTAVIA l’automobile è un modo di esprimersi, di vivere, un Status Symbol… Mai criticare le vetture degli altri, noi italiani siamo molto permalosi in merito. Il mio è un ruolo delicato, la gente mi chiede informazioni sulla propria vettura e spesso mi vedo costretto a mentire perchè altrimenti ci si offende. Quindi il mio consiglio è:
“Acquistate l’auto che vi piace. Tutto qui. Non ci pensate troppo. Un appassionato come me, come ce ne sono tanti, che si ritrova però ad essere motorista, perito meccanico e laureando in Ing. Meccanica, magari vorrà qualcosa di più da un’auto e si ritroverà ad essere più “criticone”, “borbottone” e “razionale” nelle sue scelte… 😀 “
NOTE:
nel prossimo articolo vi sveleremo una curiosità quasi straordinaria su una nota supercar italiana.