Rubrica: Mente e salute
Titolo o argomento: Ridurre lo stress della vista al computer è possibile ma le pause vanno comunque rispettate
Abbiamo descritto in due noti articoli i problemi che emergono stando davanti al pc soprattutto quando alcune condizioni di sicurezza (indicate dalla legge 626) non vengono rispettate (Troppo tempo davanti al pc? – Calo di zuccheri davanti al computer?). Ora però, ammettendo di trovarci davanti ad un computer in un ambiente ben illuminato, con la giusta distanza tra il monitor ed i nostri occhi ed in condizioni di sicurezza, potremmo desiderare di avere comunque una maggiore protezione ed un maggior comfort per i nostri occhi.
A questa esigenza rispondono i tecnici della Sola Optical con le lenti Relax, dapprima vendute nelle gradazioni ambra 15% e 25%, ora disponibili solo nella nuova gradazione intermedia ambra 20% (vendibili sia neutre che graduate). Il compito di queste lenti è di filtrare i raggi ultravioletti emessi dal monitor del vostro pc e la forte radiazione luminosa del blu tipica delle luci al neon che retroilluminano gli schermi lcd. Sia chiaro, queste lenti non vi permettono di stare tempi eccessivamente prolungati al computer, ma vi aiutano a stressare meno la vostra vista durante le vostre normali attività. La regola della pausa di mezz’ora ogni ora permane.
Abbiamo rilevato durante un test durato 30 giorni come le lenti Sola Optical (gradazione ambra 20%) lascino in effetti la sensazione di una vista più riposata dopo un’ora ininterrotta* di computer. Le palpebre risultano meno appesantite, non si sente la necessità di stropicciare spesso gli occhi, calano i bruciori e, quando si distoglie la vista dal monitor e ci si guarda intorno nella stanza, gli oggetti appaiono più definiti. Rimane invece invariato il consumo di liquidi e sali minerali (magnesio e potassio) per il quale non vi è ancora una teoria medica (dimostrata) che lo abbini allo stress indotto dai monitor**. Ci teniamo comunque a sottolineare che le pause vanno effettuate ugualmente per la vostra sicurezza e la vostra salute in quanto tali lenti sono un buon ausilio ma non una soluzione definitiva. Il massimo queste lenti lo offrono di giorno, quando il vostro studio è molto ben illuminato, situazione durante la quale si riesce a lavorare al computer anche un’ora in più prima di sentire la necessità di una pausa.
Abbiamo provato inoltre a tenere le lenti Relax in un ambiente illuminato esclusivamente da neon (all’interno di un negozio) ed i risultati sono stati i medesimi. Utilizzare però queste lenti anche quando non siete davanti al computer può portare, al termine dell’uso, qualche piccolo problema temporaneo di percezione dei colori. Il rosso viene alterato ad arancione e l’arancione viene alterato a rosa, il bianco può essere visto con un leggero alone rossastro. L’utilizzo di tali lenti, inoltre, è assolutamente sconsigliato durante la guida notturna nella quale si perde la definizione di importanti dettagli. La soluzione che riteniamo migliore è quella di procurarsi un paio di occhiali munito di lenti “relax” apposito per l’uso al computer; utilizzare quindi un normale paio per tutto il resto della giornata o non utilizzare alcun paio di occhiali se non se ne ha bisogno.
Abbinare questo trattamento ad una lente anti-riflesso risulta il connubio vincente per il massimo comfort della vista davanti al pc nel caso voi siate fotografi, grafici, disegnatori cad, disegnatori di modelli 3d, compositors, video editors o comunque persone che fissano ininterrottamente per diverse ore il monitor del computer.
*Rispetto ad un’ora ininterrotta senza l’uso di lenti relax
**Attenzione: Trattasi di una mia teoria personale la quale non è un parere medico valido.
Come al solito io faccio il bastian contrario: chi lavora nel campo della fotografia o dell’immagine più in generale, solitamente spende molti soldi nello schermo, sia esso un eizo, un lacie, o un nec (ho citato queste tre marche perché sono le tre maggiori produttrici di schermi professionali) proprio per avere una resa visiva che:
1: sia costante ed omogenea in tutte le aree dello schermo (non a caso alcuni di questi schermi hanno la possibilità di regolare la luminosità in maniera indipendente tra le varie aree)
2: è certificato da vari enti per coprire almeno il 98% dello spazio rgb così da non avere brutti scherzi al momento delle prove di stampa o video (con relative nottate dell’ultimora) con questo dove voglio arrivare? Nessun professionista che lavora con le immagini (io compreso) prenderebbe in considerazione l’uso di questi occhiali, perché quando dici “Se siete utilizzatori di programmi di fotoritocco potete avere un’idea di come vedrete con queste lenti aggiungendo ad una vostra foto un livello ambra con un’opacità del 20%”, indichi un valore assolutamente relativo allo schermo che stai utilizzando quindi senza alcun parametro fisso (senza contare che questa operazione non compensa in qualsiasi caso il viraggio dei colori).
Penso comunque che siano molto utili e più indicati per chi non ha necessità di controllare costantemente il colore.
un saluto!
Federico
Ciao Federico, grazie per il tuo commento. E’ molto interessante. Vorrei aggiungere alle marche che hai citato (visto che le abbiamo tirate in causa) anche la Apple dato che anch’essa propone sul mercato dei monitor professionali di eccellenza.
Vorrei precisare inoltre che l’elevata professionalità del monitor non dovrebbe (se non erro) precludere l’utilizzo di occhiali protettivi in quanto qualunque sia la qualità del monitor, gli ultravioletti vengono emessi ugualmente. Quello che è certo è che l’uso di lenti protettive genera senza meno un viraggio dei colori proprio come dici tu. In molti casi però questi occhiali vengono usati da persone che non fanno un controllo costante del colore. Nel momento in cui questo avviene, si tolgono semplicemente le lenti. Molti altri utilizzatori invece non fanno un uso professionale del computer ma semplicemente hanno necessità di riposare la vista. Altri ancora regolano i colori come occorre loro e poi affidano a degli “script” la ripetitività del lavoro stesso su più immagini o su più render. Correggimi se sbaglio. La tua osservazione rimane comunque molto interessante, se vuoi fare ulteriori approfondimenti… siamo qui 😀
Mi correggo, vedo sul sito Apple che attualmente non ci sono in catalogo monitor professionali. 🙂 Ce n’era uno fino a qualche tempo fa ma ora non è menzionato.
OT: apple faceva schermi niente male ma a mio avviso considerabili semi/pro: a parità di diagonale e di tecnologia usata (IPS) la luminosità, l’angolo massimo di visione ed il gamut erano simili (dati alla mano gli eizo dello stesso periodo erano comunque superiori) ma quello che più spingeva e spinge i professionisti a scegliere le marche che ho citato sono una serie di servizi (come ad esempio la sostituzione immediata dello schermo anche solo con un pixel morto con una garanzia di 3 anni!!!!) ed anche, a parità di prezzo, il calibratore e la palpebra inclusi (un calibratore buono costa diversi soldini) /OT
Detto ciò non metto in dubbio che il monitor emetta degli ultravioletti, ma ribadisco il fatto che comprarsi un monitor da 3000 euro, calibrarlo (ci passi una giornata minimo tra calibrazione e profili colore) e poi usare degli occhialini che virano è un po un controsenso, meglio fare una pausa in più 😉 per gli altri lavori, come ho già detto, non metto in dubbio l’utilità
OT reply: Sì sì ma infatti non ho affermato che i monitor che in passato metteva sul mercato la Apple fossero più professionali degli Eizo… Ci mancherebbe. Conosco la fama di entrambi i marchi. La Apple si faceva produrre il pannello (per il monitor professionale destinato prevalentemente ai Mac PRO) dalla Philips. La Eizo se lo fa produrre dalla Samsung. Fattori che hanno confuso molto le idee dei possibili acquirenti molti dei quali hanno persino immaginato che fosse sufficiente avere un monitor di alta gamma Samsung per avere un prodotto equivalente ad un Eizo. Stesso dicasi per Philips ed Apple…
Invece, oltre ad un prodotto ideato e realizzato appositamente solo per Eizo (o Apple nell’altro caso) e quindi non comparabile con quelli presenti nei cataloghi di Samsung (o Philips nell’altro caso), vi è un servizio specifico mirato ai professionisti che comprende appunto quanto da te citato. E’ ovvio che si tratta di un altro mondo. 😉
Li sto provando da circa un mese () e la stanchezza dell’occhio è diminuita notevolmente, ma contestualmente ho un continuo bruciore all’occhio che scompare dopo pochi minuti che li utilizzo.
A causa di detto bruciore credo che smetterò di utilizzarle.
Ciao Mirko, in tal caso credo che ti convenga fare una visita oculistica, spiegando la situazione, per prevenire eventuali danni alla vista.