Apertura mentale

L’apertura mentale è quella caratteristica propria delle persone che riescono a immedesimarsi in pensieri altrui o in pensieri di vario genere con punti di vista anche “lontani dal proprio”. Significa saper valutare le cose razionalmente e tendere verso l’evoluzione della persona (e della società) senza per forza passare per punti di vista personali spesso atti a rafforzar il proprio orgoglio ma non la mente. Non avere apertura mentale porta al blocco evolutivo della persona e della mente che tra l’altro genera svantaggi nel mondo del lavoro, nell’inserimento in una società e nel seguire il mondo che cambia. Qualunque sia il vostro ideale, qualunque siano le vostre idee, tenete sempre conto che il mondo non ruota sempre intorno a voi, se non nei promo della telefonia, e che spesso accettare che il mondo sia cambiato può voler dire migliorare la propria esistenza, se non altro semplificarla. E poi, diciamoci la verità, quante volte ci accorgiamo di aver detto una fesseria ma non lo ammettiamo per orgoglio?

Esempio 1: Prendere in considerazione suggerimenti

Ieri realizzando un altro mobile per una ricerca su legno e design nel mio lab, mi sono scontrato con un banalissimo problema legato alla punta da legno del trapano. Senza dilungarmi sul quale fosse il problema, mio padre che mi aveva visto fare i lavori di assemblaggio aveva notato una imprecisione tecnica. Io non l’ho ascoltato e due ore dopo mi sono accorto che aveva ragione. Un radiotecnico che corregge uno studente in Ing. Meccanica? Non sia mai! Scherzate! E invece aveva ragione. Spesso ci si perde nelle piccole cose. Risultato: come l’ho visto gli ho fatto notare che lui aveva ragione e che io avevo fatto un ragionamento errato. Non solo la cosa ha migliorato il dialogo, ma non ho dovuto inventarmi scuse assurde pur di dire che avevo ragione. E’ bastato ammettere l’errore per migliorare il clima lavorativo e stare spensierati. In poche parole siamo andati avanti molto più velocemente a vantaggio della qualità del prototipo del mobile che sto realizzando. C’è stata evoluzione. Provate a moltiplicare questo esempio per tanti quanti sono gli abitanti di una nazione, o anche di più. Certo è pura utopia, allora provate a farlo per voi stessi.

Esempio 2: Le due sorelle

La mia ragazza e sua sorella proprio non si capiscono. Senza puntare il dito, sostengo solo che una delle due non fa il minimo sforzo per comprendere le esigenze dell’altra. In questo modo condividendo la stessa camera, i litigi si susseguono giornalmente peggiorando l’umore di entrambe, l’armonia a pranzo e cena e la resa a lavoro. La lamentela principale, se le interrogaste entrambe, sarebbe sempre la medesima: “Mia sorella non capisce nulla!”. La verità potrebbe stare nel mezzo, oppure si potrebbe non escludere che l’una non faccia il benché minimo sforzo per vedere la situazione dal punto di vista dell’altra e questo non le porta problemi solo con la sorella con cui litiga, bensì le arreca danno anche nel suo modo di interagire con i colleghi di lavoro, nel modo di porsi con il mondo del lavoro, nel modo di porsi verso gli obiettivi che vuole raggiungere con logiche distanti dalla realtà. Se si capisse che comprendere le logiche altrui può farci imparare qualcosa di nuovo e se si capisse che comprendendo nuove logiche si può sviluppare la mente e il modo di fare le cose, beh allora ci sarebbe una maggiore evoluzione della persona. Questo vale a partire dal rapporto con il vicino di casa o di scrivania, fino alle persone che riteniamo sciocche. Quanto tempo perderemo in assurde discussioni prima di immedesimarci nel loro punto di vista per meglio comprendere anche la loro idea?

Esempio 3: Il mio amico Enzo ed io

Una persona schematica potrebbe dire, che essendo Enzo un geometra (anche se con molti esami di Ing. Edile e Architettura alle spalle…), la sua presenza all’interno di una scuderia di veicoli da corsa sarebbe inutile. Nessun errore è più grande di questo nel mondo del lavoro. La presenza di Enzo all’interno di un team di lavoro, in realtà, offre un apporto non indifferente. Le sue osservazioni logiche e la velocità e la volontà con cui apprende molti fattori, fanno sì che il lavoro risultante dagli sforzi di entrambi sia migliore ma soprattutto, renda di più in termini di efficienza. Quando si è precoci (io personalmente ho iniziato a collaborare nel mondo delle corse a soli 16 anni mentre studiavo all’istituto tecnico) si può cadere in un brutto errore: l’abitudine e la frenesia con cui si fanno le cose nel mondo delle corse porta spesso a dare alcune cose per scontate. Le osservazioni di Enzo, invece, sono utili in quanto bloccano la frenesia del susseguirsi dei lavori, anche solo per una domanda che può apparire sciocca. Così non è. Non si contano più le volte in cui grazie alle sue domande e alle sue riflessioni abbiamo approfondito un aspetto dato per scontato. Questo, guarda caso, ha portato enormi miglioramenti ed in tempi tutto sommato brevi, io ci rifletterei.

Conclusioni

Tanto per intenderci, questo blog nasce da una logica… è una logica. Per tale ragione, per diverse persone, è stato difficile comprendere come mai un blog (in fase di avvio) trattasse argomenti apparentemente non legati tra loro e che più volte mi è stato suggerito di dividere (erratamente) in più blog. Se io ti parlassi di come usare una certa tecnologia, sapresti poi capire gli effetti della sua presenza in un’azienda e sul mercato? Saper saldare il rame non significa che saprai come portare innovazione nella saldatura del rame attraverso un servizio unico. Sono argomenti delicati. Non saranno sufficienti le prime centinaia di articoli scritti per spiegare. Probabilmente non ne basteranno mille.