L’otturatore, scelta dei tempi di esposizione

Rubrica: Portare al limite una Reflex digitale

Titolo o argomento: L’otturatore – Parte seconda

Se doveste fotografare una corsa di cavalli che tempi di posa usereste? E se doveste fotografare un’auto di formula1? Se invece desideraste creare un effetto sfruttando un cavalletto a tre piedi?

Ecco uno schema logico per effettuare delle scelte corrette:

→ Più un oggetto che vogliamo fotografare si muove rapidamente e più breve dovrà essere il tempo di posa (o tempo di esposizione).

→ Al diminuire del tempo di posa però diminuisce la quantità di luce che può raggiungere il sensore/pellicola.

→ Quando la quantità di luce che raggiunge il sensore è ridotta, occorre utilizzare una maggiore sensibilità e salire pertanto con il valore degli ISO nelle impostazioni di scatto. Nel caso si usi una reflex con la pellicola, si sceglie una pellicola maggiormente sensibile. Operazione più complessa ma più gradita ai veterani della fotografia.

Contribuiscono nella riuscita di una buona foto in queste condizioni: un obiettivo molto luminoso (grande limite delle compatte digitali), la possibilità di raggiungere valori di ISO elevati  e tempi brevissimi di esposizione pari a 1/2000 1/4000 1/8000; infine un’apertura del diaframma proporzionale alla profondità di campo che si vuole ottenere.

Note

Come abbiamo specificato nel precedente articolo, a tempi di esposizione lunghi corrisponde un valore di esposizione basso e viceversa. Questo per convenzione. Ciò crea solo confusione nei neofiti pertanto ci limitiamo a dire nei nostri articoli se si sta usando un tempo di esposizione lungo o breve in modo da non confonderci.

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L’otturatore – Parte prima
L’otturatore – Parte seconda

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