Introduzione all’uso dell’Autoclave

Rubrica: Che cos’è un’autoclave?

Titolo o argomento: Conoscere l’autoclave

Possiamo definire le autoclavi come delle vere e proprie camere iperbariche. Nell’ingegneria che si interessa di materiali, meccanica e del settore motoristico sono fondamentali per produrre organi, componenti o intere parti strutturali di vetture da corsa e non solo…

Sebbene la fibra di carbonio venga modellata al di fuori delle Autoclavi, il passaggio all’interno di queste camere iperbariche è d’obbligo per far polimerizzare la resina che il tecnico provvederà ad applicare manualmente, in fase di modellazione, o della quale la fibra stessa sarà già provvista. La resina polimerizza nel momento in cui l’autoclave inizia a fornirgli il calore necessario per la trasformazione chimica.

L’uso dell’Autoclave conferisce una resistenza del 30% maggiore rispetto a tutti gli altri processi di polimerizzazione. In essa vengono controllate la temperatura, la pressione e il vuoto. Tramite uno speciale sistema di riciclo dell’aria, composto da ventilatore e apposite canalizzazioni, si ottiene l’omogeneità della temperatura.

È possibile riscaldare l’autoclave anche  per mezzo di una batteria elettrica opportunamente dimensionata. La temperatura è controllata in fase di riscaldamento, mantenimento e raffreddamento. I gradienti di riscaldamento/raffreddamento sono stabiliti a seconda delle specifiche richieste dal cliente. La pressione viene regolata in fase di pressurizzazione, mantenimento e scarico per mezzo di valvole pneumatiche modulanti che, gestite dal sistema di controllo, lasciano entrare o uscire l’aria/azoto necessari al ciclo.

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Intro
Riscaldamento
Mantenimento
Raffreddamento
Vuoto
Proprietà di alcune fibre e matrici polimeriche
Curiosità: La prima Autoclave della Ferrari
Autoclave e tecnica
Processo di “cottura” delle prime Ferrari con telaio in carbonio

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Autoclavi dell’azienda ATR Group che attualmente sta passando un momento difficile. Speriamo si risollevi presto dalla crisi.

10 risposte a “Introduzione all’uso dell’Autoclave”

  1. Non so se mentalmente lo hai collegato ad un frantoio o ad una cantina vini 😀 Lì invece si fanno parti in carbonio… comunque Geometra Coltrinari, se proprio ci tiene, ne può comprare una… Visto mai che possa servire in qualche lavoro con la redazione del nostro Blog? eh eh

  2. Bhè magari mettere l’olio ed il vino in autoclave potrebbe essere l’invenzione del futuro per eliminare i conservanti…
    …prendi in considerazione l’idea!
    Elisa

  3. salve la foto delle 4 autoclavi che vengono evidenziate effettivamente e’ dell’atr dove io lavoro ,spero vivamente che si risolvi la situazione x poter continuare a svolgere questo tipo di lavoro che ti arrichisce d’entusiasmo e passione

  4. Sì, sono a conoscenza delle difficoltà dell’ATR e allo stesso tempo della sua grande esperienza, passione e capacità nella lavorazione del carbonio, tuttavia ignoro le cause dei problemi attraversati non essendo io a contatto con personale interno alla stessa ATR.
    Tramite l’Università Politecnica delle Marche avevo chiesto di far visita agli stabilimenti, ove possibile, con un gruppo di giovani studenti di Ing. Meccanica. Chissà che sia possibile prima o poi.
    Se lo desideri puoi illuminarmi privatamente: ralph.dte@gmail.com sulla situazione di ATR Group.
    Buona serata Raffaele

  5. Bè cosa dire dell’a.t.r. Io ciò lavorato per 12 anni sò vita morte ma soprattutto conosco anche i miracoli che può fare la gomma! Si avete capito bene non vi fidate? Contattami e vi stupirò senza effetti speciali. Poichè e pane per i miei denti.

  6. Ciao,
    faccio parte di un’azienda che costruisce stampi per la spalmatura del carbonio, nel settore automotive. Saremmo intenzionati ad implementare il lavoro con la fornitura al nostro cliente dei manufatti. Ci servirebbe un’autoclave con diametro interno 1500 mm x 2500 mm di profondita’.
    Abbiamo un’idea per la testa, che e’ quella di progettarla noi, e poi costruirla. A questo punto si pone il problema :
    – Per la verifica del progetto che risponda alle norme in corso come facciamo ?
    Grazie per la risposta ed eventuali suggerimenti

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