Rubrica: Incominciamo a parlare di automobili
Titolo o argomento: Il difetto di progettazione di una trasmissione ibrida, con motore elettrico integrato nel cambio, porta interventi estremamente onerosi
Premessa
Il mio compito non è far la guerra a qualcosa o a qualcuno, io semplicemente fornisco alternative quando chi dovrebbe fornirle non lo fa, o non lo fa adeguatamente. Offro spunti e provocazioni, metodi, proposte, piccoli grandi stimoli per far da sé (a patto di avere la necessaria preparazione). Pertanto non andrò a dire di quale auto ibrida si parla in questo articolo, a poco servono le polemiche, specie se non si conclude nulla poi. Molto meglio conoscere una o più possibili soluzioni al fine di perseguire prima di tutto il soddisfacimento personale. Sono sicuro che molti lettori saranno in grado comunque di capire tra le righe di quale vettura si parla e, i proprietari (in preda al panico) che attualmente le hanno ferme nelle officine della casa madre potranno avere una speranza tutto sommato conveniente anche se più impegnativa di un normale tagliando.
L’amore irrazionale per un marchio spesso non premia
Succede che anche i marchi blasonati, che idolatriamo, alle volte facciano delle pessime cadute di stile deludendoci e mortificandoci. E’ accaduto di recente per una casa di automobili tedesca che ha immesso sul mercato un’interessante vettura ibrida (full hybrid di tipo plug-in) che però si è scoperto avere una importante falla di progetto. Il suo cambio infatti non regge la consistente coppia espressa dal motore a combustione interna sommata a quella del motore elettrico. Risultato? Ovviamente il cambio si rompe. “Il cambio verrà sostituito in garanzia!!” Mi direte. No, di fatto no, ed anche se ciò avvenisse potrebbe sollevare il morale solo inizialmente. La sostituzione con un cambio analogo, senza correzione di progetto, non risolverebbe il problema di resistenza meccanica dell’organo e la rottura si riproporrebbe sicuramente, dopo un determinato numero di cicli, qualora venissero chieste nuovamente tutte le prestazioni disponibili (quelle per cui si paga il bollo per intenderci).
La garanzia? Potrebbe persino risultare inutile
Quindi se anche la persona che mi ha fatto prendere conoscenza dell’accaduto ottenesse un cambio in garanzia, rischierebbe di restare a piedi una seconda volta per il semplice motivo che arriverebbe un cambio analogo a quello iniziale. Al contrario è prioritario aggiornare il progetto e realizzare rapporti i cui denti possano reggere a flessione i carichi cui sono sottoposti (vedi l’immagine in basso). E’ veramente pessimo che una casa automobilistica di un certo rilievo non si assuma la colpa di un tale e grave errore di progetto e si difenda “accusando” l’utilizzatore del veicolo di correre troppo, sfruttando troppo spesso l’intera coppia disponibile.
Venticinquemila che?!?!
Ma va!! “Mmmiseria” che avanguardia se si pensa che il bello dell’elettrico è proprio la coppia poderosa disponibile istantaneamente, sempre, subito. Se non desidero provare questo gusto basta la ciofega che mia nonna guidava negli anni ’70. Per arrivare a destinazione, possiamo aver fiducia, è sufficiente. Ma se un cliente spende la bellezza di alcune decine di migliaia d’Euro per togliersi il gusto (potendoselo permettere) di una soluzione ibrida, mi par piuttosto ridicolo chiedergli la bellezza 25.000 Euro per la sostituzione di un cambio (senza garanzia alcuna nonostante il veicolo abbia meno di un anno e senza sostituzione con un cambio il cui progetto sia stato aggiornato e corretto). Sì, 25.000 Euro per un cambio.
Un alternativa per porre rimedio al problema da soli
Come si fa a porre rimedio al problema tecnico senza spendere questa cifra? Se siete tra coloro che hanno capito di quale vettura si parla e se la possedete, sappiate che non vi ritengo stupidi, anche io adoro quell’auto per svariati motivi e non sarà certo un cambio mal progettato a farmi desistere dall’idea che l’ibrido sia il futuro (un po’ di tutto, combustione ed elettrico, accontenta non solo l’intera filiera ma permette agli automobilisti di scoprire un mondo…). Per porre rimedio al problema non è possibile al momento avere l’aiuto della casa madre in quanto non sono previsti i ricambi dei singoli componenti ma l’intero cambio con tutto quello che vi è collegato attorno. Se ad esempio romperete la terza marcia sarete costretti (così mi è stato riferito dagli operatori del settore interessati) a pagare l’intero cambio, il motore elettrico, l’elettronica di comando, il differenziale e chi più ne ha più ne metta (in quanto è disponibile solo il kit completo, o almeno così è la situazione al momento in cui scrivo).
Conosci un cambista preparato?
Ovviamente il prodotto acquistato a ricambi costa molto ma molto di più del prodotto completo. Potete quindi, con l’aiuto di un meccanico cambista veramente bravo (ma veramente bravo, non rischiate, senza offesa, con chi certe cose non le ha fatte mai e con chi certe nozioni, vedi ad esempio la meccatronica, non ha avuto modo di studiarle e aggiornarsi), scollegare il cambio dal motore, fissarlo su un apposito cavalletto di sostegno, aprirlo comodamente, individuare i rapporti e/o le parti meccaniche che si sono danneggiate, rivolgervi ad una azienda che produce ruote dentate per trasmissioni (quindi aziende provviste di dentatrici), fornirgli i rapporti rotti, chiedere di realizzarne una coppia in un’ottima lega, chiedere di farla trattare termicamente al fine di migliorare notevolmente la resistenza meccanica e riassemblare il tutto essendosi preoccupati di ripulire dall’eventuale smeriglio l’interno del cambio (ovviamente è necessario anche sostituire l’olio). L’elettronica andrà scollegata e ricollegata allo stesso modo, i morsetti sono tutti diversi quindi non c’è verso di sbagliarne i collegamenti, oltretutto ogni cavo ha una sua lunghezza precisa e non potrebbero comunque arrivare alle prese sbagliate.
Spendere oltre 10 volte meno. E’ possibile ma dipende da caso a caso.
Questa operazione costa senza dubbio una cifra che fa storcere il muso ma di sicuro è ben lontana dai 25.000 Euro chiesti dalla casa madre la quale attualmente non dispone dei singoli ricambi (probabilmente perchè la vettura è troppo recente). Inoltre se adottate dei buoni materiali e fate fare degli ottimi trattamenti termici è “molto” probabile che otteniate, con una spesa molto più contenuta, un risultato persino migliore. Ci sono operatori del settore che preparano cambi e differenziali per auto da corsa o da rally, interrogateli dopo aver dato un’occhiata ai loro listini ed evitate gli opportunisti che, una volta sentito che la casa madre vi ha chiesto Euro 25.000, avanzeranno conti di 12-13.000 Euro pensando di farvi (farsi) contenti. I rapporti del cambio costano molto ma molto meno. Se poi l’impresa risulta impossibile per la mancanza di altra componentistica che la casa madre non mette al momento a disposizione… beh, se non altro una strada alternativa c’è stata (solitamente le alternative nemmeno si trovano).
Curiosità
Non è la casa automobilistica che produce la vettura, chiamata in causa in questo articolo, a produrre la trasmissione. Di questo assieme (cambio + motore elettrico) infatti se ne occupa una azienda terza e della meccatronica se ne occupa un’altra ancora. Difficile venire a capo di un vero responsabile quindi e, ancor più difficile, almeno per il momento, riuscire ad ottenere solo le parti danneggiate direttamente dalla casa ufficiale.
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