Vincere 100 milioni di Euro al superenalotto

Diciamoci la verità…

…con chiunque parlo, dei progetti e delle cose che si farebbero, se si vincesse al superenalotto mi sento rispondere la stessa cosa. In sintesi la gente comprerebbe ville a destra e a sinistra, decine di supercar, acquisterebbe una montagna di oggetti futili e insensati, lussi sfrenati, alberghi e ristoranti ogni giorno in diverse parti del mondo e chi più ne ha più ne metta…

Con chiunque ho parlato, non ho sentito parlare in modo MODERATO di cambiare sì la propria vita, ma sfruttando anche un’opportunità così rara per cambiarla nel miglior modo possibile e soprattutto cambiando anche quella di altre persone. Ho visto solo egoismo puro e desideri sciocchi. L’unico caso che si salva è quello di un mio caro amico che si darebbe alla pazza gioia ma almeno  ha pensato bene di ricordarsi una serie di persone che aiuterebbe volentieri. Ma lui è uno. La massa non farebbe nemmeno quello. La massa tenderebbe a fare quello che critica negli altri.

Ossia la massa, se vincesse, diventerebbe come le persone che spesso condanna. Di questo comportamento socio culturale (ma anche di molto di più…) parlerò in uno dei libri che sto scrivendo ma fino al suo completamento non svelerò nulla.

E poi, diciamoci la verità: “100 milioni di Euro non ci servono”. Se ci servissero realmente sarebbe impossibile vivere adesso che conduciamo una vita più o meno normale…

Sarebbe intelligente invece moderarsi e puntare a fare grandi cose, certo bisogna avere una bella mente e grandi doti ma non sarebbe male:

  1. Aprire nel giro di poche settimane un centro specializzato nei prestiti agevolati che i giovani imprenditori faticano ad avere dagli enti preposti nonostante le brillanti idee che hanno. Si potrebbe fare in modo che le regole del prestito siano talmente agevolate da permettergli di rimborsare il prestito in intervalli di tempo tali da non penalizzare l’avviamento dell’attività. L’interesse da pagare potrebbe essere proporzionato al capitale netto ottenuto negli anni in cui ci si impegna a restituire il prestito. Qualora l’attività non andasse bene sarebbero tenuti a restituire solo il capitale preso in prestito privo di interessi ma con il valore proporzionato agli indici di potere di acquisto e all’inflazione dell’anno in corso.

  2. Si potrebbero realizzare dei corsi di formazione gratuiti sulle miriadi di tematiche che possono interessare i giovani volenterosi di oggi. Che sia un corso di falegnameria,  di saldatura, di carpenteria, di barman, di idraulico, di commercio, di  imprenditoria, di specializzazione nelle libere professioni. Insomma un completamento alla formazione scolastica con i concetti chiave che servono ai giovani per “vivere” al meglio le loro opportunità, la loro vita.

  3. Si potrebbero aprire particolari impianti sportivi come ad esempio quelli per esporre teoria e pratica della guida sicura su strada e perchè no, della guida veloce in pista. Ci sono molte scuderie che si sbattono per realizzare simili progetti ma non trovano mai appoggio da nessuno né tantomeno fondi… Eppure in una nazione che si basa più sui motori che altro come l’Italia… non guasterebbe.

  4. Si potrebbe fare in modo che questa volontà di puntare sui giovani fosse aiutata dallo stato fino ai singoli comuni. E’ ovvio che per mettere in atto un valore aggiunto a livello nazionale, devi avere il supporto dello stato sia per dividere le spese sia per questioni di permessi ecc.

  5. Se avessi la fortuna di vincere aprirei tutte le imprese che ho in mente e ci metterei a lavorare diverse persone con uno stipendio basato su valutazioni… Più sei bravo, più l’impresa va bene per merito tuo e più è alto il tuo stipendio. Credo che sia un modo per incoraggiare le persone e per coinvolegerle nel lavoro che amano e che spesso sanno fare meglio del datore di lavoro.

  6. Si potrebbero fare vere donazioni consegnando di persona a chi si interessa di salute e ricerca un contributo in attrezzature acquistando personalmente ciò di cui hanno bisogno ed assicurandosi che realmente lo abbiano.

 Quante altre idee avete? 😀 Chi più ne ha, più ne metta!

lotterie.jpg

La malattia dell’ultimo modello

L’ultimo modello è davvero sempre il migliore?

Ma soprattutto…

è sempre necessario possedere l’ultimo modello

di un prodotto?

Tra le strategie dell’ottimizzazione la risposta che si nasconde è: “NO”! Vi sono casi in cui acquistare il penultimo modello di un prodotto può rivelarsi una scelta vincente.

Il computer

Potrebbe essere il nostro caso quando ad esempio ci ritroviamo a necessitare di un nuovo computer per lo studio tecnico. Nel momento in cui stiamo lavorando per raggiungere un particolare obiettivo postoci mesi fa, come ad esempio la realizzazione del modello 3d di una vettura da corsa che abbiamo disegnato, ci poniamo la domanda:

“Ci occorre realmente l’ultimo modello di Computer Super Potente dato che alcuni mesi fa consideravamo il precedente modello persino superiore alle nostre esigenze?”

Ovviamente immaginate la risposta da soli… un bel no grande come una casa. Sono molto rare le persone che hanno realmente bisogno dell’ultimo software per la realizzazione di modelli 3d ed il relativo computer adeguato al calcolo. Sono rarissime le persone che acquistano un software per la realizzazione dei modelli 3D e che lo sfruttano realmente al limite fino a provare il desiderio di avere nuove funzioni… Come si spiegherebbe altrimenti il fatto che ci è capitato di vedere lavori  a dir poco magnifici fatti da persone realmente esperte nell’uso di un famoso sotware di modellazione 3D con una versione molto più vecchia di quella attuale. Lavori addirittura migliori di quelli che molti utenti che operano nel settore riescono a realizzare con la versione più aggiornata. Evidentemente come abbiamo illustrato anche nella nostra rubrica “Portare al limite una compatta digitale”, sono molte le tipologie di prodotto che acquistiamo senza poi sfruttarne le reali potenzialità.

Il risparmio in questo tipo di scelta ci ha dato un vantaggio notevole: la possibilità di spendere soli 1000 Euro circa per un computer usato che nuovo e nell’ultima versione ne costa addirittura 3000. La nostra esigenza viene più che soddisfatta. Un tale computer è comunque superiore alle nostre esigenze e l’assenza del desiderio dell’ultimo modello ci da un vantaggio enorme.

E la differenza di calcolo?

In molti casi le differenze ci sono e sono così modeste tra un modello ed il successivo, da non giustificare affatto 2000 Euro di spesa che sarebbe andata persa nel giro di pochi mesi. Eh già perchè… anche il nuovo modello tra qualche mese si svaluterà. Portare al limite quel poco che si può avere a disposizione, in taluni casi, aguzza pure l’ingegno regalando risultati che possono essere persino superiori…

Va poi considerato che la stragrande maggioranza delle aziende produce un nuovo modello di un prodotto, che sia migliore o meno del precedente, per ben chiare ragioni:

Proporre sempre materiale nuovo per dimostrare che si è al passo con i tempi e competitivi sul mercato. Si può oltretutto dimostrare di avere molte idee e di essere molto produttivi. Insomma si può riuscire a dare un’idea forte del proprio potenziale.

L’automobile

Spostandoci letteralmente su un’altra tipologia di prodotto, “l’automobile” sono tantissimi i casi (sarà capitato anche a voi di constatarlo) in cui il meccanico esperto dell’officina autorizzata della vostra concessionaria preferita non gira con l’ultimo modello di vettura pubblicizzata perchè ritiene tecnicamente migliore il modello precedente. Trova che gli dia meno problemi, che le scelte tecniche siano più intelligenti.

A volte si realizzano nuovi modelli di automobili per andare incontro alle esigenze di utenti che in fin dei conti non sono esperti per cui preferiscono avere cruscotti muniti di prese usb, bluetooth, massima interattività piuttosto che un migliore assemblaggio della carrozzeria, una migliore verniciatura, un migliore cambio o altro ancora… Le case costruttrici propongono così nuovi modelli per assecondare le richieste dei clienti a prezzi vantaggiosi e questo porta le aziende a risparmiare su “altro”…

ultimo-modello_articolo_ralph-dte.png

Infine…

…Solo due esempi sono stati sufficienti per comunicarvi un messaggio in questo caso. Due esempi forti ormai alla base della nostra cultura: il mondo digitale e l’automobile. Continuare sarebbe stato noioso, il concetto è chiarissimo: Valutare bene, quando si compie un acquisto, di cosa abbiamo realmente bisogno. Il denaro risparmiato potrà alimentare (parlo a livello professionale/lavorativo) altre vostre esigenze… 😀