Moto TURBO “low cost”: passione a costo zero – 3

Rubrica: Le nostre prove
Titolo o argomento: Moto turbo – parte terza

Si gira la chiavetta, si preme start, il motore non esita un solo istante e va in moto… Suona bene, preciso, accattivante. Qualche colpo di gas e si avvertono subito le intenzioni di questa moto. Sergio ci racconta la sua esperienza di Guida dopo aver percorso pochissima strada dal termine della realizzazione del modello. Dice: “Non si tratta di una moto inguidabile come molti pensano; la modesta sovrapressione data dalla presenza del turbo non si avverte nemmeno ai bassi dove il motore gira rotondo e la moto risulta guidabile. Ai medi regimi la spinta diventa corposa ma con garbo. La forcella si estende ed il gusto è garantito.” Il problema della ciclistica – continua Sergio- è nel carattere per così dire sottosterzante di questa moto. Un problema che aveva anche da originale e che sta pensando di risolvere con nuove modifiche che affronterà quest’anno. Il modello non è quindi definitivo e subirà tutta una serie di affinamenti per scoprire dove può condurlo una passione così forte. In previsione nei prossimi mesi a venire c’è la partecipazione a diversi moto raduni di Honda elaborate…

Moto Special - Moto turbo a bassa pressione

Non vediamo l’ora di scoprire in seguito le nuove impressioni di guida di Sergio e tutti i lavori che sta minuziosamente mettendo in cantiere per il futuro. Tanti, tantissimi complimenti a Sergio per il favoloso lavoro di artigianato che conquisterà il cuore di molti lettori appassionati 😀

Un ringraziamento particolare va a Sergio Fileni della Officina Meccanica Fileni di Jesi per l’intervista concessaci e tutto il tempo dedicato allo smontaggio di alcune parti per effetturare scatti più chiari possibili.

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Moto turbo “low cost” – parte 2
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14 risposte a “Moto TURBO “low cost”: passione a costo zero – 3”

  1. Un grande lavoro!!
    E’ incredibile come un professionista nel tempo libero abbia portato avanti un progetto del genere.
    Complimenti e in bocca al lupo per i futuri perfezionamenti a questa moto.

  2. Si, concordo con Marco!
    Sono stupefatta da questi articoli…
    Questa è la dimistrazione di quanto sia possibile portare le proprie passioni al limite raggiungiendo cose spesso giudicate impossibili..(mi sto autocriticando in questo momento 🙂 )
    Riconosco il lavoro portato avanti dal bravissimo Sergio Fileni anche se mi dispiace non poterlo apprezzare in ogni minima parte a causa della mia ignoranza in materia.
    Ringrazio il Sig. FIleni e Raffaele che con questi articoli mi hanno dato testimonianza di quanto le cose piu’ difficili, a volte, posso diventare possibili dando tutti noi stessi.
    Grazie
    Elisa

  3. Non è la prima volta che vedo moto di serie alle quali viene aggiunta una turbina… ma leggere che è stata fatta questa elaborazione a costo zero… prendendo i componenti da auto usate è davvero spettacolare!!
    Chissà come va!

  4. A livello di motore va come un orologio, ha un suono brillante, niente vibrazioni strane o rumori metallici. A livello di guida, Sergio mi ha detto che è un tantino difficile da guidare, ma non per l’elaborazione che ha fatto, bensì proprio per il tipo di moto che già originale accusava un anteriore un pò impreciso a causa della ruota da 16″. 😀

  5. non ho parole, un plauso a questo mirabile esempio di creatività!
    purtroppo con l’arrivo del “benessere” l’ingegno viene meno soppiantato dal pensiero comune :”è vecchio o malfunzionante QUINDI è da buttare!”
    e invece ogni volta che vedo questi esempi rimango affascinato e dentro il mio cervello partono mille idee.
    Un saluto
    F.

  6. Bravo bravo bravo!
    Complimenti, dico sul serio. E io che pensavo che mettere un 150 su una vespa 125 fosse un lavorone! 😀
    E quello che personalmente colpisce di più, è l’incredibile modo in cui una turbina e tutto l’impianto associato sia stato agevolmente nascosto all’interno di una moto, ovvero di uno spazio molto sacrificato. Anzi, ricavando una sella più comoda, un serbatoio come dio comanda e una moto nel suo complesso bella anche da vedere.
    Questa è arte signori
    Mazza

  7. P.S. Il codone della SRAD verrà per sempre ricordato come il codone più ciccione della storia delle moto!!

  8. Sì è più grande anche rispetto a quello dell’Aprilia RS 250… In passato Aprilia e Suzuki ebbero modo di collaborare e da lì vennero i codoni a goccia… Che bei ricordi

  9. Certo avete detto tutto e di più nn si può aggiungere.
    La moto è fantastica,costo zero, ottima estetica , motore compattissimo per tutte l’espansioni applicatevi e altro mmh…………………………………..sperare che il sogno si trasformi in realtà ovvero qualche casa costruttrice possa prendere in esame la possibilità di realizzarla chissà…………UN IN BOCCA AL LUPO E IN C… ALLA BALENA DA UN APPASIONATO DI MOTORI (SIA 2 CHE 4 RUOTE)
    AVEEEEEEE Gianni1965 (NONNINO65)

  10. Dimenticavo un ringraziamento al Sig.Fileni&Co per la realizzazione del prototipo(giusto) ed uno anche a tutti voi ke contribuite sempre ad aggiornarci su tutto il Mondo in Generale grazie di tutto cuore
    aveeeeee Gianni1965 (NONNINO65)

  11. ciao complimenti anche io sto cercando di fare turbo il mio gp800 gilera bicilindrico a v cc839 sto utilizzando una turbina della uno turbo hii speriamo che vada bene vorrei girare a 0,6 ho problemi con l’intercooler ma se non lo metto te che mi consigli grazie!!

  12. In primis ti consiglio di girarci solo in pista, proprio come fa l’artigiano che ha realizzato la moto del nostro servizio. Puoi non inserire nell’impianto un intercooler se non usi sovrapressioni elevate. Potresti invece aggiungere un radiatore dell’olio che abbia una superficie di scambio adeguata. Vedi ad esempio che radiatori olio usano moto di analoga cilindrata e potenza leggermente superiore… 🙂

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