Rubrica: Fisicamente, Narrativa
Titolo o argomento: Il fascino del mondo microscopico che avvia al concetto di “quanto”
I ragni, mirabili architetti, conoscitori dei fondamenti matematici, protagonisti della fisica e inconsapevoli ispiratori della biomimetica. All’interno dei nostri canoni naturalmente non sono considerati belli ma è indubbio che bello, strabocchevole e affascinante invece “è” quel che con abile maestria sono in grado di realizzare. Struttura, ordine geometrico, eleganza, resistenza, funzionalità. Nel loro mondo microscopico le leggi della fisica iniziano a mutare e dalla fisica classica iniziano quell’alterazione che ci porta verso la fisica quantistica, nel mondo invisibile, quello che pensiamo che non ci sia sol perché non lo vediamo.
Ed ecco allora che ho scattato queste sorprendenti macro di un dettaglio che i miei occhi hanno “svisto”, intuito, supposto, in un breve frangente passando davanti ad una siepe vicino casa. Ingrandimenti di circa 100 volte svelano geometrie e catenarie di gocce i cui diametri seguono salti quantici che con uniformità si ripetono talvolta identicamente, talvolta seguendo codici, sequenze, stati di tensione, organizzazione delle disposizioni, multipli di diametri che portano numeri equilibrati lungo segmenti opportunamente riempiti. Umidità minore si suddivide autonomamente in gocce minute; umidità maggiore porta ad accorpamenti quantici di gocce che si sommano naturalmente generando composizioni di gocce più grandi con alternanze di resti non assorbiti ma capaci di riempire gli spazi rimanenti che portan dispari.
Ed ogni mondo ha dentro un mondo che ha dentro un mondo (come dice la canzone “Safari” di Jovanotti). Ed ogni goccia riflette la medesima incredibile scena capovolta: la stradina del garage di casa mia, il cielo, il buon vecchio Defender, la siepe e me con la reflex ed il cavalletto… E’ superbamente incredibile. Questo è quel che si dice, per gli amanti della Natura, “uno splendido regalo di Natale”.
Buon Natale anche a Voi,
Raffaele : )
Nota
Le foto sono delle macro pure, assolutamente non ritoccate digitalmente in alcun modo. Questo è realmente quello che ci sfugge ogni giorno pur essendo davanti ai nostri occhi i quali, negli ultimi tempi, purtroppo, sono male utilizzati davanti a blandi intrattenimenti mediocri.
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