Affascinanti biciclette luminescenti

Rubrica: Pubblicità e dintorni

Titolo o argomento: Bellezza

Mi chiedo in buona fede se ci sia una reale convenienza ad inserire in uno spot oggetti più belli, o comunque più affascinanti, sorprendenti, curiosi, rispetto all’oggetto sponsorizzato. Chi guarda la pubblicità, ad esempio a tavola, potrebbe rimanere colpito ed interloquire con i commensali perdendo il seguito dello spot e magari ignorando l’oggetto della promozione. Certo è che prima o poi rivedrà lo spot, ma potrebbe attendere di vederlo solo per osservare ciò che lo ha colpito perdendo l’attenzione su quello che tale spot voleva realmente mostrare.

Attenzione. Dare un giudizio sulla pubblicità non significa dare un giudizio sul prodotto in essa mostrato. Si tratta di due prodotti che devono essere valutati distintamente. Evitare quindi commenti sui prodotti oggetto dello spot.

spot_blackberry.jpg

Le biciclette dello spot BlackBerry

Il simpatico spot con Riccardo Rossi e Federica Pellegrini

Rubrica: Pubblicità e dintorni

Titolo o argomento: Simpatia

Simpatici, spontanei, oserei dire… genuini. Una coppia improbabile per uno spot pubblicitario: lei un po’ imbarazzata, alle prime armi in un mondo molto differente dal suo, è allo stesso tempo divertita, partecipe e concentrata nel capire come muoversi sul set; lui, forte di una consolidata esperienza artistica è abile nel mettere la Pellegrini a suo agio aggiungendo quel pizzico di pepe che ci vuole per ravvivare la scena ed allentare la tensione. Il risultato è uno spot sobrio, divertente, poco costruito e forse, proprio per quest’ultimo motivo, più piacevole. Il primo dettaglio che mi ha affascinato è stato l’assenza dei soliti ed obsoleti sorrisi di plastica: i due si divertono realmente nel girare lo spot insieme e questo traspare assieme alla stima reciproca. Ottima la colonna sonora (Moves like jagger – Maroon 5 featuring Christina Aguilera). Utilizza i link di seguito per vedere due versioni differenti dello stesso spot:

http://www.youtube.com/watch?v=AMvotAe9_JQ
http://www.youtube.com/watch?v=SydtwcUDetU

Attenzione. Dare un giudizio sulla pubblicità non significa dare un giudizio sul prodotto in essa mostrato. Si tratta di due prodotti che devono essere valutati distintamente. Evitare quindi commenti sui prodotti oggetto dello spot.

spot_riccardo_rossi_federica_pellegrini.jpg

 Pellegrini: “A me piacciono gli sportivi!” Rossi: “Me ne so’ accorto!!!”

Il lato B del Merchandising

Rubrica: Pubblicità e dintorni

Titolo o argomento: Logiche inverse

In questi giorni mi sono trovato a sfogliare più cataloghi di utensileria e attrezzature professionali per officine e laboratori di meccanica di precisione. Come di consueto, al termine di ogni catalogo, si trova una moltitudine di gadgets e merchandising: cappellini, magliette, polo, giacconi, portachiavi, giubbini, ombrelli, camicie, occhiali, marsupi, zaini, gilet, valigie, pantaloni, penne, orologi, buste e contenitori, calcolatrici, oggetti e attrezzature per andare al mare o in montagna, modellini di automobili e, nei cataloghi di prodotti offerti da sportive case automobilistiche, persino giacconi in pelle e capi di abbigliemento pregiati. Ognuno di questi prodotti è provvisto del logo aziendale e di eventuali slogan pubblicitari in bella evidenza.

Come ben sapete lo scopo di questi prodotti è quello di conquistare gli appassionati del marchio i quali, dotandosene, provvedereanno poi, spesso senza rendersene conto, a far pubblicità ai prodotti sponsorizzati. Vi potrebbe capitare quindi di indossare il cappellino del vostro prodotto preferito, comunicare a chi vi sta intorno che gradite il prodotto (dato che lo indossate volontariamente e con orgoglio), che secondo voi è valido e meritevole di attenzione e, cosa curiosa, il tutto avendo pagato un prezzo doppio, talvolta persino triplo, rispetto al suo valore di mercato.

Quindi, la cosa curiosa del merchandising è che, in taluni casi, un cliente arriva a pagare un oggetto “promozionale” il doppio o il triplo del suo valore nonostante stia effettuando una pubblicità molto utile a chi quell’oggetto glie lo ha venduto. Non pare anche a voi che ci sia un’anomalia in questo? 😀

 merchandising.jpg

Un bellissimo giubbino in pelle proposto da una sportiva e affascinante casa automobilistica tra gli oggetti del suo “store”. Il giubbino in realtà aveva dei loghi che abbiamo rimosso digitalmente per imparzialità. Il prezzo di questo prodotto supera i mille Euro ma in commercio è frequente trovare prodotti analoghi per qualità dei materiali e delle finiture a prezzi inferiori del 50%.

Pubblicità Fernet Branca

Rubrica: Pubblicità e dintorni

Titolo o argomento: Garbo

Entra nelle case con garbo, non fa rumore, si muove lentamente, educatamente… Ti accompagna sempre con la stessa melodia rilassante che non trapana le orecchie e non rovina il tuo riposo a tavola. E’ la pubblicità del Fernet Branca, uno spot di qualità, ragionato e con un pregio importante: sebbene venga trasmesso raramente, ti ricordi facilmente sia del prodotto che della melodia leggera che accompagna lo spot. Un traguardo irraggiungibile per molte altre pubblicità 🙂

Attenzione. Dare un giudizio sulla pubblicità non significa dare un giudizio sul prodotto in essa mostrato. Si tratta di due prodotti che devono essere valutati distintamente. Evitare quindi commenti sui prodotti oggetto dello spot.

spot_fernet_branca

Soprattutto…

L’autostima come generatore di campagne pubblicitarie gratuite

Rubrica: Pubblicità e dintorni

Titolo o argomento: Autostima

Quanti siti, blog e forum che raccontano un prodotto visto dagli occhi dei suoi estimatori avete incontrato nel web? Tanti, tantissimi. Nella stragrande maggioranza dei casi tali siti non sono voluti espressamente dai produttori del bene di cui si parla. Questo significa che l’orgoglio legato ad un prodotto amato, desiderato o posseduto, può portare al punto di dedicare parte del proprio tempo giornaliero a raccontarlo e pubblicizzarlo spesso involontariamente. Se poi l’orgoglio viene ferito da uno o più visitatori che esprimono un giudizio negativo circa l’esperienza maturata con esso o anche solo circa un’impressione avuta nel leggerne la descrizione… ecco allora che l’autostima può andare alle stelle e, l’elevata considerazione che l’individuo ha di sé, può indurre ad iperbolizzare, esasperare, esagerare, esaltare le qualità di un prodotto indipendentemente dal fatto che questo le meriti o meno. In tal caso l’autostima genera quindi una accanita campagna pubblicitaria gratuita che porta benefici solo ad un soggetto. Tale soggetto non è né l’autore del sito/forum/blog, né il visitatore polemico… non è difficile immaginare chi sia.

Vari studi hanno dimostrato che l’autostima si mantiene costante ed è difficile modificarla anche se le prove oggettive smentiscono la concezione soggettiva che uno ha di sé. Dal punto di vista psicoanalitico, l’autostima è strettamente legata al narcisismo.

 generare_campagne_pubblicitarie_gratuite.jpg

Tra i principali prodotti pubblicizzati involontariamente: auto e moto, prodotti di
elettronica e informatica, sistemi operativi, beni di consumo…

Pubblicità innovative

Rubrica: Pubblicità e dintorni

Titolo o argomento: Innovazione

Dal Bullet-time all’animazione 3D più sfrenata, ecco come gli spot stanno cambiando orientandosi verso nuovi fronti prima inimmaginabili. Grazie alle tecniche cinematografiche utilizzate nei film più famosi ed ora fruibili persino agli amatori del video professionale, la fantasia ha nuovi confini da esplorare e infinite possibilità di realizzare idee, sogni, pensieri nuovi. Nel recente ed affascinante spot della Ford un ammirabile compositing ci lascia immaginare l’impossibile: un uomo realizza il suo veicolo preferito con il solo uso delle dita le quali dirigono l’opera direttamente. Nessuna interfaccia tra l’uomo e la macchina. L’uomo pensa, le dita si muovono, la macchina nasce come lui la immagina. Diretto, fantasioso, impossibile. La pubblicità è stata realizzata componendo i movimenti dell’uomo (realizzati in uno studio attrezzato per il chroma key) su un’animazione di un modello 3D che fa largo uso di alcune delle tecniche utilizzate anche nel film Transformers.

compositing_spot_ford.jpg

Diverso il concetto, ma altrettanto gradevole e nuovo, dello spot Campari: una scena di un aperitivo anzi, per l’esattezza, un istante protratto nel tempo e visto in ogni dettaglio a 360 gradi grazie alla tecnica del “Bullet time” utilizzata per la prima volta nel film Matrix. Tale tecnica, in soldoni, prevede l’impiego di decine di fotocamere poste intorno alla scena ad intervalli calcolati. Lo stesso istante viene ripreso da decine di angolazioni e poi montato insieme in sequenza. In tal modo la scena, pur non evolvendosi ed essendo anzi perfettamente ferma, viene enfatizzata e, con notevole impatto, risaltata in ogni dettaglio. Le fotocamere poi vengono rimosse in post produzione dalla scena digitalmente. Inoltre tramite la tecnica denominata “tracking” è possibile inserire nella scena oggetti aggiuntivi che si muoveranno come se fossero realmente presenti. Un esempio è rappresentato dalle scritte inserite nello spazio tridimensionale dello spot e, probabilmente, anche dal bicchiere (riportato nell’immagine sotto) il quale molto difficilmente potrebbe trovarsi nel punto desiderato al momento desiderato.

bullet_time_spot_campari.jpg

Anche per questa tecnica si può fare largo uso del chroma key oppure, semplicemente, si può adibire uno specifico set come mostrato nelle immagini in basso. Per entrambi gli spot sono state utilizzate tecniche le quali, sebbene già utilizzate in altre situazioni, sono state proposte in chiave decisamente nuova ed originale secondo il mio modesto parere.

bullet_time_img01

Attenzione. Dare un giudizio sulla pubblicità non significa dare un giudizio sul prodotto in essa mostrato. Si tratta di due prodotti che devono essere valutati distintamente. Evitare quindi commenti sui prodotti oggetto dello spot.

La pubblicità pay per click combatte con la pigrizia degli utenti

Quando viene in mente di compiere un acquisto sempre più persone si informano anche su internet,  questo rientra nella normale evoluzione della comunicazione. Il bello oggi è che si pretende di trovare il risultato desiderato con un numero di “click” sempre minore, un’azione sul mouse molto limitata e un’osservazione delle pagine web ancor più limitata. Talvolta pretendiamo addirittura di scrivere il nome di un prodotto e di trovare al primo colpo: la pagina web contenente esattamente tale prodotto, magari al centro della pagina, la sua descrizione scritta nel formato adatto alla nostra vista, quante più immagini possibili e, ovviamente, il prezzo più basso del web.

Nemmeno una “navigatina” sul resto del sito? Nemmeno una spesa di qualche minuto per prendere visione dei prodotti trattati da tale sito? Nemmeno una piccola visita a prodotti alternativi che potrebbero comunque interessarci o quantomeno incuriosirci? Nemmeno una “sfogliata” a possibili siti alternativi per comparare il grado di professionalità percepito? Nemmeno la ricerca di un contatto diretto con il titolare per tornare a parlare “a voce” con persone di esperienza?

La pigrizia che caratterizza una quantità sempre crescente di utenti del web è il problema che affligge chi si occupa di web marketing, realizza siti web, pagine pubblicitarie, campagne “pay per click”. Il compito del migliore annuncio pubblicitario è quello di catturare l’attenzione di possibili clienti, portarli esattamente dove desiderano al primo click e al contempo offrirgli tutte le informazioni di cui necessitano. Una bella sfida. Auguri 🙂

La pigrizia non ha limite, la tendenza è quella di sperare di ottenere tutto quello che desideriamo senza sforzo, nel caso di internet senza fare una “seria ricerca”. Talvolta senza ricercare affatto. Inoltre in pochi minuti pretendiamo di visitare sempre più siti “giornalieri” i quali, al primo click, vorremmo ci fornissero solo le info che ci incuriosiscono e le novità o comunque cose diverse da quelle che abbiamo visto il giorno precedente. In pochi minuti, alle volte secondi, si balza da un sito all’altro con il risultato che non ci si accorge di quante cose ci stiamo perdendo.

Fonte: Articolo tratto dalla mia esperienza in campo SEO, campagne AdWords, analisi del codice delle pagine web, analisi del traffico con sistemi di statistiche, sondaggi effettuati ponendo specifiche domande a centinaia di visitatori dei miei e, naturalmente, di altri siti web.

pigrizia_ricerca_offerte_internet_ecommerce.jpg

Effettuare una ricerca di immagini sulla pigriza può offrirvi risultati curiosi e divertenti. Con “un solo click”.

Pubblicità Dacia Duster

Rubrica: Pubblicità e dintorni

Titolo o argomento: Comportamenti assurdi

Molto curiosa e intelligente la pubblicità di un recente SUV proposto sul mercato a basso costo. L’intelligenza dello spot sta nel fatto che tramite una battuta si sottolinea un comportamento “modaiolo” e ignorante frequente al giorno d’oggi. La battuta in questione è quella che segue quando una giovane coppia, dopo essere rimasta soddisfatta della prova del SUV, ne chiede il prezzo e nel sentire un prezzo imprevedibilmente basso rimane stupita e sconcertata affermando: “Noi vogliamo spendere molto di più!

Questa pubblicità è davvero strategica e prende in giro un comportamento discutibile più che attuale il quale prevede il vantarsi  di aver fatto acquisti costosi. Se ad esempio oggi si spendono migliaia d’Euro per un prodotto di indubbia qualità ma analoga ad un altro proposto a cifre molto minori, non si considera il fatto di non essere informati su quanto si sta acquistando, bensì si tende ad enfatizzare il fatto di poter dire di aver speso tanto. Quasi come se questo ci rendesse più importanti, più belli…

Provenendo da studi in Ingegneria personalmente tendo a fare l’esatto opposto. Tendo ad andare oltre l’aspetto ed il fascino delle cose ed a valutare come sono fatte dentro. Risulta quindi importante capire i meccanismi ed il funzionamento delle cose prima di poter stabilire se quanto si sta pagando è davvero ragionevole. Precisato questo non bisogna quindi dimenticarsi delle riflessioni che abbiamo fatto nell’apposito articolo: Compro il prodotto più economico o il più costoso?

Attenzione. Dare un giudizio sulla pubblicità non significa dare un giudizio sul prodotto in essa mostrato. Si tratta di due prodotti che devono essere valutati distintamente. Evitare quindi commenti sui prodotti oggetto dello spot.

spot_dacia_duster

Ed ella disse: “Noi vogliamo spendere molto di più!”

E’ il prodotto più venduto!!!

Rubrica: Pubblicità e dintorni

Titolo o argomento: Compralo anche tu

Sarebbe questa la giustificazione di diversi spot che promuovono prodotti di vario genere. Quindi, se lo comprano tutti, perchè tu non lo compri? Dai, cosa aspetti? Vuoi rischiare di essere diverso dagli altri? Mi dicevano da piccolo: “Se il tuo amico ti dice di buttarti dalla finestra tu ti butti?” Un prodotto dovrebbe essere promosso e fatto conoscere per le sue peculiarità, perchè è valido, perchè risponde alle aspettative del cliente… non perchè qualcuno dice che lo comprano tutti. Quando si parla di “tutti” e non del prodotto, molto probabilmente c’è poco da dire circa il prodotto stesso…

il_prodotto_piu_venduto.jpg