La continua lotta contro il sistema Italia: Il tempo

Rubrica: Così è la vita

Titolo o argomento: Risolvere i problemi dell’Italia da soli

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Il tempo
(nel mio caso sottratto allo studio, alla ricerca ed alla prototipazione)

Se devo affrontare (in difesa) i problemi di cui si dovrebbero occupare opportuni* gestori dello stato**, ciò cui vado in contro sono una serie sconcertante di disagi: dalla perdita di tempo (e quindi di opportunità professionali), all’accumulo di inutile stress (che può danneggiare la capacità di concentrazione), dalla perdita di energie (con conseguente minore resa quando ci si applica su uno studio in modo intensivo), alla perdita di risorse economiche (fondamentali per lo sviluppo di nuove tecnologie utili alla collettività). Tutte cause-effetto di cui si conosce ampiamente la natura in quanto largamente trattate sui testi di economia, di neuroscienze e, persino, di biologia molecolare, tanto per darvi una prima massiccia fonte.

Ora, posso io esser libero di ipotizzare che se si conoscon bene gli effetti che determinate cause offrono, si possano indurre tali cause volontariamente per ottenere risultati quali il blocco della crescita sociale, tecnologica ed evolutiva di un paese, nonché della competitività economica? La mia ipotesi, adornata di ricche dimostrazioni causali***, è… sì.

Per porre rimedio alla situazione ho operato una vasta e articolata serie di scelte logiche, che non posso render pubbliche in quanto trattasi di strategie, che hanno la particolarità di basarsi sul rispetto della legge, sulla logica matematica e sulla totale assenza di uso di forza/violenza (a mio avviso decisamente inutile per ottenere risultati solidi, determinati e durevoli). Non esporrò quindi dei tutorial da copiare passo passo ma molto di più, dei metodi (cosicché possiate arrivare alle vostre soluzioni personalizzate mediante l’uso della ragione).

Di seguito proseguo con esempi più concreti tratti dal quotidiano, ma se avete colto l’essenza di questo paragrafo, allora ne potrete realizzare molti altri (sulla base delle vostre specifiche esigenze) tanto facilmente quanto più avrete studiato oltre gli ordinari schemi standard.

Continua…

*E (primo condizionale figurato) specializzati.
**Nonché (secondo condizionale figurato) dipendenti al servizio dei cittadini e da quest’ultimi stipendiati anche se attualmente senza facoltà né potere di giudizio d’operato e di eventuale licenziamento per inadempienze. Leggi vitali per la salute di qualunque paese che, chissà come mai, mancano.
***Con “dimostrazione causale” intendo la possibilità logica di dimostrare almeno un movente causa-effetto.

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Il costo delle opportunità

In uno dei precedenti articoli dicevamo che, a nostro avviso, le Industrie Ferrari di Maranello non produrranno mai un SUV e davamo alcune spiegazioni per motivare le nostre teorie. Tra le varie spiegazioni abbiamo citato il costo delle opportunità. Di cosa si tratta? Per la microeconomia è un aspetto fondamentale da non tralasciare mai. Il costo delle opportunità in economia è il costo derivante dal mancato sfruttamento di una opportunità concessa al soggetto economico.

Esempi

Ammettiamo che l’imprenditore Raffaele possa lavorare per un’impresa come ingegnere ottenendo un guadagno annuo di 25.000 euro (tanto per dire una cifra). Ammettiamo anche che il soggetto Raffaele preferisca aprire una piccola impresa familiare che gli porti un guadagno annuo di 20.000 euro. Il mancato guadagno dei 5000 euro di differenza che si verifica tra la possibilità di lavorare per un’impresa altrui ed il lavorare in propriorappresenta il costo delle opportunità. Questo può voler dire che l’imprenditore Raffaele potrebbe rinunciare ad una parte di guadagno ad esempio per appagare una soddisfazione personale che ritiene avere un valore maggiore dei 5000 euro in meno intascati. Questo vuol dire che non sempre l’imprenditore trae beneficio dal maggior profitto come si è spesso portati a pensare, esiste anche una soddisfazione personale (nel raggiungere i propri obiettivi) che può aver più valore del denaro. Aspetto fondamentale da non sottovalutare mai…

Altro esempio era proprio quello di qualche articolo fa sui potenziali SUV Ferrari. La nostra ipotesi era che la Ferrari preferisse non produrre simili mezzi (troppo commerciali per un marchio di prestigio) rinunciando a maggiori profitti e ad una nuova fetta di mercato, per mantenere inossidabile il suo nome ed il suo prestigio di più grande ed evoluta fabbrica di vetture da corsa. Ipotizzavamo infatti che la produzione di SUV da parte delle industrie Ferrari porterebbe in breve ad una forte svalutazione e perdita di importanza dell’usato per via del cambiamento di mire dell’azienda. Producendo vetture uniche l’obiettivo che raggiunge Ferrari è quello di un artigianato da primato mondiale; producendo SUV il livello di esclusività aziendale si abbassa drasticamente.

Conclusioni

In conclusione, il costo delle opportunità, può essere rappresentato da una rinuncia (ad esempio di tipo lavorativo) per ottenere un risultato più contenuto ma di maggiore soddisfazione, oppure può essere rappresentato dalla rinuncia ad un guadagno sicuro nel breve periodo che può portare perdite considerevoli nel lungo periodo. Vedremo poi che vi sono anche altre forme attinenti con il costo delle opportunità le quali invece possono portare dei vantaggi inaspettati, per queste particolari forme dedicheremo appositi articoli.