Gente disarmata

Se non sai fare è difficile costruire, ottenere, raggiungere. Per saper fare devi aver la possibilità di studiare e di imparare. Se non vieni formato non hai niente di utile da conoscere, approfondire. Se non conosci non hai i mezzi per risolvere i problemi giornalieri. Risultato: hai sempre bisogno di qualcuno che risolva i problemi per te. Ma ognuno li risolve come meglio crede. La risoluzione che ti potrebbe essere fornita, quindi, potrebbe essere in conflitto con quello che tu avresti fatto se solo avessi avuto modo di conoscere, studiare… Si ma studiare cosa?

Tutto parte da quello che sai fare, o puoi/vuoi imparare a fare, e da quello che la tua testa riesce a concepire. Per questo per le menti più teoriche è molto utile fare indigestione di ricerca e sviluppo, mentre per le menti pratiche è altrettanto importante fare un pieno di formazione e competenze. Per altri ancora sono importanti entrambe le cose; senza questi strumenti si è disarmati e si è costretti a vivere passivamente una o più situazioni.

Molto frequentemente si imputa l’insufficiente preparazione di un individuo al fatto che non abbia avuto voglia di studiare/fare. Purtroppo però ci sono fenomeni che contraddicono le normali credenze. Poco tempo fa, ad esempio, ho chiesto, presso la mia Università, di poter utilizzare un laboratorio al fine di saldare delle parti. Ovviamente conosco diverse persone che sono particolarmente abili in questo, ma avevo piacere di imparare cose nuove cercando nell’Università un riferimento che consideravo più che solido. Ebbene la risposta è stata negativa in quanto il professore al quale ho chiesto informazioni mi ha risposto che per fare “simili cose” occorre che l’Università faccia un’apposita assicurazione e questo non è possibile. «Simili cose?» Avevo solo bisogno di fare qualche saldatura assistito da personale esperto. La risposta finale è stata semplicemente il suggerirmi di fare un corso a pagamento…

Un’Università così mi sembra un po’ limitata e la definizione che vede gli studenti come dei clienti inizia a sembrarmi razionale. Ricordo con piacere quando all’Istituto Tecnico i laboratori ce li facevano utilizzare in lungo e largo, sempre assistiti da personale esperto ovviamente. In quel caso succedeva persino il contrario, uno studente che mostrasse il desiderio di tornare a scuola il pomeriggio per utilizzare delle macchine utensili, degli strumenti o comunque dei laboratori, era tanto ben visto quanto raro. In tali casi preside e vice preside elargivano serenamente permessi su permessi in concomitanza con le possibilità di professori e assistenti di laboratorio. Oggi invece, tutto si basa sulle proprie capacità e la propria “autonomia nel fare”. Senza… siamo semplicemente disarmati.

Che senso ha non sfruttare al massimo i laboratori delle scuole e delle università?

Il termine “disarmato” non viene utilizzato facendo riferimento al
campo semantico delle armi offensive bensì a quello del “fare”,
es.: armarsi di buone intenzioni, di voglia di fare…

2 risposte a “Gente disarmata”

  1. Sono completamente d’accordo, per la mia esperienza l’università di oggi è quella del “sapere” e non del “saper fare”, quando invece sono fermamente convinto che entrambi gli aspetti siano fondamentali e complementari.
    A titolo di esempio, un mio amico è stato in Spagna in Erasmus…se per noi i laboratori sono lì per vedere/misurare/calcolare, là esistono per imparare a saldare e usare macchine CNC in prima persona.
    Probabilmente là il concetto è ribaltato e si punta più sul saper fare che non sul sapere, ma io continuo a pensare che è insipido far calcoli sulla resistenza di una saldatura se non ho mai provato a farla.

I commenti sono chiusi.