Insegnamenti italiani: La nuova frontiera del furto

Rubrica: Così è la vita

Titolo o argomento: Vivere braccati

Riflessioni gastrointestinali

Cosa mi sta insegnando l’Italia? Che se mi impegno nelle mie ricerche di studio non avrò mai accesso diretto al credito (in modo pulito e lineare, privo di disturbi) e dovrò far sempre da me. Questo accade soprattutto se tali ricerche rappresentano “vera” innovazione ed un “reale vantaggio” per i cittadini* o se rappresentano una temibile competizione per i dinosauri i quali, con mezzi più o meno leciti, tentano di restare in vita contro natura.

*Vicenda più volte spiegata in diversi nostri articoli di rilievo quali “Tecnologie innovative al bivio”, vedi i link correlati in basso.

Mi sta insegnando che se lavoro onestamente e costruisco qualcosa, non appena questo qualcosa raggiungerà una quota non trascurabile, ed avrà un valore, ci sarà qualcuno, se non “giustificato”, quantomeno “incentivato” nel venirmelo a rubare. Perchè questo qualcuno non verrà punito, educato, allontanato… “e” se verrà punito subirà un procedimento blando “e” potrà ben presto ripetere il suo crimine sempre a mio danno “e” se io mi difenderò per evitare di perdere quanto costruito invece rischierò pene severe con causali quali l’eccesso di autodifesa (perchè lasciato solo dalla Patria che doveva, non regalarmi qualcosa, assolutamente, ma almeno aver cura di me).

Che se quindi delinquo (con intelligenza) avrò maggiore convenienza perchè le pene saranno delle passeggiate tollerabili dalle quali, una volta usciti, ricavar illecito beneficio economico (perchè, esempio banale di cui però ho verificato la veridicità, magari si è intestato preventivamente a terzi quanto ricavato indebitamente).

Che se apro, giusto per porre un esempio, una casa di appuntamenti sarà molto più facile che io abbia successo nei miei affari e raggiunga tranquillità economica pur non compiendo gesto nobile alcuno. Andando magari in contro ad una futura (più o meno corretta, ognuno è infatti libero di scegliere) legalizzazione.

Che se accetto di far parte di una parrocchia e sono scaltro posso farmi strada in ambienti densi di privilegi dove si è impegnati in un incarico prevelentemente dal martedi al giovedi in orari abbordabili e contornati di una folta collezione di servizi extra a carico di chi potrebbe non trarre mai (per tutta la vita) alcun beneficio dal mio operato.

Che se faccio, anche male, il manager (o ricorpro un’alta carica che dir si voglia) riceverò sempre e comunque una buonuscita egregiamente sostanziosa (nonché ricchi trattamenti al contorno) anziché proporzionata ai risultati da me conseguiti. In tal modo potrò vivere tranquillo e spensierato perchè qualunque sarà la mia condotta il risultato non cambierà e allora: perchè mai dare il meglio? Perchè mai essere preparato? Perchè mai sforzarsi di imparare cose nuove? Perchè mai ascoltare coloro che dovrebbero beneficiare della mia professionalità?

Ladri di razza

Da Aprile ad oggi ho subito 12 tentativi di furto di cui 1 andato a buon fine e altri 2 scampati per un soffio. Nessuno se ne interessa. Nessuno mi dà protezione. Nessuno offre posti di lavoro per agenti di quartiere seriamente addestrati in grado di trasmettere sicurezza e disciplina. Nessuno offre immediatamente alle forze dell’ordine i necessari finanziamenti, i mezzi e le strutture di cui hanno bisogno. Anche i poliziotti con cui spesso parlo sono stufi di tutta questa delinquenza ma non sanno come fare. Non ci sono più pattuglie in giro. Non ci sono più posti di blocco (con riferimento alla data di questo articolo).

Ladri di galline

Ieri sono andato con la mia famiglia in stazione per delle info ed ho trovato fuori dei rom che stavano tentando di aprirmi la macchina (onestamente non so se per rubare il veicolo o qualcosa che interessava loro al suo interno). Sono riuscito a metterli in fuga e, illusomi che si fosse tutto risolto, mi sono recato presso la Polizia Ferroviaria. Nel mentre i rom, affatto spaventati, sono tornati ed hanno riprovato una seconda volta a portare a compimento il loro furto. Io sono riuscito, per una serie fortunata di coincidenze, a beccarli una seconda volta (facevo avanti e indietro tra il parcheggio e la sala d’aspetto della Polizia Ferroviaria) e di nuovo ho impedito loro di compiere l’insana azione. Sono dovuto rimanere fuori dagli uffici presso i quali mi ero recato perchè questi insistevano a ronzare attorno all’auto come zanzare tigre. Li scansavi e tornavano, li mettevi in fuga e ritornavano. Non avevano paura di nulla. Le forze dell’ordine erano lontane, non c’era un agente a pagarlo oro. Ho fatto la denuncia e non è arrivato nessuno. L’unico modo per terminare la vicenda è stato risalire in macchina e andare via rimandando ad un’altra volta quello che dovevo fare.

Aggiornamenti della buonòra

La Polizia mi ha poi informato che ora i ladri non puntano più solo ai veicoli (almeno non sempre) quanto più alle chiavi di casa che tante persone lasciano all’interno dei vani portaoggetti ed ai documenti del veicolo sui quali sono riportati i dati di casa. In tal modo vanno a casa tua con le tue chiavi e rubano ciò che possono senza problemi. I vicini vedono gente (tra l’altro vestita bene e che si muove a bordo di auto di lusso “nuove”) entrare in casa tua e pensano ad un parente.

Ladri seriali ossessivi

Sono andato in piscina la scorsa settimana e mi hanno avvisato di toglier tutto dall’auto, anche solo il giaccone, uno zaino con i libri, i documenti, ecc. Perchè la media dei furti che vanno a compimento presso la tale piscina comunale di Ancona (centro Italia) è attualmente di uno o due al giorno.

Ladri di biciclette

Pochi giorni fa una delle mie amiche/istruttrici di nuoto si è recata in stazione per acquistare un biglietto e, tempo 10 minuti, le hanno rubato la bicicletta nonostante fosse legata. In soli 10 minuti. Davanti a tutti. Omertà inconcepibile da parte di tutti i negozianti con le vetrine davanti al parcheggio (alcuni dei quali italiani, altri stranieri, altri ancora stranieri e affermati evasori che non emettono uno scontrino che è uno da anni, altri ancora con numerose denunce per ricettazione…). Eppure sono andato a vedere ed il gruppetto che si aggira per la nostra stazione con occhio indiscretamente scaltro, è sempre quello e fatico a pensare che altri non se ne siano accorti.

Questa l’Italia oggi?!

Non posso recarmi in stazione per un’informazione, non posso fare un’attività ricreativa per rilassarmi, non posso avere un minimo di protezione per la mia attività e la mia famiglia. Insomma, è questa l’Italia oggi? Un ghetto con le leggi al contrario? Per mia fortuna giro il mondo e non ho bisogno di fidarmi di fonti da verificare per sapere come va in diversi paesi all’estero. Ebbene io una situazione così, ad esempio, non l’ho vista in nessuno degli stati emancipati della comunità europea. Come a dire, a tutto c’è un limite.

Nota di carattere estetico

Amo vestire elegante ma non sia mai che mi si permetta di farlo… negli ultimi anni per poter indossare le mie camicie e le mie cravatte preferite sono dovuto andare all’estero, passeggiando per Londra, per Zurigo, per Colonia… Farlo in Italia equivale a dire “ehi sono qua, venite ad infastidirmi”. Perchè in molte zone d’Italia ormai non puoi più vestire liberamente elegante solo perchè ti piace, perchè sei ordinato, perchè corrisponde al tuo modo di essere. In Italia se vesti a modo, automaticamente, a causa delle “apparenze”, rischi di far credere che sei quello che non sei o che hai quello che non hai e attiri di conseguenza le persone sbagliate.

Stiamo andando male, molto male…

Nessun gestore dello stato è così demente da non accorgersene. Portare ad un simile clima di timore ha i suoi lati positivi specialmente per quelle figure che investono. Eh già perchè la criminalità diffonde paura, paura di vivere, paura di lavorare, paura di investire sulla propria attività, paura di rischiare, incertezza sul futuro, titubanza, induce errori, induce scelte irrazionali influenzate dalla suggestione… Tutto si ferma ed un paese brillante diventa un paese in perdita che favorisce la crescita di altri paesi e di investitori che comprano ad una miseria richezze per noi inestimabili. A mio avviso non può essere un caso una simile situazione. Osservando da un lato puramente matematico infatti si evince una strategia, apparentemente caotica, in realtà ben studiata per far speculazioni di alto rango. Nessuno è così demente da non accorgersi in quale caos, indecenza e rischio continuo viviamo. Nessuno è così demente da non sapere che un tale stress incide negativamente sulla salute ed esclude numerosi innocenti da una competizione pulita, imparziale, sportiva.

Nessun dorma

Invece di essere premiato per tutto il mio impegno, fanno solo in modo che io perda tutto il prima possibile. Vergogna! Miserabili distruttori della civiltà, della libertà, dei diritti umani, dei gesti nobili, della società, del progresso, della serenità, dell’emancipazione, della voglia anche più semplice e primordiale di mettere al mondo un bambino. E tutto questo per una vile schifezza chiamata denaro e per un insano piacere chiamato potere. Schifezze in grado di annullare completamente la mente umana ed annebbiare la ragione. Chiunque siano i responsabili di questo declino: “Vergogna Miserabili!”.

Nota per gli amanti della tecnica motoristica

L’Italia è un motore che detona per un’elevato rapporto di compressione adottato senza apposite misure precauzionali e senza i corretti parametri di progetto né le apposite benzine speciali ad elevatissimo numero di ottani. Senti come romba? Senti come è compresso? Senti come scalpita? Come risponde? Sì ma appena i pistoni cederanno, la compressione passerà loro attraverso e, mentre le prestazioni caleranno bruscamente ecco che la polvere di smeriglio andrà ad intaccare le bronzine per poi arrestare definitivamente il tutto. Ed allora non solo addio prestazioni ma anche addio motore e, senza l’intervento di un motorista qualificato e senza le risorse necessarie, il motore potrà restare lì buttato, inutilizzabile. Una riparazione improvvisata non offrirà alcunché di utile se non vane ed insensate illusioni da ottimismo perso, irrazionale e privo di origine logica.

Nota di carattere melodico-socio-economico

Una melodia d’orchestra dove ogni strumento va per conto suo senza ascoltare l’orchestra stessa, e senza seguire al contempo il maestro, porterà uno sfasamento che distruggerà l’intera opera impedendole di comunicare le sue vibrazioni e con esse il suo contenuto. In Italia ognuno va per conto suo, ognuno si arrangia a modo suo, ognuno “frega” (inganna) chi può “fregare” (ingannare), ma soprattutto ognuno cerca di ottenere benefici anche se questi arrecano un danno agli altri ignorandone le conseguenze. Ma di questo parleremo in un apposito articolo sulle leggi e le regolamentazioni che mancano e sull’opportunismo di numerosi e non trascurabili consumatori che cadono sempre più di frequente nel ridicolo con gesti sciocchi che trasmettono solo il culto dell’ignoranza e zero insegnamenti alle generazioni che stanno maturando (vedi i link correlati in basso).

Nota di carattere bioestetico

Quando uno fa una vita piena di sacrifici come quella di moltissimi italiani ciò che può regalarti momenti di felicità intensa sono generalmente le piccole cose, cose che per molti altri magari non hanno alcuna importanza.
Quando anche queste piccole cose vengono a mancare ecco che si sente il marcato desiderio di fare denuncia e informare anche chi magari non ha notato certe sfumature, o non le ha vissute ancora, o non le ha comprese, o non le ha subite.
L’errore più grande che possiamo commettere è quello di ignorare le denunce altrui (l’indifferenza). Perchè quando poi lo stesso accadrà a chi se ne sarà fregato, amara sarà la solitudine nel combattere una causa inermi e soli.
Ho sempre amato ascoltare le altrui esperienze e questo, lo ammetto, venendomi naturale, è stato un gran vantaggio e una grande preparazione extra per affrontare al meglio l’imprevisto.

Conclusioni brevissime

In conclusione tutto quanto descritto in questo articolo (capitolo di libro) io lo chiamo in soldoni: La nuova frontiera del furto.

Link correlati
(in preparazione in questi giorni)

La continua lotta contro il sistema Italia: La sicurezza
La continua lotta contro il sistema Italia: La legislazione (Le leggi mancanti)
I comportamenti sconsiderati dei consumatori: Voce del verbo Arraffare
Il tuo denaro è veramente tuo? – Articolo in preparazione
Chi fa il mercato? – Parte 1: Le influenze
Funziona bene? Mandala all’estero!
Tecnologie innovative al bivio: Una riflessione diversa

Set cravatta elegante

Piccoli piaceri. Questo set mi è costato una cifra decisamente abbordabile, è di ottima
fattura e lo trovo piacevolmente e sobriamente elegante ma… non sia mai che io lo indossi
nel quotidiano, altrimenti smetto di stare tranquillo. Diciamo che una tuta da meccanico è più
adatta per non farsi fermare ad ogni angolo della strada o peggio…

Sicurezza, igiene, rumori, energia e salute in casa

La casa è lo spazio dove maggiormente deve essere salvaguardata la salute e il benessere dell’uomo. Una casa sana è dunque amica dell’uomo. Ma spesso si confonde il concetto di casa sana con quello di casa costruita con materiali naturali. Senza nulla togliere allo spirito poetico di chi desidera abitare in una casa completamente “ecologica”, ma cercando di essere concreti, analizziamo il problema, esaminandone i vari aspetti:

• La purezza dell’aria;

• L’igiene ambientale;

• La sicurezza al fuoco;

• La sicurezza degli impianti;

• Il rumore;

• La nocività dei materiali impiegati nel costruire;

• La nocività dei materiali impiegati in casa;

• L’energia e la protezione dell’ambiente esterno.

• Il ciclo di vita dei prodotti.

Alcuni organismi e associazioni si occupano esplicitamente del problema e rilasciano attestazioni di conformità.

E’ la concentrazione degli inquinanti il vero pericolo in casa.

Per mantenere bassa e quindi non pericolosa la concentrazione, si può intervenire riducendone le immissioni; utilizzando cioè materiali meno inquinanti. Per fare questo conviene esaminare quale è il contributo percentuale degli inquinanti comunemente presenti nelle case. In ogni caso la ventilazione è il modo per ridurre la concentrazione.

Può avvenire:

  • naturalmente, attraverso gli spifferi e l’apertura saltuaria delle finestre (20% del fabbisogno necessario)

  • attraverso la traspirazione dei muri (3% del fabbisogno)

Nè la traspirazione nè l’apertura dei serramenti possono fornire una adeguata ventilazione.

Solo con sistemi specifici (impianto di ventilazione continua a tiraggio naturale o meccanico) si può sopperire al fabbisogno d’aria.

Necessità di arieggiare gli ambienti

La ventilazione degli ambienti è necessaria per un ambiente sano: in primo luogo

serve per rifornire di ossigeno la respirazione umana, e ridurre la concentrazione di

CO2. Con l’aria esterna si può diluire tale concentrazione.

Evitare il ricircolo dei microrganismi

Una buona prassi è evitare di ricircolare ciò che viene aspirato con i comuni aspirapolveri e rimesso in circolazione nell’aria. Bisognerebbe effettuare le pulizie a finestre aperte oppure disporre di filtri adeguati sull’apparecchio o meglio ancora installare un sistema di aspirazione centralizzata che espella all’esterno l’aria aspirata.

La pulizia degli impianti

Ricordarsi di controllare la pulizia degli impianti di ventilazione, le condotte d’aria, i termosifoni e i ventilconvettori.