Tecnologie obsolete: costruire una casa

Rubrica: Tecnologie obsolete

Titolo o argomento: Edilizia e metodi di costruzione

Se penso che al giorno d’oggi una casa è ancora costruita con il cemento e con un processo produttivo che implica la necessità di vari strati, ad esempio: mattone faccia a vista, strati isolanti per l’isolamento termico, strati isolanti per l’isolamento acustico, mattoni forati, cemento, intonaco, vernice… penso a un qualcosa di vecchio, obsoleto, costoso e difficile da aggiustare, ristrutturare, sistemare, modificare.

Tecnicamente non è sensato al giorno d’oggi dover rompere i muri per far passare un impianto di allarme  (certo ce ne sono di wireless ma con quali rischi?) o dover rompere un pavimento per aggiustare o modificare le tubazioni dell’impianto idrico. Non ha molto senso fare la casa a strati altrimenti non è isolata ai rumori, al caldo e al freddo, all’umidità. Non ha molto senso che non sia ristrutturabile con facilità e che sia necessario molto spesso spendere cifre pari a quelle del valore della casa stessa per ristrutturarla ed avere comunque un edificio “vecchio”.

La logica dei mattonici LEGO è senz’altro un buon punto di partenza per comprendere come le tecnologie attuali dovrebbero fornire case che possano essere smontate senza danni per adeguare impianti e isolamenti o ancora per implementarle con nuove tecnologie o ristrutturarle recuperando pezzi ed utilizzandone di nuovi.

Un minimo accenno a questa idea di cambiamento, fervida nella mia mente, lo possiamo vedere ad esempio con le case in cemento armato dotate però di tetti in legno. Se ncessario dopo 20 o 30 anni questi possono essere completamente smontati aggiustati o sostituiti. Si può montare un isolamento termico migliore, cambiare una trave, ecc…

Esistono persino pavimenti che si svitano… Questo significa che per modificare un impianto idrico si prende un cacciavite, si svitano le viti, si sollevano le mattonelle e si lavora sugli impianti senza rompere né spendere cifre esagerate.

Esistono inoltre blocchi di mattoni che vengono assemblati con la sola pressione del loro peso, altri che sono già completi di buona parte degli strati di cui necessita la casa. Con una sola passata si monta tutto e le spese di montaggio calano drasticamente anche se, sinceramente, aumenta il costo del laterizio.

Infine possiamo costruire (e smontare per ricostruire in un altro modo) diverse zone ricreative della casa  con mattoni in legno senza quindi ricorrere ai mattoni tradizionali ed alle complicazioni che tali lavori implicano.

Insomma più andremo avanti e più la casa sarà comparata ad un’automobile che si può portare dal meccanico, smontare, revisionare e aggiornare sostituendo delle parti facilmente e senza buttare via la struttura primaria. Questa tecnologia però è in ritardo… a mio avviso, oggi dovrebbe già essere diffusa da un pezzo. Invece sul mercato troviamo spesso prodotti obsoleti*, sensibili ai terremoti** ma talvolta osannati con campagne di marketing nelle quali si abusa di suffissi quali “bio”, “eco” senza avere una concreta idea di cosa si stia parlando.

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*Il fondo lo si tocca in quelle particolari agenzie immobiliari che tendono a far credere ai clienti che “tutte le case sono uguali” e che quindi conviene sempre scegliere quella che costa meno. Poi puntualmente accade questo: La casa, un investimento sicuro?
**Sensibili ai terremoti significa che la casa resiste ai terremoti come prescritto a norma di legge, tuttavia può richiedere, in seguito a forti scosse, costosi lavori di manutenzione cosa che accade più raramente con strutture in cemento misto legno di cui ancora troppo poco si sente parlare.