Curiosità sul cervello, l’elaboratore più avanzato al mondo: connessioni tra attività fisica, cervello e salute – Parte 1

Rubrica: Neuroscienze

Titolo o argomento: Curiosità sul cervello, l’elaboratore più avanzato al mondo

Il genere Homo comincia con l’Homo habilis e termina con noi, Homo sapiens. La massa cerebrale dell’Homo habilis aveva dimensioni pressoché analoghe a quelle di un’arancia. Circa 2 milioni di anni fa il nostro cervello ha improvvisamente incominciato a crescere. Le ragioni non sono ancora note ma c’è un dettaglio molto interessante dal quale partono spunti avvincenti: un cervello voluminoso è un organo molto esigente sotto il punto di vista dei “consumi”. Il cervello umano, pur costituendo solo il 2% della massa corporea, consuma il 20% dell’energia disponibile.

Il cervello è conformato per risolvere problemi connessi alla sopravvivenza in un ambiente esterno instabile e, allo stesso tempo, per farlo in movimento quasi costante. Milioni di anni fa l’uomo viveva quotidianamente in spazi aperti molto vasti, circondato da costanti pericoli e con la necessità di muoversi continuamente (si stimano circa 10-20 chilometri al giorno per l’uomo e circa 5-10 chilometri al giorno per la donna) per procurarsi cibo e ambienti sicuri dove rifugiarsi.

Studi mirati sulla precedente osservazione hanno permesso di comprendere che il cervello umano e la sua capacità di calcolare, memorizzare, creare connessioni logiche (ragionare) e sorprendere, si sono sviluppate mentre l’organismo era maggiormente sottoposto ad esercizio fisico (quindi non dietro noiose scrivanie in ambienti chiusi dall’aria viziata).

Volendo semplificare al massimo la salute e la funzionalità del corpo dipendono dalla salute del cervello, la salute del cervello dipende dall’esercizio fisico correttamente ponderato alle possibilità dell’organismo di cui si dispone (non si fa riferimento all’attività agonistica), l’esercizio fisico permette di potenziare le prestazioni del cervello. Quindi se il cervello sta bene, il corpo sta bene. E per far star bene il cervello c’è bisogno di attività fisica costante e proporzionata all’organismo.

Esercizio fisico → miglioramento condizioni cervello → miglioramento salute generale.
Vi ricorda niente un certo “Mens sana in corpore sano”?

Da notare la recente scoperta dell’Istituto di biologia cellulare e neurobiologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibcn Cnr) di Roma che smentisce l’irreversibilità del declino della neurogenesi (il processo di formazione di nuove cellule nervose) nell’età adulta. Si è scoperto infatti che con l’esercizio fisico costante non solo si annulla il declino della neurogenesi ma si attiva un’iperproliferazione di nuove cellule nervose, con effetto duraturo, che incrementa le capacità mnemoniche generando nuove connessioni e nuove funzionalità… Certo sarà dura combattere la flemmaticità dei più pigri.

Continua…

Fonte: John Medina – Molecular biologist | Ibcn Cnr

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