Tra le masse le persone che tentano di argomentare vengono derise

Rubrica: Così è la vita

Titolo o argomento: Chi ha studiato a fondo è più mite, imparziale ed equilibrato, chi non conosce e non capisce troppo facilmente beffeggia

TRA LE MASSE LE PERSONE CHE TENTANO DI ARGOMENTARE VENGONO DERISE. UNA SEMPLICE OSSERVAZIONE PARTENDO DA UN VIRUS ROGNOSO, PASSANDO PER L’E-COMMERCE MASSIVO CHE STA DISTRUGGENDO IL NOSTRO PAESE, PROSEGUENDO CON UOMINI IN VISTA PRIVI DI CONTENUTI, IL DUBBIO E LA FEDE. Con una citazione cardiotonica tratta da Luciano De Crescenzo.

Virus, questo sconosciuto. L’Uomo moderno “stressato” non ha memoria

Sul web le persone che tentano di argomentare vengono derise. Vi è una forte suddivisione bipolare, ad esempio, che vede da un lato i sostenitori a spada tratta della divulgazione dell’informazione di massa sul Covid-19 e dall’altra i negazionisti. Qualunque spiraglio di argomentazione equilibrata nel mezzo, qualunque riflessione o tentativo di approfondimento è spunto di derisione da parte di persone che, nella paura della loro spropositata ignoranza e superficialità, si schierano a partito preso, con totale pienezza, sulle spalle dei giganti. Nel dubbio, sai… non si sa mai.

Ma se leggete i testi di Scienze, della Storia delle Scienze, sono innumerevoli i casi in cui si è dovuto fare un passo indietro e correggere, affinare, rifare o, persino, ripensare da capo un assunto. Se leggete la storia dell’Uomo infiniti sono i casi in cui l’ignoranza ha fatto affiliare le menti ad enormi cantonate. Ne è piena la storia della Fisica, della Chimica, della Matematica, della Biologia del corpo umano, dell’Astronomia, della Fisica delle Particelle…

Per citare un esempio chiaro, pratico, recente, privo di ipocrisie ed eufemismi, la Neurogenesi. Un tempo si pensava che il cervello smettesse di produrre neuroni dopo la nascita, appena consolidatosi. Venne fuori poi, nel 1998, che nell’ippocampo “qualcosa” è invece attivo anche in età adulta: le staminali presenti in una regione dell’ippocampo. Vi furono poi ulteriori conferme ma, come potete immaginare, non mancarono anche le controversie. Vi fu, infatti, chi tentò di dimostrare che i neuroni di un adulto sono minori in quantità rispetto a quelli di un bambino. Ma si dimostrò l’esistenza di un processo, definito “potatura sinaptica”, che tende a interrompere le connessioni con i neuroni inutilizzati al fine di ottimizzare il funzionamento del cervello, la capacità di elaborazione, la memoria nonché il risparmio energetico (il cervello è energivoro). Allora si andò a verificare la “giovinezza” delle cellule neuronali presenti e si contestò nuovamente la teoria che però dovette prendere in considerazione anche che molecole come il glutammato ed il cortisolo (vedi in basso i link correlati) eccessivamente presenti nella società stressata di oggi diventano fortemente nocive per il cervello arrivando ad atrofizzare, almeno parzialmente, l’ippocampo. Chi ha ragione? Chi può esprimere certezza definitiva? Per questa ragione gli “obblighi” sono umanamente sbagliati a prescindere da chi abbia ragione (al momento).

E invece riflettere e argomentare fa bene alla salute della popolazione in generale. Fa bene alla mente. Quanti di quelli che deridono o giudicano sanguignamente hanno mai aperto un libro in più? Quanti hanno mai consultato un ricercatore? Quanti hanno sentito la versione di più di un medico e non solo la versione del “Dò retta a colui che afferma quel che voglio sentirmi dire”, quanti?

Ho ascoltato decine di medici, infermieri, ricercatori anche sul tema Covid-19. E tutti, dico tutti, al di fuori dei social e dell’intervista televisiva, si sono sbilanciati in loro riflessioni. Riflessioni che molto spesso erano distanti pur nel rispetto del diverso pensare del collega. Riflessioni che abbracciavano un’intera gamma cromatica e non solo due colori distinti opposti. Molti hanno avuto la maturità ed il coraggio (privatamente) di dire la frase più importante: “Non lo so”. Li ho apprezzati, non li ho derisi. Ho apprezzato i loro spunti le loro comparative con altri fenomeni a partire dalla Spagnola, i loro riferimenti alle Neuroscienze, alla Biologia Molecolare, alla Genetica, alla Virologia, utili per ragionar su, non di certo per deridere.

Chi desidera ragionare non deve essere assimilato ad un folle negazionista. E’ invece una persona che vuole capire. Oggi tentare di capire è diventato oggetto di derisione da parte di stolti che non hanno il coraggio di ammettere, come invece sa fare un medico con decenni di esperienza, il semplice “Non lo so”.

E-Commerce massivo

Stesso dicasi per il fenomeno dell’E-Commerce massivo che sta distruggendo la piccola e media impresa italiana. Non mi sono limitato ad osservare i dati di cui dispongo tramite il mio lavoro e quello dei miei colleghi, i famosi dati che potrebbero “farmi comodo” perché sostengono le mie teorie. No. Sono andato oltre arrivando fino alle precedenti amministrazioni del leader di settore dell’E-commerce massivo, fino ai report più approfonditi, fino all’Istituzioni pilastro per questo paese che hanno combattuto (e stanno combattendo) gravi casi di evasione fiscale proprio da parte dei giganti che operano sul nostro territorio. Sono andato oltre arrivando fino ad interessanti libri che, se volete, potete trovare in tutte le librerie perché non è stata fatta alcuna censura sul tema. Affinando la ricerca fino alle leggi emanate dai Governi per porre delle regole ai concorrenti sleali. Sono risalito a testimonianze di grandi marchi come Nike ed altri big dei settori di alta qualità che hanno “negato” ai “top seller sleali” la possibilità di vendere i propri prodotti con circuiti non approvati. Ed ho raccolto una mole di dati impressionante che conferma l’attività non corretta da parte di chi ambisce al monopolio, al controllo totale del commercio con i danni conseguenti che sta apportando al nostro paese.

Un indizio che potrebbe destare la vostra curiosità potrebbe essere, forse, la ricerca di libri come ad esempio quelli scritti da un certo Martin Angioni (professionista affermato che parla con cognizione di causa di temi sui quali ha una notevole competenza) e delle innumerevoli ramificazioni a cui potete accedere da soli dando vita ad una vostra personale ricerca.

Eppure la massa adesso vuol vedere solo ciò che fa loro comodo, solo quello che la loro avidità gli detta. Più in là avranno modo di capire ciò che oggi non vogliono sentire e ci passeranno in prima persona, ma ora non roviniamogli la festa. Lasciamoli deridere gli altri, lasciamoli privare di valore ciò che a loro avviso lo merita e osserviamo come reagiranno quando capiranno, se capiranno, quando negheranno, quando nel futuro prossimo affermeranno di aver acquistato solo due cianfrusaglie “innocenti”.

L’Uomo in vista che dopo lo scandalo è rinnegato

Un po’ come quando il “capo carismatico” del momento è sostenuto da tutti e poi rinnegato, abbandonato, gettato via dagli stessi che han preteso di salire sul suo carro quando era vincente. Quante sono le persone che conoscete che hanno sostenuto personaggi, poi risultati meri opportunisti, nei primi tempi in preda al sogno effimero di imitarne le speculazioni imprenditoriali e arricchirsi con leggera semplicità? Poi ovviamente, con chiunque si parla a sipario calato, nessuno sa niente, nessuno l’ha sistenuto. I social, poi, hanno peggiorato le cose grazie ad uno schermo protettivo che deforma piccoli agnellini a possenti felini. Tutto detto e tutto dimenticato o, peggio, rinnegato, prima che il fulmine tocchi terra.

Diceva il grande Luciano De Crescenzo

“Questo è il bene e questo è il male. Il bene è il dubbio; quando voi incontrate una persona che ha dei dubbi, state tranquilli, vuol dire che è una brava persona, vuol dire che è democratico, vuol dire che è tollerante. Quando invece incontrate questi qui, quelli che hanno le certezze, la fede incrollabile, allora state accorti, vi dovete mettere paura, perché, ricordatevi quello che vi dico, la fede è violenza, la fede in qualsiasi cosa è sempre violenta”.

Ci tengo a precisare che la fede citata da De Crescenzo la vedo più come una fede ottusa, quella massiva e inanimata della storia. La stessa dei sostenitori che montano sulle spalle dei giganti, per intenderci, la stessa dei negazionisti, la stessa dei bigotti, la stessa degli ignoranti (dove per ignorante si può intendere anche la persona con quattro lauree che però è chiusa, non costruttiva, di mentalità vincolata e fortemente dogmatica, arrogante e prevaricatrice e dove il saggio può essere anche il vecchietto in cima alla montagna che, dopo una vita, vede tutto limpido…).

Personalmente ho la mia Fede, la Fede del mio animo, che riguarda me, che non necessita l’imposizione sugli altri, avverto la presenza di una veglia su di me, della Natura, di un Universo molto più complesso di quanto osiamo immaginare, che non mi so spiegare, di un Padre una Madre architetti della vita, dell’Universo strutturato anche tramite la nobiltà della Matematica, e delle Scienze tutte, come unico risvolto percepibile di qualcosa di più grande e non descrivibile. Dalla sezione Aurea, alla Matematica dei Frattali di Mandelbrot, al concetto di Infinito, passando per la Fisica Quantistica, fino alle Macchine Molecolari, ci vedo qualcosa di più del caso, del semplice caso. Nel musetto del cane, al parco, che si appoggia sulle mie gambe quando sono triste e nemmeno mi conosce… in quel batuffolo di peli ci vedo qualcosa di più del frutto di un caso. Nelle intuizioni, nelle sensazioni che una madre ha con il proprio neonato… ci vedo molto, molto di più di un Universo nato per caso.

Gli credo anche senza prove e, forse, proprio per questo, di prove ne ho avute. Ma la mia Fede si accompagna al rispetto, al libero arbitrio, all’apertura mentale, al dubbio, appunto, che per ognuno di noi tutto sia diverso e per ognuno di noi tutto abbia il proprio motivo, il proprio percorso. Ragione per cui non esistono risvolti violenti nella sincera fede dell’animo. Unico appunto che mi sento di dover fare al Professor De Crescenzo con cui, purtroppo, non posso aver modo di intraprendere un piacevole dialogo che porti sul tavolino del Thé i nostri rispettabili dubbi.
Non credo invece nei massacri della storia, nelle sue economie, né tantomeno nel bigottismo anche se personalmente risvolti violenti ne hanno avuti in passato, nella storia, ma oggi, penso, spero (forse illudendomi), non più.

Così, tornando a noi, mi chiedo: “Perchè mai la mattina mi apro qualche minuto alle convinzioni dei miei amici e trovo racconti di gente che deride ipotesi fatte da esperti senza aver nemmeno tentato di studiare l’argomento e averlo approfondito per vedere se tali esperti dicono castronerie o ipotesi sensate?”. E ancora: “Come mai oggi, che ci definiamo evoluti, le prese in giro mettono così tanta paura da far schierare subito tutti quelli che si sentono da meno in favore dei giganti?”. E’ probabile che siano solo stupidi? Alcuni nascono Border Collie, altri pecore, greggi di pecore, altri pastori, altri cacciatori…?

Siate equilibrati

Quanto sostenuto in questi esempi è solo a scopo chiarificatore di concetti che altrimenti sarebbero troppo astratti. Potete applicare forme di equilibrio con calma e misurata calibrazione ad ogni tema caldo di ogni momento storico. Io mi guarderei bene dal credere alle definizioni drastiche, agli obblighi drastici, perché potrebbero nascondere facce che non avevate considerato.

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Un esercizio di comprensione sul Meccanismo Europeo di Stabilità (MES)

Rubrica: Economia, Metodi

Titolo o argomento: Leggere, studiare, fare domande, capire, approfondire

“La Bce compra i bond delle banche insolventi, così le banche possono a loro volta comprare i bond degli stati insolventi. Il tutto tenuto a galla dai vari Fondi di Stabilità (European Stability Mechanism – ESM) che si fanno prestare soldi dagli stessi governi senza soldi per comprare i titoli di stato di quei governi”.

Kyle Bass

Un esercizio per la mente

Questo post è un esercizio, l’esercizio consiste nel dimostrare se quanto asserito corrisponde al vero o meno. Consiste nell’analizzare le singole frasi del periodo e porle, senza alterarne il senso, in un modo a ognuno propriamente comprensibile. Consiste nell’analizzare ogni informazione riportata e, invece di demoralizzarsi su tutto ciò che non si è capito nell’immediato, segnare da una parte un elenco di termini o di espressioni che non sono chiare. Consiste nel cercare di capire da soli, magari su testi enciclopedici, e poi in compagnia rielaborando i contenuti assieme a chi nutre la nostra stessa curiosità o è avvezzo a logiche, metodi, matematica, basi economiche. Consiste nel verificare le fonti, chi ha detto cosa, a che titolo. Consiste nel contattare ottimi referenti, esperti in materia, tra le persone che avete realmente intorno, ad esempio professori di economia delle Scuole superiori o dell’Università, appassionati del tema dotati di una mente solida, prolifica e innata affidabilità e imparzialità. Se ci trovassimo nel film “Così parlò Bellavista” costui sarebbe Luciano De Crescenzo.

Tutto va rimesso in discussione

Tutto quel che c’è dietro l’affermazione introduttiva va verificato più volte, sentendo più campane, seguendo più fonti, trovando nessi, punti comuni e opposti. Va studiato e ristudiato, poi, quando tutto sembra chiaro, va rimesso in discussione e osservato da nuove angolazioni.

Ne uscirete vincenti qualunque sia l’esito

E’ un esercizio fantastico per la mente. Compiendolo ne uscirete comunque vincenti, qualunque sia l’esito. Infine, se pur perseverando, proprio non riuscite a capire, non demoralizzatevi, non siete voi il problema, potrebbe invece esserlo l’astrusità della logica esposta e potrebbe balenarvi nella mente che se una logica, invece di essere semplice ed intuitiva, è così contorta, o c’è una seria giustificazione (trovare eventualmente quale), oppure è sbagliata.

Impiegate il tempo che ci vuole

Non preoccupatevi del tempo che vi occorre, se vi ci vuole molto tempo è probabile che abbiate bisogno di acquisire più nozioni. Possono occorrere giorni, settimane, mesi e oltre, a seconda dell’ambiente in cui siete immersi e alle dinamiche sociali che vivete ma… vale la pena farlo.

La libertà di non farlo vi farà perdere la libertà di partecipare

Chi non ha voglia è libero di non avere voglia ma non è libero di recriminare e dissentire. Per acquisirne titolo, infatti, deve conoscere a fondo di cosa sta parlando e non fare perno su notizie volatili che si dissolvono nell’atmosfera (fake o notizie mal poste di temporanea convenienza), né sul personaggio che nel tale momento trova più carismatico e di conseguenza, per un bug del cervello, più attendibile (una persona attendibile può anche essere carismatica, mentre una persona carismatica non è detto che sia attendibile). Chi ha voglia e non sa come fare scoprirà un mondo nuovo che gli aprirà numerose porte della comprensione e così, molto del suo quotidiano, se lo desidera, potrà cambiare in seguito alle sue nuove scelte che terranno conto di più parametri. Tutto dipende dalla capacità del lettore di compiere un lavoro serio, affidabile, rigoroso che da internet dovrebbe trarre il meno possibile.

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