Bielle in mogano

Rubrica: Materiali e motori

Titolo o argomento: Bielle in legno

Circa una decina di anni fa, sul numero di Marzo della rivista “Elaborare” usciva un articolo riguardo le bielle in fibre naturali. Si trattava di una burla (un pesce d’Aprile), un articolo poi smentito nel numero successivo. L’articolo, anche se non veritiero, era molto ben curato e l’autore inventava dettagli che potevano risultare convincenti ad una prima rapida lettura. L’articolo viene riassunto di seguito:

Si è scoperto che le fibre naturali presentano alcuni vantaggi insospettabili per realizzare organi come le bielle. Bielle allo stato prototipale realizzate in legno di mogano hanno dimostrato di possedere un’elevata resistenza a trazione e compressione, una buona elasticità, un’elevata leggerezza che contribuisce alla riduzione delle inerzie e permette di raggiungere buoni regimi di rotazione. Logicamente il dimensionamento di tali organi dovrà essere più generoso rispetto a quello delle stesse in acciaio. Infine si sono potuti osservare interessanti caratteristiche quali l’assenza di conduzione del calore e delle vibrazioni. Le bielle di legno non trasmettendo né calore, né vibrazioni (come invece accade per i metalli) ed offrono un importantissimo incremento della resistenza a fatica. E’ importante notare però che questi componenti fantascientifici devono subire trattamenti speciali quali ad esempio: rivestimenti con sostanze impregnanti, verniciature con vernici di derivazione aerospaziale.

Ora, a distanza di anni, mi chiedo: “Oggi sarebbe possibile avvicinarsi anche minimamente a quanto affermato in questo pesce d’Aprile?” Così… giusto per effettuare qualche curiosa prova di laboratorio su una biella in un sol pezzo, come quelle adottate sui 2 tempi, e stare ad osservare cosa accade su un piccolo motore che lavora ad un ridotto numero di giri e con minimi carichi.

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